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Prende il via a San Marco dei Cavoti la campagna per le amministrative. Il candidato sindaco Rossi si presenta

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Nella serata di ieri, sabato 3 maggio, si è aperta al Palacrok di San Marco dei Cavoti la campagna elettorale per la candidatura a sindaco. E’ stato un evento molto atteso per l’ingresso in campo di un outsider poco noto in ambito politico, ma molto conosciuto dalla comunità sanmarchese.

Giovanni Rossi è un medico di base famoso nelle sue zone per essere un apprezzato professionista. Particolarmente amato dai suoi compaesani è conosciuto e stimato dai suoi colleghi come uomo ricco di umanità e vicino ai problemi della gente, non solo di tipo sanitario.

Nell’incontro con la cittadinanza, oltre a presentare la sua lista di candidati, Rossi ha spiegato i motivi del suo avvicinamento così diretto e improvviso al mondo della politica, ponendolo come unico sfidante alla lista del sindaco uscente.

“La volontà di intraprendere questo percorso non era stata prevista né immaginata in precedenza – dichiara in apertura Rossi – ma è scaturita improvvisamente senza alcuna pressione. Si era manifestata un evidente difficoltà a creare delle liste capaci di aggregare, sino in fondo, le diverse anime politiche e sociali esprimibili nel nostro Paese.

A quel punto la scelta non è partita dalla testa ma dal cuore – non a caso il simbolo che abbiamo voluto utilizzare – sentendo nell’animo un necessario senso di dovere civico utile a poter dare ai cittadini la possibilità di scegliere liberamente”.

A questo punto Rossi è pronto a scoprire le carte riguardo allo stile che è intenzionato ad adottare nel prosieguo della campagna. “La mia linea sarà quella di mantenere la pace sociale ed il rispetto delle persone, sia dei votanti e sia degli avversari presenti nella lista concorrente.

A questo proposito mi preme sottolineare la figura del sindaco uscente, che ha amministrato per 20 anni questo nostro Comune meritando, per questo motivo, tutti gli onori ma che, per questo stesso motivo, si pone in partenza ad avere un limite oggettivo alla continuità della sua gestione politica di questo territorio.

Continuando nelle sue osservazioni il candidato di “San Marco Vive” espone inoltre i suoi obiettivi per questa campagna elettorale: “la Mission è quella di creare un gruppo di lavoro disponibile a tutti i contributi possibili, che sappia rappresentare i sentimenti del Paese. Il fatto di non aver mai partecipato in questi anni alla politica attiva viene da me considerato un pregio ed un vantaggio, in quanto questo aspetto mi consente di avere una visione aperta ad ogni possibile collaborazione”.

Un obiezione troppo facile è che come medico di famiglia, così vicino ai suoi pazienti, potrebbe rischiare di anteporre altre priorità ai suoi impegni sanitari. Anticipando questi timori, si sente di dedicare un passaggio rassicurante e quasi protettivo: “io amo moltissimo il mio lavoro – afferma con sentita passione – e ho il massimo rispetto per i miei assistiti; pertanto ho già valutato la possibilità di aprire in anticipo al mattino il mio ambulatorio rispetto all’orario attuale, in modo da dedicare tutto il tempo necessario anche agli impegni comunali senza trascurare quelli verso i miei pazienti”.

Un altro importante passaggio è indirizzato ai componenti della compagine proposta per i seggi comunali. “La nostra lista è composta, in parte, da persone che hanno già conosciuto l’amministrazione della cosa pubblica come consiglieri di minoranza e altre, invece, alla prima esperienza, componendo in questa scelta la realizzazione di un’equilibrata miscela tra desiderio di rinnovamento coniugato ad una sana capacità ed esperienza nella gestione della macchina comunale”.

Si arriva così alla chiusura di questo primo incontro. “Tutto quello che è accaduto – conclude l’aspirante sindaco di San Marco – è racchiudibile in una citazione di un film molto noto di qualche anno fa, L’attimo Fuggente, che aveva come protagonista un fantastico Robin Williams nei panni del Professor Keating, in particolare nella parte in cui diceva: dei due sentieri scelsi il meno battuto, per non scoprire in punto di morte che non ero vissuto”.

Una citazione certamente significativa che presuppone, nelle intenzioni, la volontà di un sano e corretto confronto, utile ai cittadini per capire meglio la direzione nella gestione del loro Paese per i prossimi anni.

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