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Benevento, folla e commozione in centro storico per la processione del Cristo morto
Il messaggio del vescovo Accrocca: "Durante il pranzo di Pasqua spegnete i cellulari e dialogate con chi vi è accanto. Poi telefonate a qualcuno con il quale non vi parlate da tempo"Ascolta la lettura dell'articolo
Folla, emozione e un silenzio carico di intensità anche quest’anno per la tradizionale processione del Cristo Morto, partita in serata dalla Chiesa di Sant’Anna, nel centro storico di Benevento.
Il corteo religioso, unito nella preghiera e accompagnato dalla banda musicale, ha seguito il feretro lungo corso Garibaldi, ripercorrendo con fede e devozione le tappe della passione e morte di Gesù e ricordando il suo sacrificio sul Golgota. Grande anche la commozione dei fedeli al momento dell’incontro con la Madonna Addolorata proprio dinnanzi alla Chiesa di Santa Sofia, patrimonio Unesco.
A guidare la processione il clero, le comunità religiose, le associazioni di volontariato, i cavalieri del Santo Sepolcro e numerose autorità militari e civili. Le spoglie di Cristo, portate su un carro e accompagnate dai cittadini beneventani alla sequela, hanno seguito il tradizionale percorso procedendo verso piazza Castello, via XXIV Maggio, piazza Risorgimento, via Perasso e poi di nuovo al corso Garibaldi per tornare infine nella chiesa di Sant’Anna.
Attesa per le parole dell’arcivescovo Felice Accrocca, alla sua prima processione del Venerdì Santo alla guida della Chiesa beneventana. Nel suo discorso finale, il pastore ha ricordato il sacrificio di Cristo per amore degli uomini e ha invitato i concittadini a fare della propria vita un dono per gli altri, ad essere ponti verso il prossimo. “A Pasqua – ha sottolineato il vescovo – spegnete i cellulari a tavola per parlare con chi vi siede accanto. Poi quando riaccenderete i vostri telefoni, chiamate qualcuno con il quale non vi parlate da tempo. Solo abbattendo i muri ricostruiremo qualcosa di nuovo e permetteremo al Signore di risorgere”.