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ECONOMIA

Ordine dei Commercialisti, boom di trasmissioni telematiche nel 2017

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Negli ultimi anni il fisco digitale è cresciuto in Italia in maniera esponenziale. Il flusso documentale transitato attraverso il canale Entratel dell’Agenzia delle Entrate è passato dai 100,3 milioni del 2014 ai 183,3 milioni del 2017, raddoppiando quasi in soli tre anni. Questi ed altri sono i dati elaborati dalla Fondazione nazionale dei commercialisti ed esposti dal Presidente nazionale della categoria, Massimo Miani, nel corso degli Stati Generali della professione, tenutisi nella giornata di ieri a Roma.

Cifre alle quali bisogna aggiungere, sottolinea il Presidente dell’ODCEC dott. Fabrizio Russo, i documenti inviati all’Agenzia delle Entrate tramite il Sistema di Interscambio che, soltanto nei confronti della Pubblica Amministrazione, corrispondono, in totale, a oltre 85 milioni di fatture emesse in formato elettronico, nonché le liquidazioni periodiche Iva, pari a circa 12 milioni in un anno e i dati delle fatture emesse e ricevute, pari a circa 1,3 miliardi in un anno. Lo scorso anno, attraverso il canale Entratel, i soli Commercialisti hanno trasmesso all’amministrazione finanziaria 78,9 milioni di documenti digitali.

 

AUTORITA’ INDIPENDENTE DI GARANZIA DEL CONTRIBUENTE

Istituire un’Autorità di garanzia indipendente del contribuente. È una delle proposte avanzate dai commercialisti alla politica per la prossima legislatura nel corso degli Stati generali della professione. Per il Presidente nazionale della categoria, Massimo Miani, la nuova autorità, posta a tutela del rispetto dei principi dello Statuto del contribuente “sistematicamente ignorati”, dovrebbe “essere dotata di poteri sanzionatori e coercitivi”.

All’Autorità di garanzia, secondo il Presidente dell’ODCEC dott. Fabrizio Russo, “andrebbero inoltre affidate le competenze su gestione degli interpelli, adesione e mediazione, in modo da assicurare l’effettiva terzietà degli istituti”. Continua il Presidente dei commercialisti di Benevento, “l’esperienza maturata in questi anni ha messo in luce che uno degli aspetti più critici di tale rapporto è, senza dubbio, da ascrivere al potenziale conflitto di interessi che ha sempre caratterizzato istituti che possiamo definire cruciali per consolidare un clima di fiducia e di collaborazione, quali il diritto di interpello, il procedimento di accertamento con adesione e la mediazione tributaria”. Da qui la proposta di una Autorità indipendente di garanzia per il contribuente”. Avanzata dal Presidente nazionale della categoria, Massimo Miani.

AUMENTO DEL COSTO DEGLI ADEMPIMENTI FISCALI. NEL 2017 È STATO DI OLTRE 60MLD

Il costo complessivo degli adempimenti fiscali per tutte le imprese e i professionisti, pari a circa 6 milioni di soggetti, è cresciuto, dal 2015 al 2017, da 58,1 a 60,4 miliardi di euro circa, con un incremento in valore assoluto di 2,4 miliardi di euro, corrispondente a una media di 514 euro, passando da 9.577 euro a 10.091 euro per ogni singola partita IVA.

“Un aumento dei costi certo, a fronte, è la denuncia del Presidente dei commercialisti Beneventani Fabrizio Russo, “dell’aleatorietà delle stime sul recupero dell’evasione”.

LA PROFESSIONE VALE L’1,6% DEL PIL

Quasi 119 mila gli iscritti all’Albo, 370 mila gli addetti complessivi al comparto. 4 milioni i contribuenti assistiti. Il 76% delle dichiarazioni dei redditi trasmesse al fisco dalla categoria

Il numero di iscritti agli Albi dei commercialisti italiani ha toccato nel 2017 quota 118.500, ma l’intero comparto, formato da tutti gli operatori degli studi professionali della categoria, compresi quelli impiegati nelle società di servizi e negli studi associati, ha un numero complessivo di addetti che supera le 370 mila unità.

Secondo la FNC il comparto realizza un valore aggiunto pari a quasi 24 miliardi di euro, l’1,6% del Pil.

Sempre sulla base dei dati elaborati dalla FNC, attraverso il canale Entratel dell’Agenzia delle Entrate, i commercialisti trasmettono il 76% dei modelli relativi alle dichiarazioni dei redditi, che diventa l’81% nel caso delle dichiarazioni delle società di capitale. Percentuali dalle quali si deduce, secondo la FNC, che i Commercialisti si occupano dell’assistenza contabile e fiscale di quasi 4 milioni di contribuenti tra imprese e professionisti.

