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Bufera sulla Serluca, Altrabenevento chiede le dimissioni. Libera: “Chiarisca”

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“L’assessore Serluca si dimetta”. Lo chiede a gran voce l’associazione Altrabenevento guidata dal presidente Gabriele Corona. Il motivo? Le dichiarazioni rese questa mattina in merito ad un bene confiscato alla camorra in contrada Olivola.

“Qualche giorno fa – racconta Altrabenevento – il sindaco di Benevento, Clemente Mastella ha dichiarato che il beni confiscati alla camorra di contrada Olivola, chiesti dal Comune per la nuova sede Asia, non sono più ulitilizzabili perché sono stati devastati. Abbiamo già precisato con un comunicato del 27 maggio che i due capannoni e la palazzina per uffici sequestrati a Giuseppe Ciotta, affiliato al clan Pagnozzi, sono nelle stesse condizioni dello scorso anno, come risulta anche dal confronto delle foto della estate scorsa con quelle scattate sabato scorso. Dopo l’associazione Libera, la CGIL e la Azione Cattolica, anche il Procuratore Capo della Repubblica di Benevento, Aldo Policastro, ha chiesto al Comune di fare di tutto per utilizzare i Beni Confiscati alla camorra anche per dare ai cittadini un messaggio di fiducia.

Ed invece, questa mattina, il vice sindaco Maria Carmela Serluca, nel corso di un convegno ha dichiarato (come riportato precisamente e virgolettato dal portale Anteprima24): “E’ stato come uno scenario di  guerra. Più o meno, per capirci, come fece Saddam Hussein alla fine della prima Guerra del Golfo, avendola ormai persa contro gli Usa e alleati, quando fece incendiare dalle sue truppe in ritirata dal territorio del Kuwait alcune centinaia di pozzi di petrolio pur di non farli sfruttare dai legittimi proprietari”. “Scenario inquietante: cumuli di rifiuti di ogni genere, porte divelte, vetri sfondati, scala per il piano superiore che non esiste più, muri di contenimento abbattuti”.

“Non si è trattato di semplice vandalismo ai danni di un bene immobile, perché c’è stata una vera e opera di demolizione strutturale. Riparare i danni causati da quest’attacco sarebbe costato troppo al Comune di Benevento, che certo non ha le risorse finanziarie necessarie. Peraltro, l’intervento sarebbe stato antieconomico ed irragionevole: meglio sarebbe stato costruire ex novo l’immobile desiderato, anziché riparare i guasti ad uno vecchio”. “E’ stata una vittoria della camorra”.

E’ una dichiarazione gravissima, – spiega Corona – innanzitutto perché lo scenario apocalittico descritto dalla Serluca non esiste. I capannoni e la palazzina uffici non sono stati affatto devastati, non c’è traccia di vetri rotti o di muri e tetti sfondati. E’ poi assolutamente irresponsabile la sua conclusione sulla camorra che vince. Mentre forze dell’ordine, magistratura, associazioni contro il racket e il malaffare continuano a chiedere ai cittadini di denunciare i malavitosi ed avere fiducia nello Stato, il vice sindaco sostiene che a Benevento “vince la camorra”. La Serluca si deve dimettere!

Chiediamo ai giornalisti – conclude Corona – di non limitarsi a riportare le dichiarazioni dei potenti di turno senza mai effettuare verifiche ed inviamo il presente comunicato al Prefetto e alla Magistratura per il provvedimenti di competenza”.

I COMMENTI – “Non possiamo che restare allibiti – scrive Libera – di fronte alle parole, riportate da alcuni organi di stampa, del Vicesindaco e assessore del Comune di Benevento, Maria Carmela Serluca, in riferimento alla rinuncia del bene confiscato a Giuseppe Ciotta sito in contrada Olivola.

L’assessore, con inusitato candore, a margine di un convegno tenutosi in mattinata a Benevento, ha dichiarato che sulla vicenda del bene confiscato “la mafia ha vinto”, senza rendersi conto della gravità di una frase così breve eppure così piena di significato che, con un colpo di spugna, getta all’aria anni di impegno sul territorio ma che, soprattutto, rappresenta un’offesa alle vittime innocenti, ai familiari, ai magistrati, alle forze dell’Ordine, ai tanti giovani che lottano quotidianamente per dare vita ad un territorio liberato dalle criminalità organizzata.

