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CULTURA

Arte, dal 18 al 20 settembre a Calvi la prima edizione “Graffi Visual Cultures Festival”

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Graffi Visual Cultures Festival si propone di diventare voce del cinema che non ha voce. Film muti, video privi di dialoghi, immagini senza parole, diventano protagonisti.” Questo è l’incipit di questa nascente manifestazione che si terrà con una formula nuova e che vedrà le serate conclusive a Calvi, paese della provincia di Benevento, dal 18 al 20 settembre 2015 e altri incontri precedenti, all’interno di spazi e realtà culturali che “adotteranno” il festival.

“Videomakers, registi, appassionati della settima arte e fotografi – dice Aldo Colucciello, cofondatore del Festival – potranno partecipare a Graffi, un festival cinematografico che esalta il cinema e le arti visive nella loro forma più pura, quella priva di dialogo, al fine di restituire nuova centralità all’immagine”.

A completare l’offerta del festival, sono previste quattro sezioni competitive due delle quali, No words award e Don’t shoot the singer, a tema libero, dedicate a cortometraggi, documentari, videoarte e videoclip che non fanno uso della parola. Una terza sezione è dedicata a Racconti Fotografici (dalle 5 alle 20 fotografie) che hanno per oggetto un racconto fotografico a tema libero e un’ultima sezione, denominata Short videotalkers, per cortometraggi e video vari, della durata massima di 5 minuti (che potranno prevedere anche l’uso di dialoghi e parole).

Graffi, fuori concorso, da spazio anche agli altri festival cinematografici (campani e non) attraverso delle presentazioni degli stessi e attraverso la proiezione dei migliori materiali selezionati dalle annate precedenti. La data ultima per l’invio dei lavori è il 31 agosto.

“Il lavoro a questa prima edizione di Graffi – prosegue Colucciello – ci sta dando grandi soddisfazioni, sia per i materiali pervenuti, sia per i tanti attestati di stima ci stanno accompagnando in questi primi mesi di cammino.”

Graffi vuol dire anche sguardo rivolto al futuro e sensibilità per l’ambiente. Il festival infatti ha scelto la strada della partecipazione via web, chiedendo a tutti coloro che vorranno iscriversi al concorso di inviare le loro opera esclusivamente via internet senza sprechi di risorse legati al consumo di carta o allo spostamento dei mezzi di trasporto per recapitare i pacchi.

“Graffi Visual Cultures Festival” nasce dall’incontro tra l’associazione B.R.I.O. (Brillanti realtà in osservazione) che vanta al suo attivo numerosi lavori di ricerca e video antropologici e soprattutto l’organizzazione del festival “Intimalente” (giunto alla quinta edizione) di cui Aldo Colucciello è il deus ex machina e la Hitch2 Produzioni di Umberto Rinaldi ed Alberto Scarino i quali, oltre ad essere impegnati in progetti produttivi filmici, provengono da un percorso legato anche a festival e iniziative di promozione delle attività video, proveniendo entrambi da esperienze in campo di festival e organizzazione di eventi.

“Graffi non vuole essere l’ennesimo festival –dice Umberto Rinaldi, cofondatore dell’evento con la Hitch2 Produzioni – ma uno spazio che da voce a tutto ciò che nei festival solitamente è poco o per nulla presente In questo senso, è importante la sezione schermi silenti. Schermi silenti è una sezione che, oltre a presentare film privi di dialoghi, punta molto anche sul rapporto musica- cinema con una sezione Don’t shoot the singer che si pone l’obiettivo di recuperare, indagare e analizzare il mutamento del rapporto tra musica e immagine dando spazio a esibizioni live su immagini e a un concorso di videoclip su musiche prive di cantato, una tipologia di video poco diffusa ma che spesso nasconde progetti di ricerca ben precisi e una qualità visiva importante.”

Graffi non si pone come l’ennesimo festival ma nasce già con l’intento di lavorare a braccetto con gli altri festival per puntare una lente di ingrandimento su aspetti del cinema che solitamente sono ignorati (vedi sezione Blob festival: “Il festival –prosegue Rinaldi- non si esaurisce, come di solito, nelle serate di rito ma sia prima dell’evento finale, sia successivamente, ha in programma delle serate in diversi luoghi (Benevento, Avellino, Torino, ecc.) in cui verranno presentati degli estratti del festival a tema.”

Durante le serate finali del festival sono previsti ospiti, workshop e alcune anteprime di lavori a cui Graffi sta partecipando, come il reportage del workshop “Selene… dal tramonto all’alba, una notte ad ascoltare la luce della luna” realizzato sul monte Pizzuto e presso l’Acquedotto realizzato dal maestro Mimmo Paladino con il liceo Artistico di Benevento
Tra le altre cose il festival è sensibile alle tematiche ambientaliste infatti ha scelto di ricevere i materiali solo online, diminuendo la mole di rifiuti e i “costi” ambientali legati alle spedizioni dei supporti fisici.

Il festival si realizza grazie al sostegno del Comune di Calvi che ha puntato su questa iniziativa anche per dare visibilità al paese e ravvivare luoghi solitamente non toccati da eventi culturali (infatti ha voluto la prima serata del festival all’interno della neonata piscina comunale).

Per partecipare a Graffi bisogna consultare l’apposita sezione “Partecipa” del sito https://graffifestival.wordpress.com/ per avere informazioni ulteriori, si può scrivere a graffifestival@gmail.com.

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