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Sea Watch, scatta lo sciopero della fame: “Andremo avanti finché non ci sarà lo sbarco”
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E’ partito nella serata di ieri, a Benevento, lo sciopero della fame in segno di solidarietà nei confronti dei 47 migranti a bordo della nave Sea Watch. Una azione di protesta che “andrà avanti – spiegano i promotori, il Consorzio Sale della Terra e il Coordinamento Sannio Antirazzista – fino a quando il Governo italiano non avrà assunto la decisione di prestare soccorso umano e di autorizzare l’attracco e lo sbarco di tutte le persone a bordo della nave”.
La mobilitazione permanente è iniziata alle 20 nella sede del Consorzio Sale della Terra, in Via San Pasquale. Al momento sono due le persone che hanno scelto di non alimentarsi: gli attivisti Angelo Moretti e Pasquale Basile.
“Abbiamo già ricevuto molte richieste di aderire all’iniziativa – ha commentato Moretti – chiunque voglia unirsi a noi può dare il suo contributo raggiungendoci nella nostra sede. L’interesse delle persone è importante – ha aggiunto – perché rafforza la nostra idea di una Italia accogliente e non razzista”.
“La vicenda della Sea Watch – ha spiegato Basile – ci impone un’istantanea presa di posizione per non essere ancora complici della violazione dei trattati internazionali e dei più elementari diritti umani. Crediamo che il principio dell’equa distribuzione vada applicato, ma sui tavoli istituzionali e non sulla pelle di 47 persone che cercano solo una vita migliore”.