AMBIENTE
Siccità nel Sannio, deciso il prelievo dai pozzi di San Salvatore Telesino e Solopaca
La decisione è stata presa nel corso di una riunione tecnico-operativa in Prefettura alla quale ha fatto seguito anche un tavolo con i sindaciAscolta la lettura dell'articolo
Emergenza siccità e interruzione idrica in alcuni Comuni del Sannio per lavori di riparazione della condutture gestite da Alto Calore al centro di un tavolo tecnico-operativo in Prefettura.
Due le riunioni in mattinata che hanno coinvolto, tra gli altri, tecnici della Regione Campania, della Protezione Civile e del nuovo Ente Idrico Campano e sindaci del Sannio.
Secondo quanto riferito dal coordinatore del consiglio distrettuale per Avellino e Benevento dell’EIC, Giovanni Colucci, nel corso della prima riunione tecnica è stato deciso che “nei prossimi mesi potrebbe essere prelevata acqua, nella quantità di 500 litri al secondo, dai pozzi di San Salvatore Telesino e vicino Solopaca per soddisfare le esigenze dei territori” e contenere, così, le criticità che molti paesi stanno vivendo in queste settimane per via del forte caldo e che stanno affrontando con il razionamento dell’erogazione idrica.
Solo meno della metà dei sindaci del Sannio, invece, sono intervenuti nell’incontro successivo Prefettura e in alcuni casi neanche in prima persona ma sostituti da consiglieri e assessori.
Presenti i rappresentanti di Benevento, Apice, Calvi, San Martino Sannita, San Giorgio del Sannio, Campolattaro, Casalduni, Ginestra degli Schiavoni, Paduli, Pago Veiano, Paupisi, Pesco Sannita, Pietraroja, Pietrelcina, Ponte, San Bartolomeo in Galdo, San Lupo, San Marco dei Cavoti, San Nazzaro, San Nicola Manfredi, Sant’Angelo a Cupolo, Sant’Agata de’ Goti, Sassinoro.
Necessari, secondo il sindaco di Sant’Agata de’Goti, Carmine Valentino, un tavolo permanente sulla questione e l’avvio immediato dell’Ente Idrico Campano, in attesa di avere un direttore.
“Ai nostri concittadini deve essere garantita un’informativa chiara e corretta sulle variazioni e sulle eventuali turnazioni nell’erogazione idrica”. A ribadirlo è il sindaco di San Nicola Manfredi, Fernando Errico che ha preso parte stamani al vertice in Prefettura convocato proprio per discutere della grave problematica idrica che sta colpendo i comuni del Sannio. “Siamo passati – sottolinea Errico – da 7,3 litri al secondo di qualche giorno fa ai 3,7 di stamattina. Chiediamo pertanto che l’ente gestore (l’Alto Calore) provveda quanto prima a ripristinare la portata precedente, alla luce anche dei necessari ed improcrastinabili interventi di riparazione alle reti che, negli ultimi anni, sono stati enormemente ridotti. Rispetto ai dati del 2011 quando il numero delle riparazioni era pari a 2.444, – precisa il sindaco sannicolese – oggi ne vengono effettuate 1670, dunque abbiamo in pratica 774 interventi in meno”.
Il primo cittadino di San Nicola Manfredi ha voluto nuovamente rimarcare alla dirigenza dell’ente gestore presente all’incontro la necessità di “essere messi in condizione di ricevere un servizio continuativo per la popolazione, non per i due terzi della giornata”. Richiesta che Fernando Errico aveva già rivolto all’Alto Calore nel corso dell’assemblea dei soci di alcuni giorni fa.
“E’ fondamentale – dichiara – conoscere le prospettive del servizio nei mesi a venire, sapere per tempo, e non attraverso fax o email dell’ultimo minuto o a servizio già sospeso, quale è il programma delle turnazioni e come si ovvierà nelle aree più svantaggiate, anche con sistemi surrogatori.
Dare un’informativa corretta – sottolinea il sindaco Errico – significa anche che, se viene comunicata l’interruzione dalle ore 22 di sera alle 6 del mattino, non è concepibile che il mattino seguente dopo oltre 12 ore di stop l’erogazione non sia ripresa. Anche perché, voglio ricordare l’esistenza di una Carta dei Servizi approvata dall’Alto Calore in cui è previsto che, oltre le 10 ore di assenza di acqua, il gestore è tenuto a provvedere con sistemi di erogazione alternativi”.
Le dichiarazioni nel servizio video