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Torrente esondato e danni alla Cantina Sociale di Solopaca. Lo sfogo social del presidente: ‘Ora basta, chiederemo i danni’

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Duro sfogo social del presidente della Cantina sociale di Solopaca, Carmine Coletta, dopo i danni provocati dall’esondazione del torrente Saucolo. “A distanza di nove anni – racconta Coletta – siamo stati colpiti da un’altra alluvione. Quando succedono queste cose, si dà sempre la colpa ai cambiamenti climatici e alle ‘bombe d’acqua’. Ieri, però, la pioggia era sì forte, ma non tale da creare un disastro. E invece siamo stati sommersi dal fango”.
Il video postato sui social network mostra i lavori di incanalamento che sono stati fatti a monte per quanto concerne il torrente Saucolo. Un intervento che però non è stato adeguato, invece, per la zona a valle, a pochi metri dalla Cantina. “Tutti i metri cubi incanalati a monte – si chiede il presidente – come possono passare sotto un ponticello (alto 50 cm e largo appena due metri) che attraversa la strada Bebiana? Ora basta: è arrivato il momento di agire e fare opere di incanalamento altrimenti l’acqua dovrà per forza trovare altre strade, esondando e allagando nuovamente la nostra azienda.
Fortunatamente – aggiunge Coletta – la bottaia e la produzione non hanno subito danni, perché la Cantina Sociale è riuscita a mettere in sicurezza l’azienda e i magazzini, realizzando porte in tenuta stagna affinché non si verificasse più quanto accaduto nel 2015. Ora – conclude – procederemo nelle sedi opportune e, attraverso i nostri legali, chiederemo danni e spiegazioni alle istituzioni e ai responsabili della manutenzione. Non è possibile che tutto debba ricadere sempre sui soci della Cantina”.