CULTURA
Emanuele Fiano, la Shoah e le lezioni della storia: “Coltiviamo la memoria, rifiutiamo l’indifferenza”
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Diversi gli appuntamenti già in programma a Benevento e nel Sannio in occasione della Giornata della Memoria del 27 gennaio, data anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz . Questa mattina è stata l’Università “Giustino Fortunato” a promuovere un momento di riflessione e confronto sull’olocausto, ospitando presso il Seminario Arcivescovile Emanuele Fiano, per anni deputato del Partito Democratico e autore di “Sempre con me. Le lezioni della Shoah”. “L’iniziativa si inserisce nelle attività del Laboratorio Accademico sulla Shoah” – ha ricordato Paolo Palumbo, associato di Diritto Ecclesiastico e Canonico e coordinatore del Laboratorio.
Protagonista della giornata, dicevamo, il libro di Fiano. Libro che dà voce ai ricordi delle vittime e alle confessioni dei carnefici di quella che resta la tragedia più grande e assurda del novecento. Un testo che fa memoria. Nella speranza che la memoria possa essere da lezione. Per le giovani generazioni, innanzitutto. Le stesse che hanno affollato l’auditorium dedicato a Giovanni Paolo II: “L’insegnamento da dare ai ragazzi è quello a non restare indifferenti. Capiterà anche a loro di avere un compagno di classe discriminato per il colore della pelle, per la condizione economica, per la nazionalità di provenienza. Dobbiamo allora insegnarli a non restare zitti”.
Ma la memoria non è solo ricordo. E’ anche impegno. Soprattutto oggi, con il ritorno di estremismi figli di paura e precarietà. Proprio come accadde negli anni del primo dopoguerra. Ed è in questo quadro che a giugno la popolazione europea andrà a votare per eleggere il nuovo Parlamento. Cambieranno gli equilibri? “L’Europa viene da tre crisi economiche importanti. Crisi che hanno creato precarietà, che hanno impoverito la gente. E’ un momento particolare, delicato. Il pericolo di una crescita dei nazionalismi e degli estremismi di destra è reale ma resto ottimista e penso che alla fine reggerà l’alleanza che oggi regge la von der Leyen”.