POLITICA
Piantedosi chiude la prima edizione di SudInvest: “Centro migranti? Per la Campania qualche ipotesi c’è già”
Ascolta la lettura dell'articolo
Al teatro Comunale di Benevento è il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a chiudere la prima edizione di SudInvest, il meeting su sviluppo e Mezzogiorno organizzato dal consorzio Asi e dalla Ficei. E gioca quasi in casa l’inquilino del Viminale, nato a Napoli ma cresciuto e vissuto in Irpinia. Le sue prime parole, allora, sono di ringraziamento per il capoluogo sannita: “Fa piacere essere qui anche perchè non sento il campanilismo tra Avellino e Benevento. Per la mia amicizia con il sindaco Mastella e perchè originario di un comune di confine tra le due province”.
Ma è questa l’unica parentesi di leggerezza che si concede Piantedosi. L’attualità incombe e tante – e serie – sono le emergenze con le quali in questi giorni è chiamato a confrontarsi il suo dicastero. A partire dalla questione migranti. L’ultima polemica – esplosa proprio nelle ultime ore – riguarda i 5mila euro che un migrante dovrà pagare per non finire in un Cpr. “E’ il recepimento di una direttiva europea” – spiega l’esponente tecnico del governo Meloni
Ma c’è anche un altro aspetto dei Centri di Permanenza e Rimpatrio per i migranti che fa discutere. E che nel Sannio già preoccupa diversi sindaci: è quello concernente l’ubicazione dei Centri. Ce ne sarà almeno uno per regione, da realizzare a distanza dalle Città e in posti a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili. Parametri che restringono di molto le possibilità di scelta in Campania. Sul punto, ovviamente, il ministro Piantedosi non si sbilancia ma confida: “Qualche ipotesi sul tavolo già c’è”.