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San Giorgio la Molara, intimata alla Gesesa la riapertura dello sportello sul territorio
La proposta è stata avanzata dai consiglieri di minoranza De Cesaris e Panfilo Corvino nel consiglio comunale scorso. Ne è seguita l'approvazione unanime e una delibera immediatamente esecutivaAscolta la lettura dell'articolo
Da tre mesi circa la Gesesa S.p.a tiene chiuso lo sportello a San Giorgio la Molara. Il disagio è notevole per i residenti, ma anche il danno per l’ente comunale che nel 2007 aveva stipulato con la società una convenzione mediante contratto di servizio per la gestione del servizio idrico integrato comunale.
In particolare, l’intesa affidava alla Gesesa S.p.a la gestione in via esclusiva delle attività relative ai servizi di captazione, trattamento, adduzione e distribuzione delle acque per uso civile e industriale ma anche i servizi di collettamento e depurazione delle acque reflue.
La mancata apertura dal 13 maggio scorso degli uffici di relazione con il pubblico e quindi l’assenza di referenti della Gesesa sul territorio hanno determinato non poche difficoltà anche per quel che riguarda la comunicazione sulla qualità dell’acqua e la lettura dei contatori che ogni tre mesi la società di servizio idrico avrebbe dovuto effettuare.
Vuoti di informazione, dunque, e violazioni giuridiche hanno spinto i consiglieri comunali De Cesaris e Panfilo Corvino del gruppo di minoranza “San Giorgio domani” ad avanzare la proposta, sottoposta al consiglio comunale del 3 agosto scorso poi approvata all’unanimità, di “intimare urgentemente alla società Gesesa S.p.a il rispetto del contratto di servizio e in particolare la riapertura di uno sportello per un minimo di due giorni a settimana e nel caso contrario di risoluzione della convenzione.“
Nell’assise comunale del 3 agosto scorso il primo cittadino De Vizio, ha evidenziato “il fatto che dall’inizio del suo mandato ha cercato un dialogo costruttivo con la Gesesa S.p.a., convocando i rappresentanti locali, in seguito al quale alcuni adempimenti pure sono stati effettuati, anche se resta comunque l’inadempimento contrattuale.”
Ora essendo la delibera già esecutiva potrebbero profilarsi tempi brevi per la soluzione della problematica: tra le istanze anche le comunicazioni del fatturato sul versamento del canone annuale dal 2009 ad oggi e la sua contabilizzazione, nonché la pulizia e la manutenzione degli acquedotti.