L’assessore Serluca racconta di aver dovuto prendere atto dello stato fatiscente dell’immobile confiscato e, di conseguenza, appellandosi ad un principio puramente economicista, che comunque poteva essere oggetto di un approfondimento, di dover rinunciare all’acquisizione dell’immobile stesso. In questo racconto, che sarebbe coerente se parlassimo di un immobile qualsiasi, sfugge del tutto il valore simbolico che quel bene rappresenta, alla luce del quale vanno applicati sforzi superiori, per renderlo patrimonio collettivo.

Il coordinamento di Libera a Benevento si augura, innanzitutto, che l’assessore Serluca possa chiarire le sue infelici dichiarazioni e, in attesa di ciò, chiama alla mobilitazione tutte le forze sane della città, alcune delle quali sono già intervenute sul tema, per mantenere alta l’attenzione sulla vicenda che, come detto, custodisce un valore simbolico sul quale non possiamo e non dobbiamo ammainare bandiera bianca.

Nei prossimi giorni ci faremo promotori di iniziative volte a sensibilizzare le Istituzioni e la cittadinanza su questa vicenda, al fine di poter urlare insieme: “No, qui la mafia non ha vinto”.

“Solo qualche giorno fa – afferma Marianna Farese, consigliere comunale M5s a Palazzo Mosti – il Sindaco accoglieva nella Casa Comunale in nostri piccoli concittadini nell’ambito del progetto scolastico “Sulla strada delle legalità” ed oggi, apprendo dalla stampa, la Vicesindaco dichiara in un convegno: “E’ stata una vittoria della camorra […] Alla fine vincono sempre loro”, riferendosi ad un capannone confiscato nel quale, lo scorso anno, l’amministrazione aveva deciso di trasferire l’attività dell’ASIA ed ora parrebbe inutilizzabile.

Vincono sempre loro…questa frase suona come uno schiaffo in faccia a chi ha perso la vita per non arrendersi e combattere. Può un rappresentante delle Istituzioni, il numero due di Palazzo Mosti avere un atteggiamento tanto arrendevole verso quello che è il cancro del nostro paese? Alla mafia non ci si arrende, la si combatte, sempre.

Ciò che l’Assessore-vicesindaco ha detto è gravissimo, in poche parole ha trasmesso un’immagine di Benevento che si rassegna a subire atti di vandalizzazione, estorsione, ingerenza, distruzione delle attività produttive, atti appunto mafiosi, mostrando al contempo un’amministrazione incapace non solo di combatterli, ma anche di condannarli tali atti.

Dopo questa ultima dichiarazione, dopo aver dimostrato scarsa capacità anche a guidare il suo assessorato, dimostra ora mancanza di adeguata azione politica. Dichiarazioni del genere sono testimonianza di amministrazioni inermi e passive, incapaci di garantire azioni di controllo e di legalità nella città, rendendola un luogo non appetibile per le attività produttive, non solo per l’atavica mancanza di servizi ed infrastrutture, ma anche perché se un bene che doveva essere gestito dal Comune subisce “una vera e propria demolizione strutturale” come possono sentirsi sicure le attività private? Come si possono fronteggiare seriamente eventuali comportamenti camorristici se l’Istituzione Comunale depone le armi?

Sindaco ha provveduto a sostituire diversi Assessori. A seguito della manifesta incapacità sul piano tecnico, nonché sul piano politico, mostrata dalla Serluca, farebbe bene a destituire anche quest’ultima. Cara Assessore, la mafia la si combatte quotidianamente, perché “chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”.

“Le affermazioni dell’Assessore Serluca rese nell’ambito di un convegno cittadino, – scrive il gruppo consiliare Pd a Palazzo Mosti – non possono non suscitare enorme perplessità, attesa la delicatissima problematica inerente la lotta alla mafia e alla legalità che quotidianamente si porta avanti con grande coraggio e senso di responsabilità. Ed infatti, pur volendoci sforzare di interpretare nel modo più autentico il pensiero espresso dall’Assessore Serluca, talune affermazioni si spingono al di là di ogni più ragionevole tollerabilità, allorquando con un atteggiamento di lesa maestà si dichiara superficialmente che “ la mafia ha vinto” nel maldestro tentativo di giustificare la impossibilità dell’amministrazione comunale di poter gestire la manutenzione dell’immobile confiscato sul piano finanziario.

