fbpx
Connettiti con noi
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio

Featured

Baselice, rimpasto nella Giunta Canonico: il nuovo vice sindaco è Rocco Paolozza

Caso Brancaccio, Mastella: "Gli amministratori del Fortore ora conoscono la considerazione del PD". Canonico: "Si è trattato di un semplice e concordato avvicendamento"

Pubblicato

su

Ascolta la lettura dell'articolo

Rimpasto nell’amministrazione comunale di Baselice dopo oltre due anni e mezzo dall’elezione di Domenico Canonico e della sua squadra di governo. Con un decreto firmato questa mattina, il primo del 2017, il sindaco ha deciso di revocare il suo vice Salvatore Brancaccio. Al suo posto e quale componente della Giunta, ha invece nominato il consigliere Rocco Paolozza.

Il provvedimento scaturisce da “nuove esigenze di carattere politico-amministrativo, intese al consolidamento dei rapporti interni della maggioranza consiliare, nonché esigenze di nuove attività programmatiche nei vari settori”.

“Con riferimento all’atto di revoca del vicesindaco Brancaccio, – afferma il sindaco in una nota – voglio precisare e meglio spiegare che si è trattato di un semplice e concordato avvicendamento, così come previsto dal gruppo di maggioranza con l’approssimarsi della scadenza del 31 dicembre scorso.

Se si è scelto l’istituto della revoca al posto di quelle delle dimissioni è solo per un fatto di celerità. La forma non cambia la sostanza.

Infatti con il medesimo atto ho provveduto alla revoca anche dell’altro assessore, Adele Paolozza, provvedendo alla sua sostituzione con il consigliere Isidoro Mascia, già nostro capogruppo.

Tutte le altre interpretazioni – conclude Canonico – lasciano il tempo che trovano, come pure il fatto che l’avvocato Brancaccio si sia candidato alla Provincia con la lista Mastella. Il nostro è uno schieramento civico e le simpatie politiche dei singoli sono state e saranno sempre libere”.

Sulla vicenda della revoca è intervenuto anche il sindaco di Benevento, Clemente Mastella. “Voglio rivolgere la mia solidarietà – ha scritto – a Salvatore Brancaccio, già vicesindaco di Baselice e candidato alle prossime Provinciali con la lista ‘Noi Sanniti’, ignominiosamente rimosso dalla carica ricoperta con un diktat che evidentemente è giunto dal PD.

A Brancaccio, amministratore scelto dai cittadini, persona che di certo non si lascia intimorire, mi sento di rivolgere anche i migliori auguri per la prossima tornata elettorale. Il suo contributo, sono certo, risulterà decisivo per il superamento di una delle pagine più nere della storia istituzionale sannita, una pagina caratterizzata dalla presidenza Ricci e dallo strapotere del PD.

In spregio del mandato assegnatogli dai suoi concittadini, – aggiunge Mastella – Brancaccio è stato sostituito per il solo fatto di condividere un progetto politico ed un giudizio negativo sulla guida della Provincia. I vertici del PD dovrebbero comprendere che ormai è patrimonio collettivo dei sanniti, il fatto che l’amministrazione Ricci è stata dannosa per la Rocca e per il territorio.

Come facciano altri amministratori locali, con responsabilità di gestione degli enti, ad accettare di sostenere ancora una volta Ricci, rappresenta un mistero che trova soluzione solo nella volontà di occupare ogni spazio da parte del PD locale. Presentarsi alle Provinciali con un presidente che, nonostante le sue stesse ammissioni di illegittimità, è ancora in carica, è l’ennesimo paradosso di una forza politica ormai distante anni luce dal sentire comune.

Non meraviglia che, come rappresentato da Brancaccio coraggiosamente e in maniera pubblica, tanti altri amministratori pure riferibili a quello stesso schieramento abbiano motivi di grande dissidio con la Provincia di Benevento. Chi ha la responsabilità di guidare un Comune, ha di fronte a sé ogni giorno i  problemi della comunità: su questi temi si misura, con queste esigenze fa i conti.

Ricci ed il Partito Democratico, di questa legge non scritta non vogliono tener conto, e continuano senza il minimo tentennamento ad imporre scelte e personaggi, funzionali esclusivamente agli apparati di potere. L’epurazione di Brancaccio – conclude – non solo resterà nella storia politica locale tra le scelte meno tempestive ed eleganti di sempre, ma rappresenta un monito per l’intera area del Fortore e per i tanti amministratori locali che da oggi sanno quale sia il loro reale peso e la considerazione di cui godono all’interno del PD”.

