POLITICA
Depurazione e valorizzazione dei fiumi, la riflessione di Fontanella (Verdi)
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“In questi giorni che precedono le elezioni amministrative, una gran parte di chi ha amministrato fino ad oggi e si ricandida alla guida della città si ricorda di quanto avevano dimenticato nel corso del loro mandato. Tutti evidenziano la non gestione, l’abbandono e il degrado delle acque che bagnano la città di Benevento”. Così in una nota Giuseppina Fontanella, candidata capolista per Europa Verde – Verdi alle amministrative del Comune di Benevento della Coalizione ArCo a sostegno del candidato sindaco, Angelo Moretti.
“Sempre più interventi di cittadini – spiega – spingono a rivalutare la presenza nel territorio comunale dei nostri due fiumi Sabato e Calore. Sono considerati una ricchezza ed una caratteristica distintiva della città e del territorio, anche se, al momento, sono una preoccupante fonte di inquinamento e luogo di sversamento delle acque reflue. Le donne e gli uomini che da sempre si sono occupati di gestione ambientale e di ecosistemi complessi comprendono che questa spinta al rinnovamento nasce dal bisogno di riappropriarsi di quei luoghi che in passato sono stati centri di aggregazione. Ma capiscono anche che serve una nuova visione delle risorse delle acque interne, inquadrata in una gestione complessa che coinvolge necessità antropiche e naturali.
Le testimonianze – aggiunge – raccontano delle rive dei nostri fiumi in pieno percorso cittadino su cui si alternavano le lavandaie al lavoro, i ragazzi a fare i bagni, i pescatori alla ricerca di prede. Erano luoghi pienamente vissuti e al centro della vita cittadina. Chiediamoci allora: è possibile ripristinare l’ecosistema dei nostri fiumi, in cui attività umane, sociali e culturali si integrino con l’ambiente e il territorio? In cui i fiumi tornino in armonia con l’ambiente urbano e partecipino alla vita dei cittadini? È in gioco il concetto di cura dei beni comuni, fondamentale per ritornare a vivere i fiumi come risorse naturali di cui godere quotidianamente.
In via preliminare – scrive ancora – sottolineiamo la assoluta priorità della costruzione e della attivazione dei depuratori nei singoli comuni attraversati dai fiumi. Si tratta di una premessa indispensabile per una corretta gestione delle acque reflue. Non dimentichiamoci poi che le acque inquinate dei nostri due fiumi confluiscono nel Volturno e quindi nel mare, contribuendo in tal modo all’inquinamento globale. La qualità e la quantità dei prelievi a scopo agricolo va inoltre regolamentato in qualità e quantità. A tutt’oggi, si prelevano a scopo irriguo acque pericolosamente inquinate. Con questi passaggi, è possibile immaginare un ritorno ad una situazione vivibile delle acque del fiume. È possibile riappropriarci dei nostri fiumi e viverli da cittadini. Certamente ci vorrà del tempo e soprattutto la collaborazione e l’impegno di tutti i paesi attraversati dal corso di questi fiumi. Lo strumento più importante per ottenere ciò, come suggerito da Europa Verde Verdi, è la stipula di un Contratto di Fiume che coinvolga tutti i comuni attraversati, tutti i cittadini che si affacciano sugli ambienti della fascia riparia. I protocolli operativi da proporre alle amministrazioni interessate, devono prevedere, in maniera prioritaria, interventi di recupero ambientale, di assistenza alla conservazione della biodiversità, alla riqualificazione delle aree degradate in modo da indirizzare le linee guida per i PUC.
È possibile realizzare un piano così articolato? È possibile migliorare il benessere psicofisico dell’essere umano migliorando le condizioni ambientali in cui vive? È possibile porre al centro l’armonia della comunità con l’ambiente che la circonda? Ora sì – conclude – con le donne e gli uomini della coalizione ArCo e Angelo Moretti sindaco”.