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Paduli Nuova: “Aumentare le tasse non è necessario e non è in linea con le reali necessità”

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Il 30 luglio 2015 si è provveduto in seno al consiglio comunale di Paduli, all’approvazione delle aliquote per le tasse e le imposte comunali relative all’anno 2015. Paduli Nuova si è distaccata dalla proposta della maggioranza consiliare del comune di Paduli di aumentare le aliquote delle tasse comunali per l’anno 2015, che vedono un netto incremento della TARI, la tassa sui rifiuti, ed addirittura un raddoppio relativo all’aliquota TASI rispetto al 2014.
Il consigliere di Paduli Nuova, Antonio Sarno, ha avanzato la proposta di rivedere al ribasso le due aliquote, livellandole alle vere necessità del comune di Paduli, ed ha proposto l’aliquota minima per l’Imu sui terreni agricoli ritenuta “gravosa per i coltivatori di Paduli e talvolta addirittura insostenibile dato l’abbassamento di produttività dei terreni agricoli negli ultimi anni”.
“Non si è avuto alcun rispetto per i bisogni dei padulesi. Nonostante i servizi sostenuti dalla TASI e dalla TARI non siano cambiati rispetto a quelli del 2014, si è proceduto ad aumentare tutte le aliquote, in una maniera del tutto sproporzionata e non congruente alle reali necessità. Ci sarà un introito per il comune di Paduli che sarà ampiamente superiore rispetto ad i costi necessari e che graverà sulle spalle dei cittadini, ma non porterà nessun beneficio per la collettività.”
La maggioranza, fossilizzata sulla sua posizione, non ha infine accolto gli emendamenti di Paduli Nuova ed ha proceduto all’approvazione delle aliquote da essa proposte. Ha dichiarato a seguito del consiglio Antonio Sarno: “Nella pratica, ad esempio, un cittadino che nel 2014 ha pagato 200 euro per la TASI, nell’anno in corso dovrà pagare 400. Questo modo di fare politica soffoca l’economia già disastrata del paese ed è in controtendenza rispetto agli altri comuni.
Una proposta che stranamente viene proprio da eletti che in campagna elettorale promettevano come prima cosa la diminuzione delle tasse. Paduli Nuova riamane sola, con tutte le forze, dalla parte della collettività, mentre chi ci governa continua come ci aspettavamo a privilegiare gli interessi particolari.”