LA REPLICA DI RICCI – “Non è che interloquire con Clemente Mastella mi esalti. Ho smesso di farlo qualche decennio fa e non ne sono affatto pentito. Del resto, per me sarebbe stato oggettivamente difficile correre dietro a tutti i suoi salti e giravolte da un Partito all’altro o, peggio, da uno schieramento all’altro.

Tuttavia, sono stufo dei suoi giudizi nei miei confronti e della mia azione di Presidente della Provincia.

Faccio notare a Mastella che, se si fosse trovato ad affrontare i devastanti problemi amministrativi che mi si sono parati davanti in questi due anni alla Provincia (taglio draconiano di risorse finanziarie e la fuoriuscita obbligata di circa metà del personale dipendente), lui avrebbe alzato bandiera bianca dandosela a gambe. Lui che che non ha saputo sciogliere nemmeno il nodo della mensa scolastica.

Dopo una Campagna elettorale pirotecnica, condita da promesse fantasmagoriche di rinascita, Mastella ha poi cominciato a dire di non conoscere bene l’esatta situazione in cui versava il Comune capoluogo. Infine ha dichiarato il dissesto economico, sottovalutando che questo provvedimento è la morte civile della città.

Altro che parlare e promettere sviluppo: con i “triccaballacche” non si va da nessuna parte. Si illudono soltanto i cittadini.

Certamente non è sua la responsabilità di ciò che ha trovato; ma è sua la responsabilità di aver fatto promesse in sede di campagna elettorale e poi di essersi subito arreso una volta giunto sulla poltrona più importante di Palazzo Mosti.

O lui non conosceva la pesantezza della situazione, oppure ha mentito, nel senso che era conscio di non poter onorare quelle promesse. Sia in un caso che nell’altro il comportamento di Mastella è da censurare ed è ora che cominci a dare delle spiegazioni esaurienti ai cittadini.

Lui non ha mai partecipato, sebbene invitato, alle riunioni delle Assemblee dei Sindaci che ho convocato in questi sette mesi per discutere di vicende importanti che riguardano il Sannio. Non si è presentato nei giorni scorsi nemmeno a quella per il Bilancio della Provincia, che invece altri Sindaci, insieme con me, hanno voluto approvare per non paralizzare quello che è il nostro ma che è anche il suo territorio.

Quando Mastella esprime giudizi sul mio operato dovrebbe avere l’onestà intellettuale di ricordare che quella di Benevento è tra le poche Province nel Mezzogiorno ad averlo approvato, un Bilancio. E a non aver paralizzato il Sannio!

In questi due anni abbiamo affrontato, in situazioni veramente difficilissime, problemi drammatici a cominciare da quelli creati dall’alluvione. Eppure abbiamo messo in campo interventi urgenti e senza intoppi.

Mentre qualche suo Assessore con comportamenti assolutamente sconsiderati, diffondendo notizie false, ha impedito a centinaia di cittadini, e proprio di Benevento, di presentare istanza di ristoro per i danni subìti ai propri beni privando dunque il territorio di ingenti risorse finanziarie. Basterebbe questo ad indurre un Amministratore prudente ed accorto a chiedere umilmente scusa e ad abbandonare toni vanagloriosi.

Ma tant’è. Ad ognuno il suo stile. Come quando afferma di non vol dialogare con l’unico uomo di Governo sannita che c’è e millantando rapporti “ministeriali” che assolutamente non esistono. Sarebbe ora che i toni della politica tornassero ai problemi seri, concreti, così come ha chiesto anche il Presidente della repubblica. Io lo faccio quotidianamente e, per quanto riguarda il Pd, e soprattutto le critiche e i vaneggiamenti rivolti allo stesso da Mastella, questi assomigliano molto a quel disprezzare l’uva da parte della volpe … A buon intenditor poche parole”.

