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Altrabenevento diffida il Consiglio Comunale dall’approvare il PUC
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L’associazione Altrabenevento questa mattina, prima dell’inizio del dibattito sul Puc a Palazzo Mosti, ha protocollato un documento in cui denuncia gravi illegittimità presenti nel piano urbanistico comunale, in riferimento soprattutto alle violazioni delle disposizioni a tutela delle fasce fluviali e del paesaggio.
In virtù del persistere di questi elementi l’associazione Altrabenevento ha diffidato il Consiglio Comunale dall’approvare il Puc “sulla base di norme inesistenti e richiedendo alla commissione urbanistica e agli uffici competenti di introdurre le modifiche necessarie per l’ottemperanza delle prescrizioni dell’autorità ambientale della Regione Campania.”
“La regione Campania con un provvedimento”, commenta il presidente dell’associazione Gabriele Corona, “ha confermato e validato le osservazioni sottoposte da Altrabenevento anche alla Commissione Urbanistica del Comune, che le ha però respinte, ignorando molte delle prescrizioni dell’Autorità Ambientale”.
Alcune osservazioni di Altrabenevento sono però state condivise anche dal Comune. Ad esempio, nella ferma lotta contro l’insediamento della centrale a turbogas a Ponte Valentino, nel Puc è stato dichiarato non edificabile il suolo sul quale dovrebbe insediarsi la Luminosa.
L’associazione Altrabenevento da tempo ha posto al centro del suo vigile occhio il piano urbanistico comunale e denunciato alcune incongruenze. Ritorna sotto la lente d’ingrandimento la questione del depuratore, storia infinita a Benevento. “Nella planimetria integrativa approvata dalla Commissione Urbanistica risultano anche collocati i vari rami del sistema fognario lungo 8 Km,” si legge nel documento protocollato, “da località Pantano fino al previsto depuratore in località Sant’Angelo, con passaggio in subalveo del fiume Calore in località Pantano, sulla quale è stato anche previsto, senza alcun rapporto con la pianificazione del PUC, l’elettrodotto ad alta tensione della Terna. Il tratto proveniente dal Rione Ferrovia risulta coincidente con buona parte del percorso della pista ciclabile.
“In località Sant’Angelo”, continua, “risultano violate anche le norme di tutela delle fasce fluviali in quanto il depuratore risulta allocato all’interno della fascia dei 150 mt. del Fiume Calore, e le norme di tutela del paesaggio. L’area di Sant’Angelo a Piesco inoltre fa parte del corridoio ecologico regionale.”
L’attenzione dell’associazione si è focalizzata anche su di un possibile surplus di cemento nella città di Benevento.
“Il Puc è palesemente sovradimensionato”, fa notare Gabriele Corona, “sono previsti circa 9900 nuovi vani. Un calcolo che non tiene in conto gli edifici non utilizzati, ma che si basa su di una previsione esagerata. Interessate dalla costruzione anche le zone agricole, dove sono previsti 750 vani, ma potrebbero facilmente arrivare a 1000.”
Agli appartamenti previsti dal Puc, Altrabenevento associa altri 3500, previsti dai progetti di Housing Sociale.