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Sindacati

Fit Cisl, stato di agitazione dei lavoratori dell’Asia. Melisi (Rsu) e Pagliuca (Uil) si dissociano

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“Nei giorni scorsi si è tenuta una assemblea sindacale del personale Asia Benevento, indetta dalla Fit-Cisl ed allargata a tutti i dipendenti dell’Azienda municipale. L’introduzione ai lavori è stata curata dai componenti del Direttivo Aziendale Fit-Cisl dell’Asia sul tema della qualità delle relazioni sindacali all’interno dell’Azienda, in particolar modo nei confronti della Fit-Cisl.

Più volte, hanno sostenuto i sindacalisti, i vertici aziendali hanno disatteso gli impegni contratti e sottoscritti con la Fit-Cisl, anche dopo una riunione congiunta, Azienda – Sindacato, tenuta nelle scorse settimane a palazzo Mosti, alla presenza del primo cittadino Fausto Pepe. Tale incontro si era reso necessario a seguito degli impegni assunti personalmente dai vertici aziendali nella precedente assemblea del 7 agosto 2015 in cui fu anche presentata ai lavoratori la neo-consigliera Asia dr.ssa Palma Varricchio. Impegni puntualmente disattesi.

Gli argomenti più rilevanti che sono stati oggetto degli accordi non applicati figurano i seguenti: esternalizzazione di servizi (anche amministrativi) che possono essere svolti all’interno con minor aggravio di costi; riorganizzazione del lavoro domenicale; creazione del “Portale dei lavoratori” con servizi on-line per tutti i dipendenti; call-center (numero verde aziendale) da gestire con personale ASIA; manutenzione del verde cittadino; risoluzione della problematica attinente gli indumenti da lavoro del personale operativo; ottimizzazione del lavoro all’eco-centro di C.da Margiacca (risparmio di risorse finanziarie).

E’ del tutto evidente che, come Fit-Cisl, abbiamo per mesi e mesi operato con moderazione e senso di responsabilità nella consapevolezza che il nostro modello è il sindacato della contrattazione e non quello delle barricate ad ogni costo.

Se oggi ci vediamo costretti a cambiare direzione di marcia è perché siamo stati trascinati per i capelli. L’impegno di un sindacato ha senso quando l’interlocutore mantiene gl’impegni. Quando ciò non avviene non rimane che la mobilitazione.

Per questo motivo ci vediamo costretti a proclamare lo stato di agitazione durante il quale valuteremo anche la possibilità di azioni legali ma – soprattutto – in caso di mancanza di risposte da parte aziendale e/o comunale la proclamazione di uno sciopero dei dipendenti Asia Benevento secondo i tempi e le procedure di Legge”.

LA REPLICA DI MELISI (RSU) – “Sono rimasto perplesso leggendo che la Cisl ha indetto lo stato di agitazione, in quando né la R.S.U. né le altre sigle sindacale hanno proclamato lo stato di agitazione. Allora mi domando se e solo per gli iscritti Cisl che sono un numero ridotto perchè si nomina tutto il personale. Pertanto, come coordinatore R.S.U e come segretario Uil trasporti, mi dissocio da tale comunicato non avendo mai interloquito con gli iscritti Cisl né ci sono i presupposti per proclamare lo stato di agitazione”. Così in una nota Pasquale Melisi, coordinatore Rsu Asia.

PAGLIUCA (UIL) – “Il Segretario Generale della Uiltrasporti AV/BN, Cosimo Pagliuca, si dissocia da quanto dichiarato nel comunicato della CISL che proclama lo stato di agitazione del personale Asia e non parteciperà a nessuna azione indetta nei confronti dell’azienda. Ci tengo a ricordare che il giorno 1/10/2015 ci fu una riunione con il Socio Unico dell’ASIA Fausto Pepe il Presidente Lucio Lonardo ed i rappresentanti sindacali della Filt Cgil – Fit Cisl -Uiltrasporti  AV/BN e la FIADEL. Ora, se dopo una riunione tenutasi con tanto di verbale e sottoscrizione dei presenti, la Cisl abbia deciso di” marciare” in solitudine è sua scelta. 

Non è una cosa semplice modificare gli assetti di un’azienda ed apportarvi i cambiamenti ci vuole tempo, e noi concordiamo con i vertici dell’azienda. Forse i colleghi della Cisl hanno dimenticato tutti i disastri e difficoltà causati dall’alluvione che ha messo in ginocchio il nostro Sannio? Purtroppo le priorità sono state e sono tuttora quelle per tentare la ricostruzione di una terra lacerata dal fango. Ci sembra doveroso aspettare ancora e non dimostrare indifferenza verso le problematiche ben piu gravi del nostro territorio. Ribadisco che per quanto ci riguarda noi della UilTrasporti non parteciperemo a nessuno stato di agitazione”.

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