Scuola
Presentato il rapporto sul sistema educativo. In Campania calano gli studenti e aumenta la dispersione scolastica
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Un confronto, dati alla mano, sul mondo della scuola campana e nazionale. Questo lo spirito dell’incontro “Mille dati per venti regioni. Più di una ragione per cambiare”, nel corso del quale è stato presentato il rapporto sul sistema educativo italiano.
Promossa dall’associazione “Proteo fare sapere” e dalla Flc Cgil, l’iniziativa non è stata solo un momento per diffondere dati statistici, ma un’occasione importante di discussione per gli operatori del mondo dell’istruzione.
Il rapporto è frutto di un lavoro congiunto tra quattro associazioni, di diverso orientamento, ma tutte legate al mondo della Scuola. Sono l’associazione “Proteo fare sapere”, il Centro di iniziativa democratica degli insegnanti, l’Associazione italiana maestri cattolici e Legambiente scuola e formazione.
“I dati raccolti – ha commentato il coordinatore della ricerca, Emanuele Barbieri – scattano un’istantanea reale della scuola italiana con tutte le sue problematiche interne ed esterne”.
In una regione come la Campania, dove i livelli medi di istruzione della popolazione adulta sono inferiori alle medie nazionali per ciò che riguarda i gradi più alti di scolarizzazione, a preoccupare è anche l’edilizia scolastica – il 69,5% degli edifici sono stati realizzati prima del 1974 -, la diminuzione del consumo di prodotti culturali e la perdita di posti di lavoro per gli insegnanti.
“Una situazione complessa – ha aggiunto Barbieri -, dalla quale si può uscire solo con un seria politica per l’istruzione”.
All’incontro hanno partecipato anche Angelo Marcucci, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Benevento, e Diego Bouché, direttore dell’Ufficio scolastico regionale della Campania.
“Grazie a questi dati – ha commentato Mario Morelli, presidente di Proteo Benevento – abbiamo la possibilità di toccare con mano la situazione reale della scuola e proporre soluzioni concrete”.