Cittadini
Commemorazione dei defunti a Benevento: cori da stadio e offese dall’altoparlante del cimitero. Ma è uno scherzo
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La pace e il riposo eterno dei defunti, nel giorno dedicato a loro memoria, interrotti da cori da stadio e frasi minacciose. E’ l’incredibile storia accaduta nel pomeriggio di ieri al cimitero di Benevento poco prima dell’ora di chiusura.
Erano, infatti, le 17:45 quando i pochi presenti ancora all’interno del luogo sacro hanno ascoltato prima delle frasi senza senso provenire dagli altoparlanti, poi un coro da stadio registrato su un cellulare ed infine una voce che invitava in malo modo i cittadini ad uscire.
Una vicenda che ovviamente ha lasciato senza parole i parenti dei defunti che prima hanno pensato ad una interferenza per poi arrendersi all’inciviltà ed abbandonare il luogo sacro dopo 10 minuti di musica assordante.
La colpa sarebbe di un giovane che si è intrufolato di nascosto nella stanza dove si trovava il microfono, mentre il custode stava facendo l’ultimo giro tra tombe e cappelle per avvisare i visitatori e assicurarsi che gli ingressi secondari fossero stati chiusi a chiave.
Una bravata che ha urtato la sensibilità dei fedeli che nella serata di ieri hanno inviato una lettera alla nostra redazione: “Ci siamo trovati – si legge nella comunicazione – a dover essere testimoni di un episodio a dir poco vergognoso e ignobile e, soprattutto, di grave mancanza di rispetto non solo per il luogo sacro e per tutti i defunti che vi riposano, ma anche per quelle persone che in quel momento si trovavano nel cimitero di Benevento”.
“Abbiamo sentito il classico suono che precede qualche comunicazione da parte del personale del cimitero – prosegue la lettera – e con grande stupore e indignazione ci siamo resi conto che nessuna comunicazione è stata fatta, ma a microfono aperto è stata messa della musica e più esattamente dei cori da stadio e comunicazioni che dicevano testualmente ‘il cimitero chiude avviarsi all’uscita altrimenti vi sbattiamo fuori’.
Purtroppo, però, le comunicazioni sono continuate – conclude il cittadino – e abbiamo sentito dire ‘il cimitero chiude ultimo avviso oggi ci sono i saldi’ e poi ancore cose farfugliate ‘ho la sciarpetta biancoverde in macchina’ e un coro che inneggiava alla sciarpa”.
Una storia ancora non del tutto chiara, visto il giovane è riuscito a scappare dopo la bravata. Resta però l’amarezza per l’accaduto del personale del cimitero e l’indignazione dei cittadini che hanno dovuto assistere all’inqualificabile scena.