SANNIO
A Montesarchio un mosaico con oltre 1300 tasselli in terracotta dipinta a mano per il Corpus Domini
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Un mosaico con più di 1.300 tasselli in terracotta dipinta a mano, una dimensione complessiva di cinque metri per sei, un’esperienza che coinvolgerà l’intera comunità: sono queste le principali caratteristiche dell’altare che la Pro Loco di Montesarchio ha deciso di regalare alla città, in occasione delle prossime celebrazioni del Corpus Domini.
Si tratta di un’opera ambiziosa e coraggiosa che richiederà la partecipazione di tutti i cittadini. E’ da oltre un secolo, infatti, che Montesarchio celebra la festività del “Corpus Domini” attraverso la realizzazione di altari artistici, da ammirare lungo le strade e nei vicoli del paese.
Anche quest’anno, considerato il successo delle edizioni procedenti, la Pro Loco della città caudina ha deciso di dare il proprio contributo, realizzando un’opera collettiva.
L’altare, come da tradizione, sarà costituito da quattro elementi: il quadro, il drappeggio, le fontane e le piante. Nell’ideare l’opera si è preso spunto dalla realtà contemporanea: come i pixel dei nostri schermi digitali scompongono le immagini in tante piccolissime unità, così i 1.320 tasselli di terracotta di forma quadrata formeranno insieme una figura dalle dimensioni complessive di cinque metri per sei. L’utilizzo della terracotta non è casuale ma è un chiaro richiamo all’artigianato di Montesarchio, l’antica Caudium, la principale città dei Sanniti Caudini, noti per la capacità di plasmare l’argilla e produrre straordinarie opere.
Ogni tassello potrà essere dipinto da chi avrà piacere di apportare il proprio contributo. Sarà poi la combinazione dei tanti tasselli a comporre l’immagine totale. L’obiettivo è quello di creare un’esperienza che vada oltre la singola opera, che promuova la condivisione e diventi una possibilità per far emergere un senso di appartenenza al territorio e di comunità. Il quadro sarà poi contornato da drappeggi ricavati da sacchi di juta e verranno realizzate delle fontane.
Infine, saranno posizionate delle piante che riprodurranno il paesaggio da dove guardare l’altare “alla giusta distanza”: né troppo lontani per una visione sfocata, né troppo vicini per una visione sgranata.
“La giusta distanza” ha dunque un significato simbolico: per entrare in suo contatto, è necessario che vi sia la volontà di porsi in sintonia con Dio. Oggi come in passato, la manifestazione è aperta a tutti: associazioni, confraternite, club, gruppi o singoli cittadini che con entusiasmo hanno voglia di partecipare alla vita della comunità.