CULTURA
Giorno della Memoria, a Benevento la scrittrice Rebhun per raccontare la Shoah vissuta dalla sua famiglia
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GUARDA VIDEO “Sono una testimone di seconda generazione che ha voluto raccontare attraverso al ricerca documentaristica i giorni dell’orrore vissuti dalla mia famiglia”: così Miriam Rebhun della Comunità Ebraica di Napoli, scrittrice e docente, di padre tedesco e madre italiana, nel presentare il suo libro “Ho inciampato e non mi sono fatta male” presso l’aula Magna dell’Università del Sannio di via Calandra agli allievi del liceo classico “Giannone” e del liceo scientifico “Rummo” e alle istituzioni cittadine in occasione della Giornata della Memoria, che si rivela quanto mai importante anche oggi di fronte alle tante morti nel Mediterraneo e agli emergenti atteggiamenti xenofobi verso i migranti.
Esattamente 71 anni fa, il 27 gennaio 1945, le truppe dell’esercito sovietico aprirono i cancelli nel campo di concentramento di Auschwitz, scoprendone in prima persona e rivelandone al mondo l’orrore dei sei milioni di persone, tra questi rom, zingari, omosessuali, oppositori politici ma soprattutto ebrei, uccise dalla furia nazista ad osservanza di quel principio, poi avallato dalle leggi razziali a difesa della purezza ariana, alla base del Mein Kampf di Hitler secondo cui ci fosse il “pericolo ebraico”, ovvero una cospirazione per ottenere la supremazia nel mondo.
Un libro-testimonianza, quello della Rebhun che diventa strumento per fermare i nuovi olocausti contemporanei.
“Non si tratta – ha precisato la Rebhun – di olocausti che sono sacrifici a sfondo religioso ma della Shoah, ovvero dello sterminio del popolo ebraico avvenuto nel centro dell’Europa civile.”
All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, i rappresentanti della Consulta studentesca,
Squillante dell’Università del Sannio, il sindaco di Benevento, Fausto Pepe.
“Dobbiamo avere memoria per difendere l’Europa – ha detto il primo cittadino di Benevento durante il suo intervento – perché dalla Shoah è nata l’Europa di oggi, quella dell’uomo, della democrazia e della cultura della fratellanza.”
Le dichiarazioni nel servizio video