‘L’uomo dalli belli capelli’ ed il vandalismo (inesistente) nell’arte

L’uso preventivo della satira, Serra docet, non raggiunge talora le vette dell’uso a consuntivo, perché la realtà è ben più travolgente anche della più sfrenata immaginazione. E così Alessandro Caporaso e Luigi Furno, su Bmagazine, hanno messo su quest’articolo che trasuda ironia e politica e che, però, alla fine lascia nel lettore spazio all’amarezza. Un bel risultato: su un unico registro due toni, il riso e lo sconforto… Lo riproponiamo con piacere. Non senza aver segnalato che oggi, proprio oggi, c’è un aggiornamento sulla vicenda, pubblicato da altri organi di informazione on line: dove la ditta installatrice insiste sul vandalismo. O forse è satira…

***
(alessandro caporaso e luigi furno)

Permette Assessore Del Vecchio?

– Prego.

– Mi scusi, ma la scultura di Mastracinque collocata davanti la chiesa di San Bartolomeo.

– Quella che qualche deficiente ha da poco rovinato staccandone una statua?

– Esatto, mi sembra che abbia uno scappellamento a destra manco fosse terapia tapioca, tenendo presente poi che l’incrostatura in scagliola va e viene come giradischi o colla di mattonella o super cazzola prematurata. Capisce no?

E da poco girata la notizia sulla Gazzetta di Benevento che un noto super eroe della terra sannita, che si fa chiamare The Beautiful Hair Man, ancora una volta ha dato dimostrazione dei suoi poteri superumani, andando a salvare una statua di notoria bellezza che era stata vittima addirittura di un atto vandalico.

È cosa risaputa che dietro The Beautiful Hair Man, in verità, c’è lui, il nostro assessore preferito, Raffaele del Vecchio.

Passeggiando per il Corso, con fotografi e giornalisti al seguito, il nostro concittadino vedendo la statua rovinosamente crollata, ha chiamato rinforzi, ma poi, sbottonata la camicia con un’agilità maschia, da sotto il vestito è comparso un vestitino dorato tutto attillato su cui campava sul petto la scritta The Beautiful Hair Man. Il resto è cronaca locale.

«Non ce l’ha fatta più ad attendere i "rinforzi" e, malgrado il mal di schiena che lo tormenta da un po’ di giorni, Raffaele Del Vecchio, assessore alla Cultura, ha preso la statua della scultura, fatta in ferro e parte in cemento, e se l’è portata in braccio da piazza Federico Torre fino al Teatro Comunale per metterla al sicuro. Nel tragitto ha avuto anche l’assistenza, ma solo morale, dell’assessore Mirna Campone.»

Ripresi i panni da Assessore alla cultura, Raffaele del Vecchio ha spiegato:

«Non si sa quando ma la mano di un vandalo ha attentato ad una delle sculture della bottega di Michelangelo Lombardi che fanno bella mostra lungo corso Garibaldi. Passando di lì ho visto la cosa e sono dovuto intervenire facendo appello hai miei super poteri. Ma la cosa è strana assai, l’immagine è stata ben ripresa dalla telecamera che è lì a due passi.

In verità sembra che la statua sia caduta da sola, come se fosse un cedimento strutturale, ma io credo che si tratti di uno scherzo dei nostri diretti concorrenti politici. Abbiamo avuto notizia di un loro contatto con H. G. Wells, il defunto autore di fantascienza, sembra che gli hanno offerto una fornitura per un anno dei cornetti del mitico Sugar Fish per rimettere in circolazione il suo Invisibile Man.

L’uomo che era riuscito a ottenere la completa invisibilità. Sono sicuro che si tratti di questo. Ho già contattato degli esperti della Cia e della Nasa per degli approfondimenti scientifici.» Questa è la fantapolitica. Vediamo cosa dicono i testimoni oculari.

Non c’è bisogno di controllare le immagini delle telecamere. Lo scoop che voleva la Gazzetta di Benevento non esiste. La statua è caduta senza l’aiuto di nessuno, né tanto meno di un fantomatico vandalo. Semplicemente c’era poca malta e il peso della statua ha fatto il resto.

Il fatto. Mercoledì, dopo lo spettacolo nel “Nome di Ciccio”, ritornando alle macchine, tre giovani ragazzi, due dei quali siamo noi autori dell’articolo, che in quel momento stavano scambiandosi delle opinioni sulla chiusura della quinta giornata di Benevento Città Spettacolo, venivano interrotti da un rumore sordo. Paf. Una delle due statue di Piazza S. Bartolomeo senza l’aiuto di nessuno cadeva rovinosamente. Poca malta? poca attenzione ai proprio lavori da parte dell’artista? qualsiasi cosa, ma non un vandalo.

Diciamoci la verità era molto difficile che una statua in ferro e cemento reggesse con un pizzico di colla per mattonelle o scagliola o qualsiasi cosa fosse.

“Dobbiamo lavorare molto per inculcare soprattutto nei giovani, ma nei nostri concittadini in generale, a quelli meno disciplinati ovviamente, il rispetto per le cose, per il bello, per tutto ciò che è degli altri e dunque della collettività”, così dice la giornalista a fine pezzo.

Nel caso specifico organizziamo un corso base di Fai-da-te per l’artista, prima che decida di appendere una palla da bowling ad un lampione con una chewing gum.

Questa deriva scandalistica che spesso si prende in questa città, rischia di essere più vandalistica del vandalismo".

Fonte | www.bmagazine.info