PROPOSTE DEI COMMERCIALISTI

Nel corso degli Stati generali, il Presidente nazionale Massimo Miani ha presentato nella sua relazione alcune proposte che, dovrebbero indurre le istituzioni a coinvolgere maggiormente la Professione del Commercialista nel momento in cui si adottano le scelte che impattano sul sistema economico.

PER UN FISCO MIGLIORE

PROPOSTA N. 1

Fatturazione elettronica come opportunità e non come obbligo

Trasformazione dell’obbligo di fatturazione elettronica in facoltà o per lo meno suo accompagnamento con regime premiale per chi se ne avvale e al contempo traccia tutte le movimentazioni finanziarie di importo superiore a 500 euro e si dota di visto di conformità su tutte le dichiarazioni annuali presentate.

PROPOSTA N. 2

Gradualità nell’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica tra privati

Scaglionamento della decorrenza del nuovo obbligo di fatturazione elettronica tra privati: 2019, le sole società quotate e altri soggetti con più di 250 dipendenti; 2020, soggetti con più di 50 dipendenti; 2021, soggetti con più di 10 dipendenti; 2022, tutti gli altri soggetti di minori dimensioni.

PROPOSTA N. 3

Istituzione di un’Autorità indipendente di Garanzia del Contribuente

Istituzione di un’Autorità indipendente di Garanzia del Contribuente, posta a tutela del rispetto dei principi dello Statuto dei diritti del Contribuente, dotata di poteri sanzionatori e coercitivi, a cui affidare la competenza su gestione di interpelli, adesione e mediazione, in modo da assicurare l’effettiva terzietà di tali istituti.

PROPOSTA N. 4

Rinuncia ad utilizzare norme anti evasione o elusione come coperture preventive

Le misure di matrice antievasiva e antielusiva, specie quelle che consistono nell’introduzione di nuovi adempimenti fiscali, non devono mai essere cifrate quali coperture di altre misure di spesa inserite nel medesimo veicolo normativo.

PROPOSTA N. 5

Inclusione di imprese e professionisti nelle commissioni che redigono rapporti fiscali

Inclusione dei rappresentanti di imprese e professionisti, a fianco dei rappresentanti delle istituzioni e del mondo accademico, nella commissione nominata dal Ministro dell’Economia e delle Finanze per la stima dell’evasione fiscale e istituzione con analoga composizione di una commissione per la stima dei costi per i contribuenti e benefici per l’Erario di ciascun adempimento fiscale vigente.

PER UNA PROFESSIONE MIGLIORE

Antiriciclaggio

PROPOSTA N. 6

Semplificazione degli adempimenti formali imposti dalla normativa antiriciclaggio, con particolare riguardo agli studi professionali di minori dimensioni.

Specializzazioni professionali

PROPOSTA N. 7

Riconoscimento legale delle aree di specializzazione professionale: proposta di modifica dell’ordinamento professionale di cui al D.Lgs. n. 139/2005 mediante inserimento dell’art. 39-bis («specializzazioni»).

Equo compenso

PROPOSTA N. 8

All’introduzione della norma sull’equo compenso deve seguire una revisione dei parametri ministeriali previsti dal D.M. 140/2012 secondo criteri maggiormente idonei a remunerare adeguatamente le prestazioni professionali, anche in relazione alle funzioni svolte a tutela della fede e dell’interesse pubblico.

Controlli e responsabilità del collegio sindacale

PROPOSTA N. 9

Maggiore diffusione della cultura dei controlli del collegio sindacale.

PROPOSTA N. 10

Limitazione della responsabilità del collegio sindacale mediante ancoraggio della medesima all’effettivo contributo svolto nella causazione del danno.

Revisione legale

PROPOSTA N. 11

Attribuzione al CNDCEC della delega per la gestione del registro dei revisori legali e del registro del tirocinio attraverso la stipula di una convenzione con il MEF ai sensi dell’art. 21 D.Lgs. n. 39/2010.

Finanza

PROPOSTA N. 12

Iscrizione dei commercialisti presso l’Organismo dei Consulenti Finanziari (OCF) nella sezione dei Consulenti Finanziari Autonomi previo superamento di una prova valutativa semplificata.

Conclude il Presidente dei Commercialisti Beneventani Fabrizio Russo “non si può pretendere che i Commercialisti lavorino gratuitamente per lo Stato, gravandoli di responsabilità e sottoponendoli ad obblighi anche pesantemente sanzionati, per poi ignorarli ogni qualvolta chiedono misure e interventi per favorire la propria crescita (vd. specializzazioni) ovvero quando lo Stato adotta misure di incentivazione anche finanziaria, dalle quali sono il più delle volte esclusi.

Eppure il contributo della nostra Professione al processo di sviluppo del Paese non è mai mancato, la nostra Professione ha responsabilmente accolto, con tutte le difficoltà del caso, la sfida della “digitalizzazione”, contribuendo, giorno per giorno, in modo decisivo ed insostituibile all’implementazione e allo sviluppo del Fisco telematico”.

 

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