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Sempre più giovani in fuga dal Sannio. La Cisl: territorio indebolito, sfiducia nella politica e poche opportunità
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GUARDA VIDEO Sono circa 3mila i sanniti che, ogni anno, sono costretti ad abbandonare il proprio territorio per raggiungere il Nord Italia in cerca di un’occupazione lavorativa. A spaventare maggiormente è il fatto che il 30% di questi sono giovani con un’età compresa tra i 25 e i 32 anni.
E’ questo uno dei dati allarmanti annunciati dalla Cisl IrpiniaSannio nel corso del convegno “I giovani nella terra delle promesse, tra opportunità e rassegnazione”, in programma questo pomeriggio a Benevento.
Molti i temi dibattuti: dal poco attivismo riscontrabile nelle nuove generazioni, sia in campo politico che sociale, fino all’incapacità delle istituzioni ad avvicinarli al mondo del lavoro nel periodo di formazione scolastica.
“Il problema è reale e non possiamo accettarlo passivamente perché si tratta del futuro dei nostri figli e del nostro Paese”, ha commentato il segretario generale della Cisl IrpiniaSannio Mario Melchionna.
La problematica che preoccupa maggiormente è la desertificazione del Sannio: sono infatti sempre più i giovani con laurea e master che partono per cercare fortuna altrove. Una situazione che provoca ancora di più un indebolimento del tessuto professionale del nostro territorio, causando un danno allo sviluppo e all’economia. A questo vanno ad aggiungersi la rassegnazione e la mancanza di fiducia nella classe politica che ci governa.
Nel corso del convegno, non è mancata un’analisi territoriale che focalizzasse l’attenzione su quelli che sono gli sbocchi e le offerte lavorative che Benevento e la sua provincia offrono.
“La disoccupazione è un male che sta lentamente uccidendo l’intero Mezzogiorno d’Italia – ha concluso il segretario -. A Benevento le statistiche ufficiali disegnano, purtroppo, un quadro molto chiaro della situazione attuale”.
Le dichiarazioni nel servizio video