Trasporto pubblico a Benevento, l’analisi dell’economista sannita Luigi Ruscello sull’utilizzo e sui costi dell’Amts

“In un precedente intervento sul trasporto pubblico, ho affermato che i beneventani preferiscono quello privato. In questa breve analisi, che, per quanto ovvio, non è affatto esaustiva, sono partito dai dati di base degli ultimi bilanci e mediante appositi indicatori, ho cercato di individuare le caratteristiche salienti del trasporto urbano a Benevento.

Ho attinto i dati, dunque, dal sito web dell’AMTS in cui sono presenti, appunto, i documenti di bilancio dal 2011 al 2014 (http://www.amts.bn.it/bilanci.php). Tale sito, peraltro, come quello dell’ASIA, è carente, poiché in esso dovrebbero figurare anche altri documenti. Le società partecipate al 100% da un qualsiasi Comune, infatti, sono soggette alle stesse regole di trasparenza dell’Ente proprietario, secondo l’ultima normativa del 2013.

Tanto premesso, le entrate totali, dai 6,6 milioni di euro del 2010, sono scese ai 5,7 del 2014, con una riduzione assoluta di 832.946 euro, pari al 12%. La composizione di tali entrate, poi, nella media del quinquennio 2010-2014, vede i contratti di servizio partecipare per il 78%, la vendita dei biglietti per il 7%, i parcheggi per il 10% e gli altri proventi per il 5%.

In valori assoluti, i contratti di servizio, cioè le somme corrisposte dal Comune all’AMTS, sono scesi dai 5 milioni di euro del 2010 ai 4,4 del 2014; mentre, la vendita dei biglietti, dopo i buoni importi fatti registrare nel 2012 (510.542 euro) e 2013 (469.214 euro), ha fatto incassare solo 392.727 euro nel 2014. I parcheggi, invece, compresi gli stalli, mostrano un andamento in costante crescita: dai 482.018 euro del 2010 si è giunti ai 763.164 euro del 2014. Gli altri proventi, infine, hanno avuto una notevole incidenza nel 2010 (614.430 euro) e una modesta incidenza nel 2014 (172.358 euro).

Per quanto concerne i costi di produzione, cioè quelli sostenuti per lo svolgimento dell’attività aziendale, dai 6,3 milioni di euro del 2010 si è scesi ai 6,0 del 2014, dopo aver raggiunto il massimo nel 2011, con 7,7 milioni (a causa dell’accantonamento per il contenzioso relativo al parcheggio di Porta Rufina). Di tali costi, la quota maggiore è dovuta a quelli del personale, i quali sono scesi dai 4 milioni del 2010 (63% dei costi di produzione) ai 3,6 del 2014 (60% dei costi di produzione).

A questo punto, ho raffrontato i dati di bilancio con la popolazione ed emergono dati davvero interessanti. In primo luogo, ho considerato i contratti di servizio e tutti i beneventani, dai neonati agli ultracentenari, nella media 2010-2014, hanno finanziato il servizio con 77,51 euro a testa.

Per quanto riguarda i biglietti, sempre nella media quinquennale, risulta una spesa annua di 7,28 euro pro capite, con il massimo di 8,40 nel 2012 e il minimo di 6,49 nel 2014. Per i parcheggi, invece, ciascun beneventano ha speso, in media, 9,47 euro all’anno, con il minimo di 7,77 euro nel 2010 e il massimo di 12,61 nel 2014. Ribadisco che i valori si riferiscono alla totalità degli abitanti e, inoltre, al di là della mancanza di efficaci controlli sul pagamento effettivo dei biglietti e dei ticket di sosta, confermano il citato, precedente intervento, testimoniando la propensione dei beneventani al trasporto privato anziché pubblico.

Mi sono posto allora la domanda su quale fosse il numero dei passeggeri e, non essendo indicato in nessun documento di bilancio, per ottenerlo, ho diviso l’ammontare degli incassi per biglietti col costo della corsa semplice di 70 centesimi per il 2010, di 80 centesimi per il 2011 e 2012, e di 90 centesimi per il 2013 e 2014. È emerso che nel 2014 vi è stato un drastico calo, con 436.363 unità, rispetto al numero degli anni precedenti: 625.453 nel 2010, nel 515.375 2011, 638.178 nel 2012 e 521.349 nel 2013. E ciò in presenza di un numero di corse quasi stabile o addirittura in aumento: 103.475 nel 2011, 108.046 nel 2012, 105.827 nel 2013 e 107.751 nel 2014. Cosicché, sempre a proposito di corse, è rimasto costante in 12 il numero per ogni ora; mentre, quello giornaliero, se si esclude il 2011 con 283, è sempre uguale o superiore a 290: 295 nel 2014. Il costo del personale per ogni corsa, infine, si è ridotto dai 38,44 euro del 2011 ai 32,99 del 2014.

Un ulteriore dato che conferma ancora una volta la disaffezione dei beneventani per il trasporto pubblico è sicuramente quello relativo al numero di passeggeri per corsa che è invero modestissimo: 4,98 nel 2011, 5,91 nel 2012, 4,93 nel 2013 e 4,05 nel 2014. Anche l’incasso per ogni corsa è quanto mai insignificante essendo pari a 3,98 euro nel 2011, a 4,73 nel 2012, a 4,43 nel 2013 e 3,64 nel 2014.

Nel fare presente che, nel 2014, il costo degli organi amministrativi e di controllo è stato pari a 144.290,20 euro, concludo con la speranza che il presente studio possa contribuire ad una comune riflessione sul futuro del trasporto pubblico a Benevento”. (Luigi Ruscello)