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Trasporto ferroviario, Formato (Cgil): “Da giugno tagliate altre corse per Napoli”
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“Quello che sta succedendo in ex-mcne (ora gruppo eav) e sui servizi da essa espletata soprattutto sul territorio beneventano è a dir poco sconcertante. Non contenti di aver scippato i servizi domenicali e festivi, soppressi con decisioni unilaterali e cervellotiche e senza rispettare nemmeno il contratto di servizio, si stanno verificando ripetute soppressioni di treni tra l’oblio e il mutismo degli enti e delle Istituzioni.” A scrivere è Luigi Formato, RSU della FILT-CGIL, che con una nota annuncia la volontà dell’azienda di effettuare altri tagli.
“A tutto questo – continua bisogna aggiungere che il Piano di rientro del Commissario Voci , prevede un ulteriore taglio delle corse su Napoli ,con chiusura dell’esercizio alle ore 18,00 dal mese di giugno. Tutto questo è devastante per l’utenza di questo territorio e per i territori interessati ( ricordiamo che MCNE e’ l’unica azienda di tpl in Campania a toccare 4 province su 5).
Un piano di rientro che ad oggi non ha portato nessun miglioramento al gruppo, ma ha provocato solo dissensi e clientelismo. Analizzando la questione creatasi, si e’ portati a pensare che, per le politiche clientelari e conniventi, questo territorio non sia piu importante ed essenziale nelle strategie dell’azienda e dell’intera holding.
Purtroppo si deve constatare che tutte le decisioni assunte ultimamente dalla societa’ e dalla Regione conducono alla osservazione che si sta privilegiando il pezzo della metropolitana regionale a scapito delle linee suburbane.
Quest’ultime stanno subendo un vero e proprio smantellamento con insistenti tagli ai servizi e impoverimento delle risorse umane. Quale e’ la logica aziendale, forse far morire pian piano questo servizio? Un treno alla volta fino a scomparire per sempre?
Le OO.SS. tutte , saranno vigili e tenteranno in tutti i modi possibili di salvaguardare il diritto alla mobilita’ dei cittadini ,nonche’preservare e ristabilire entro canoni conformi i livelli occupazionali.
Per questo si fa appello alle istituzioni, agli Enti locali, alla politica e alle forze sociali di intervenire per difendere almeno il minimo dei servizi di trasporto, perche’ da soli non si riuscira’ a contrastare queste logiche oppressive.”