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Trasferimenti docenti, Gilda Benevento: “Il Miur non farà passi indietro”
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“Il Tar del Lazio ha accolto l’istanza di ricorso cautelare presentata da un gruppo di docenti. Nei fatti è un brusco stop al Ministero della Pubblica istruzione sulle procedure di mobilità. Insomma gli insegnanti dovranno restare nella sede in cui hanno quest’anno svolto servizio”.
A dirlo in una nota il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello che ha depositato nelle scorse ore in Consiglio regionale della Campania una mozione che “impegna la Giunta regionale e in particolare il presidente De Luca ad attivarsi con sollecitudine presso il ministero della Pubblica istruzione affinché si possa ripetere il procedimento delle assegnazioni-trasferimenti di docenti previste dalla legge sulla cosiddetta buona scuola.”
Sulla questione e sugli effetti che potrebbero esserci per i docenti campani abbiamo interpellato il sindacato Gilda degli insegnanti di Benevento, che già in passato si è attivata contro l’impostazione della legge della “Buona Scuola” e attivandosi a raccogliere le firme per proporre un referendum abrogativo di alcuni commi della 107/2015.
Secondo il dirigente provinciale della Gilda Benevento, nonché responsabile nazionale del movimento referendario di abrogazione della legge 107/2015, Raffaele Salomone Megna, “la sentenza cautelare era attesa ma gli effetti sono lontani visto che il giudice si esprimerà in via definitiva non prima del 20 ottobre prossimo.”
Per ora, dopo le numerosissime proteste degli insegnanti, anche sanniti, destinatari di trasferimenti al Nord Italia nelle fasi B, C e D e ritenuti non trasparenti e frutto di errori dell’algoritmo, resta, prima ancora della richiesta di assegnazione provvisoria, l’istanza del tentativo di conciliazione previsto dal Miur presso gli Uffici scolastici provinciali e gli Uffici scolastici regionali che hanno gestito la domanda di mobilità.
Una situazione che in parte significherebbe un riconoscimento da parte del Ministero dell’errore contestato dai docenti, ma che per il sindacato Gilda “è un ulteriore differimento della realtà a cui devono adeguarsi gli insegnanti, che in realtà vengono trattati come sudditi.”
Per Gilda Benevento, che continuerà ad assistere la categoria docente, è necessario continuare a portare avanti una battaglia che ha a che fare con la tutela della democrazia.
Di fatto è caos perché molti insegnanti per ora conoscono solo l’ambito di destinazione ma non gli istituti in cui a settembre dovrebbero andare a lavorare e allo stesso tempo un paradosso tutto meridionale perché in molte scuole del Sud e anche di Benevento molte cattedre, a detta di alcuni dirigenti e del sindacato, rimarranno scoperte in assenza di docenti da assegnare.
Le dichiarazioni nel servizio video