ECONOMIA
Confindustria e sindacati firmano il Patto per il Sannio. Liverini: ‘Svolta storica per il territorio’
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Una stretta di mano tra i vertici territoriali di Confindustria Benevento, Filippo Liverini, e le segreterie di Cgil, Cisl e Uil – Galdiero, Melchionna e Simeone -, a suggello della volontà chiara di collaborare per riportare il Sannio al centro delle politiche regionali e nazionali.
Volontà che si realizzerà attraverso il Patto per il Sannio siglato stamattina presso la sede dell’associazione degli industriali sanniti nella sua declinazione locale del Patto per la Fabbrica siglato a marzo a livello nazionale e a maggio a livello regionale, con il quale sindacati e imprese faranno da pungolo alle istituzioni per rivendicare l’attenzione politica sulla Provincia di Benevento.
“La forte volontà di Confindustria – ha dichiarato il presidente Filippo Liverini – è quella di aprire un rapporto collaborativo e condiviso con le parti sociali per il nostro territorio”. “Ritengo – ha aggiunto, sottolineando che si tratta di “una svolta storica” – che non ci saranno più divisioni a livello territoriale tra imprese e sindacati, siamo tutti dalla stessa parte e compatti per far ripartire l’economia del Sannio.”
Sarà istituito anche un osservatorio permanente per monitorare periodicamente gli effetti dell’intesa e delle azioni messi in atto per lo sviluppo territoriale.
Otto le linee d’azione (riportare il Sannio al centro delle politiche regionali e nazionali; attrazione degli investimenti industriale; rispetto della contrattazione di secondo livello; welfare; contrasto al dumping contrattuale; giovani e formazione attraverso azioni congiunte con l’Unisannio per individuare percorsi formativi consoni alla vocazione produttiva territoriale; ambiente; osservatorio territoriale) per migliorare la qualità della vita dei lavoratori, a partire dal rispetto delle norme contrattuali di secondo livello, e per superare le criticità del territorio negli ambiti dell’istruzione, dei trasporti e della sanità che, come ha rimarcato Simeone della Uil Irpinia-Sannio, rappresentano la causa principale della desertificazione sociale, della scarsa attrattività di investitori, della fuga dei giovani.
Dalla valorizzazione della Zona Economica Speciale che, come ha precisato Melchionna della Cisl Irpinia-Sannio, rappresenta un’opportunità strategica per il Sannio per superare l’isolamento e favorire gli investimenti e individuare un polo della logistica in connessione con l’Alta Capacità-Alta Velocità Napoli Bari, alla maggiore trasparenza e vigilanza sul sistema degli appalti, dove si annidano secondo Galdiero della Cgil i maggiori rischi di lavoro nero e di scarsa competitività delle aziende, all’adeguamento della formazione di giovani con le richieste del mercato del lavoro sannita.
In questo senso criticità sono state rilevate anche nel sistema di Alternanza Scuola-Lavoro che secondo i sottoscrittori dovrebbe essere rivisto.
Le dichiarazioni nel servizio video