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CRONACA

Rapine in Valle Telesina, catturato a Napoli l’altro membro della banda: è il 19enne Alecsic, il più violento della gang

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E’ ritenuto responsabile di tre rapine a mano armata a Cerreto Sannita, Melizzano e Solopaca. Per questo motivo nelle prime ore del mattino i carabinieri hanno arrestato il pluripregiudicato serbo Franco Alecsic, 19 anni, alias “Franco Caruso”, a seguito di articolate e complesse indagini. Il giovane avrebbe agito in concorso con Lazic Srdjan, detto “Sergio”, già finito in manette lo scorso 16 maggio.

L’IDENTIKIT – Le indagini svolte con grande competenza e tempestività hanno permesso l’individuazione di tutti i responsabili che nonostante la giovanissima età vantano un “curriculum” criminale di tutto rispetto. Il 19enne è considerato dagli inquirenti il più violento del gruppo e, in occasione dei raid nelle abitazioni lo scorso aprile, avrebbe fatto vivere alle vittime inermi momenti di puro terrore.

Pluripregiudicato con precedenti per furti e rapine, era evaso il 18 febbraio scorso a seguito di un permesso premio dall’Istituto Penitenziario Minorile di Nisida, a Napoli, dove stava scontando una pena a sei anni e quattro mesi di reclusione inflittagli quando era ancora minorenne. Proprio nel capoluogo partenopeo è stato localizzato e catturato dai carabinieri.

Sprovvisto di documenti per eludere le investigazioni e il rintraccio, ha fornito ai militari false generalità per evitare l’arresto. Il depistaggio però non ha ingannato le forze dell’ordine che lo hanno riconosciuto per una cicatrice sull’occhio sinistro rimasta impressa alle vittime che lo indicavano come il malvivente più violento e minaccioso del gruppo.

MODUS OPERANDI – Le indagini sono state avviate dai carabinieri del Nucleo Operativo di Cerreto Sannita e della Stazione di Solopaca. In tutti e tre i casi il modus operandi della banda è sempre stata la stessa: giungevano con un veicolo all’imbrunire nei pressi delle case da colpire e, accertata la presenza di qualcuno all’interno, bussavano alla porta o avvicinavano la vittima con la banale scusa di una indicazione stradale.

Mentre le vittime ignare fornivano le informazioni richieste, venivano attaccate da balordi venendo immobilizzate, aggredite e rapinate di gioielli ed oro. In un caso un inquilino è stato anche legato ad una sedia con fascette e cavi elettrici per impedire di muoversi o chiedere aiuto. In un altro caso, invece, hanno estratto una pistola.

Subito dopo la rapina erano soliti scappare con potenti auto, quasi sempre di provenienza illecita, mostrando una straordinaria conoscenza del territorio.

LE INDAGINI – Grazie ad un certosino lavoro di indagini, i militari hanno ricostruito tutti gli episodi, nonostante l’attività fosse piena di insidie anche a causa della irreperibilità dei soggetti. Una volta catturato a Napoli il giovane Alecsic, gli è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Benevento, Sergio Pezza, che ha pienamente condiviso le risultanze investigative dei militari operanti rappresentate da incontrovertibili elementi probatori acquisiti nel corso delle indagini.

I reati contestati al 19enne e al suo complice, detenuto a Benevento, sono: rapina pluriaggravata, sequestro di persona, lesioni personali, porto abusivo di pistola e violazione di domicilio. La complessa attività di indagine è stata coordinata dal Sostituto Procuratore Giovanni Tartaglia Polcini.

L’arrestato è stato accompagnato al carcere di Poggioreale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria sannita.

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