A tal uopo, siamo perfettamente consapevoli che la gestione dei beni confiscati derivanti da attività illecite e mafiose abbia una gestione tecnico giuridica molto complessa, dove ogni giorno gli addetti ai lavori sono chiamati a compiti sensibili e delicati, ma ben altra cosa è spingersi in dichiarazioni incaute ed assolutamente irresponsabili sul piano istituzionale, che determinano solo tanto scoramento e delusione all’interno di una comunità, assolutamente sensibile a certe battaglie valoriali, a difesa della più profonda legalità.

Invitiamo pertanto l’Assessore e Vicesindaco Serluca a prendere immediatamente atto delle improvvide affermazioni rese, e a rendere quanto prima i dovuti chiarimenti, evitando altresì per il futuro fughe in avanti di questo tenore, che mortificano, senza alibi alcuno, il più profondo senso di appartenenza alle istituzioni e alla comunità in cui viviamo”.

“Nel ricordare i festeggiamenti della Repubblica, – scrive Vittoria Principe di #AvantiDonne – il nostro pensiero si sofferma sulle affermazioni del Vice Sindaco di Palazzo Mosti, Serluca. Qualche giorno fa, infatti, il sindaco di Benevento, Clemente Mastella nella ipotesi di trasferimento dell’ASIA nella zona di c/da Oliva, dichiarava che i beni confiscati alla camorra, destinati per la nuova sede Asia, non sono più utilizzabili, perché devastati. Nella vicenda interveniva anche il Vice Sindaco Serluca che dichiarava, ad un giornale online, “Non si è trattato di semplice atto di vandalismo ai danni di un bene immobile, perché c’è stata una vera e opera di demolizione strutturale. E’ stata una vittoria della camorra”.

Sono queste affermazioni gravissime, che non lasciano dubbi sull’interpretazione. Affermazioni che non possono e non devono restare sottaciute. Sono, come detto, gravissime. Invitiamo il Sindaco Mastella, nel rispetto della Costituzione Italiana che, oggi, ha ricordato nel suo intervento al monumento ai Caduti, a revocare immediatamente il suo Vice, al fine di non essere di parte e avvallare le inopportune affermazioni della Serluca. Speriamo che non resti nel limbo, silenziosa, anche la Delcogliano assessore alla Legalità del Comune”.

“PIENA SOLIDARIETA’ A SERLUCA” – “Appaiono fortemente esagerate, ingenerose e strumentali le accuse che vengono rivolte al vicesindaco, Maria Carmela Serluca, in ordine al bene confiscato. In realtà, – scrivono i consiglieri comunali di maggioranza, Renato Parente e Giovanni Quarantiello – nessuno dice che la legge andrebbe riformata perché attualmente in Italia non funziona.

Il Comune di Benevento, con grande sensibilità e non sollecitato da alcuno, si era fatto avanti spontaneamente per recuperare quella che si immaginava essere una modesta risorsa per il patrimonio del nostro Municipio. Purtroppo, la constatazione, a due giorni dalla firma del protocollo di intesa, dello squallore della presenza di rifiuti, probabilmente anche tossici, e di danni irreparabili alla struttura, che si è presentato all’occhio sia dei dirigenti comunali che ministeriali, ha portato a sospendere, ad ora, la pratica di acquisizione, anche perché i costi per rilevarlo sarebbero estremamente esagerati – quasi due milioni di euro – e il Comune attualmente non può consentirsi di sostenerli. Per correttezza istituzionale la Serluca non ha dato ai media le foto dell’interno della struttura, cosa che farà avere all’autorità giudiziaria con una relazione.

Ad ogni modo, qualora ci fossero Enti interessati, il Comune mette la propria disponibilità e si interpone, come pensa anche la Serluca, per operare una forma di mediazione. Viceversa, siamo molto dispiaciuti, ma non c’è assolutamente alcuna possibilità che il Comune, in queste condizioni, possa spendere quanto stimato per ripristinare un edificio ridotto in condizioni nauseabonde e sgradevoli. Esprimiamo, dunque, piena solidarietà alla Serluca che è stata ingiustamente attaccata e che non ha detto cose offensive ma semplicemente espresso che laddove ci sono episodi di questo genere rischiano di vincere le mafie e si fa la felicità di quei farabutti che sono stati confiscati.

Piena disponibilità, infine, da parte dell’amministrazione comunale e della stessa Serluca, al confronto, ma con quanti sono in buonafede, e a rendere  eventualmente operativo un tratto di strada che possa portare ad un esito diverso da quello che, in maniera sconfortante, si è verificato fino ad ora”.

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