IL PD – “Nell’epoca delle post-verità, delle fake-news e delle bufale non poteva mancare il protagonismo mediatico-ciarliero del sindaco di Benevento. L’illustre – scrive la segreteria provinciale – scende in campo per commentare una «non notizia», ovvero la falsa defenestrazione dell’ex vice sindaco di Baselice, Salvatore Brancaccio, per ragioni di politica extra locale: l’adesione alla lista Noi Sanniti per Mastella. Sarebbe intervenuto alla bisogna un diktat del PD, magari di Matteo Renzi in persona, il segretario nazionale del partito!

«Il mio avvicendamento era già deciso entro la fine dell’anno a prescindere dalla decisione di aderire a Noi Sanniti e partecipare alle elezioni provinciali del 10 gennaio», dice nel merito Brancaccio. «Voglio precisare e meglio spiegare – riferisce in aggiunta il sindaco Domenico Canonico – che si è trattato di un semplice e concordato avvicendamento, così come previsto dal gruppo di maggioranza con l’approssimarsi della scadenza del 31 dicembre scorso». Basterebbero queste dichiarazioni per chiudere la questione con una grassa risata. Tuttavia la falsa notizia viene usata per dare la stura ad uno sproloquio politicante in cui Mastella ha l’ardire di ergersi a paladino delle terre del Fortore e delle sue genti. Roba da stropicciarsi gli occhi! Ovvero, in un capovolgimento farsesco della realtà e della storia, l’illustre ceppalonese, signore assoluto per oltre un trentennio delle vicende politiche del fortore – vicende che hanno condotto quell’area nelle condizioni di marginalità e scarso sviluppo a tutti note – ora indossa i panni del medico per curare la malattia di cui è stato il principale agente patogeno!

Ricordano tuttavia molto bene i cittadini del fortore cosa abbiano prodotto da quelle parti decenni di mastellismo e chi siano i personaggi che l’illustre vorrebbe ritornassero in auge. Non è d’altronde possibile dimenticare la tragicomica storia dell’ospedale di S. Bartolomeo in Galdo, opera giunta a compimento solo negli organigrammi della sanità regionale. Non sono obliabili i trentennali studi di fattibilità sulla fortorina mai elevati al rango di progetti, neppure preliminari. Come si potrebbe d’altro canto tralasciare di richiamare alla mente la consuetudine del mercato delle vacche prodromica della dislocazione territoriale dei servizi di primo soccorso ed emergenza sanitaria?

Si tratta, in effetti, di una storia lunga e molto poco mirabile che un minimo di decenza vorrebbe riposta negli angoli bui della memoria. Angoli che tuttavia non scompaiono dalla coscienza dei cittadini fortorini, già immolati più volte sull’altare della vanagloria dell’illustre ceppalonese cui pare sia già passata la voglia di fare il sindaco della città capoluogo”.
Annuncio
Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Correlati

redazione 2 settimane fa

Baselice, la colonnina per veicoli elettrici sarà in via Luigi Capuano

Antonio Corbo 3 settimane fa

Europee, Barone lancia la corsa della Lega: “In doppia cifra anche nel Sannio. La Lonardo? Sfida sui temi e non tra persone”

redazione 1 mese fa

Cormano e Mauriello incontrano i dirigenti della Provincia per i lavori sulle strade SP 54-55

redazione 1 mese fa

Rigenera fa tappa nel Sannio, il promotore Ferella: “Firmare per sostenere la battaglia per l’Acqua pubblica”

Dall'autore

redazione 6 ore fa

Apice, l’ex comandante della Municipale aderisce alla Lega

redazione 10 ore fa

Montesarchio: autorizzazione al circo, il sindaco replica ad accuse opposizione

redazione 11 ore fa

Applausi a Benevento per Leonora Armellini, giovane star internazionale del pianoforte

redazione 14 ore fa

Benevento, il ‘San Pio’ punta ad investire e a far crescere il servizio ‘Scuola in Ospedale’

Primo piano

redazione 11 ore fa

Applausi a Benevento per Leonora Armellini, giovane star internazionale del pianoforte

redazione 14 ore fa

Benevento, il ‘San Pio’ punta ad investire e a far crescere il servizio ‘Scuola in Ospedale’

redazione 16 ore fa

La Coldiretti sannita in assemblea per programmare le sfide future

redazione 1 giorno fa

San Giorgio del Sannio, Giuseppe Ricci ufficializza: “Mi candido a sindaco”

Copyright © 2023 Intelligentia S.r.l.

Skip to content