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POLITICA

La sfida di Carmine Nardone per palazzo Mosti

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L’Ansa non ha mezzi termini nel divulgare una notizia che non è una sorpresa per nessuno. E comunque, “l’ex presidente della Provincia di Benevento, Carmine Nardone, uscito dal Partito Democratico, si candida a sindaco della citta’ di Benevento dove nel mese di maggio si votera’ per il rinnovo del consiglio comunale. Nardone, che sara’ sostenuto da alcune liste civiche, da Clemente Mastella (Popolari per il Sud), Pasquale Viespoli (Coesione Nazionale) e Ciriaco De Mita (Udc), ha illustrato oggi alla presenza dei suoi alleati i punti salienti del programma per la citta’”.

Sullo stesso tono AdnKronos e, di conseguenza, Repubblica.it: "L’ex presidente della Provincia di Benevento, Carmine Nardone, ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco della citta’ di Benevento. Nardone, presidente del movimento ‘Sud innovazione e legalita”, sfidera’ quindi il sindaco uscente Fausto Pepe del Pd e Roberto Capezzone del Pdl per la corsa a Palazzo Mosti. Carmine Nardone, presidente della Provincia di Benevento dal 1998 al 2008, ha ottenuto il sostegno dei Popolari per il sud, di Coesione nazionale (sic, ndr) e dell’Udc".

L’interesse delle grandi agenzie di notizie nazionali, e di conseguenza degli agglomerati d’informazione che ad esse fanno riferimento, testimonia l’attenzone e, perché no, la curiosità politica che si nutre per il prossimo test sannita. Ufficiale banco di prova, in questo caso, per una terza via rispetto alle due tradizionali contrapposizioni individuate comunque da un bipolarismo che ha mostrato più imperfezioni che pregi.

***

E’ una cascata di dichiarazioni, quella che ha fatto seguito all’avvenimento politico più importante della giornata odierna, a Benevento, ovvero l’ufficializzazione della candidatura di Carmine Nardone a sindaco della città, in alternativa al centrosinistra (di cui ha fatto parte) ed al centrodestra (di cui hanno fatto o fanno ancora parte alcuni dei suoi coinquilini di coalizione). E proprio su questo punto, sulle alleanze ‘anomale’ che lo sosterranno contro il sindaco uscente Fausto Pepe (Pd) e Roberto Capezzone (Pdl), Nardone ha detto: "Forze diverse con una cultura istituzionale solida hanno deciso di fare un patto istituzionale per il territorio. Le diversità allora diventano non arroganza e dogmi ma fecondità per un grande progetto di una città nel Mezzogiorno in grado di diventare attrattiva e dare un futuro a tanti giovani".
Ma gli elettori comprenderanno questa alleanza, da Mastella a Viespoli, da De Mita a Nardone?, hanno chiesto i giornalisti. "Da tempo – ha replicato Nardone – funziona ormai un laboratorio di proposte per il territorio, proposte di eccellenza urbana. Faremo una città viva e creativa, una città intelligente in grado di esaltare tutte le nostre potenzialità. Una città che dice no al nucleare, che dice no agli ogm, che è in grado di autoprodursi l’energia necessaria per le fasce deboli della città, per mettere a disposizione un futuro ai giovani e in grado di fare la prima città ‘verde’ del Mezzogiorno".
S’intreccia con questa vicenda un aspetto politico altrettanto complesso, perché Clemente Mastella torna a ribadire la sua decisione di presentarsi a sindaco di Napoli. "Ho visto ieri – ha detto Mastella ai giornalisti – la richiesta di concorrere su altri. Io concorro con me e coi napoletani e ho chiesto agli elettori di Napoli di sostenermi. Dipenderà da loro". "Non ho mai capito – ha aggiunto l’ex Guardasigilli – perché nel novero dei candidati del Pdl non ci potesse essere il mio nome. Per cui vedremo. Questa campana è un’alleanza che fa un po’ acqua. Non è un caso che l’Udc è in contrasto, noi abbiamo qualche insofferenza". "Vediamo se si può realizzare le condizione dell’alleanza regionale oppure andare oltre", ha concluso Mastella.
E c’è un altro intrigante aspetto: "Viespoli, Mastella, De Mita con Nardone sindaco? Se persone diverse che si sono combattute in maniera leale, in maniera aspra, si mettono insieme vuol dire che qualche ragione c’é". E’ appunto quanto ha detto il capogruppo al Senato di ‘Coesione Nazionale’, Pasquale Viespoli. "I cittadini di Benevento hanno la possibilità attraverso il consenso di verificare quali sono le migliori proposte in campo. La politica è il dovere della proposta, di cercare di dare risposte in una fase come questa dove l’ordinarietà delle risposte è di non dare alcuna risposta. Poiché c’é necessità di dare una risposta straordinaria che ci siano persone diverse diventa un arricchimento". E ancora: “Quando si tratta di persone che hanno una storia chiara a tutti l’unica ragione che può metterli insieme è un interesse per la comunità e per la centralità della politica intesa come scelta di servizio e scelta capace di affrontare e risolvere i problemi delle persone"
 

 

 

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