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POLITICA

D’Aronzo (Psi): “L’aumento dell’Imu costringerà le famiglie beneventane ad ulteriori sacrifici”

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“L’aumento della tassa Imu appare del tutto incomprensibile ed incide in un tessuto sociale dove le famiglie beneventane, già sull’orlo di una crisi economica, saranno costrette ad ulteriori sacrifici”. Così in una nota Giovanni D’Aronzo del Psi.

“La giunta comunale – spiega D’Aronzo – ha deciso, quindi, di mettere ancora una volta la mano nelle tasche dei propri concittadini, portando l’imposta al 6 per mille per la prima casa, mentre per le seconde case al 10,6 per mille. Una manovra che inciderà sensibilmente sulle già precarie condizioni economiche degli utenti.

Tali aumenti provengono dagli effetti del salva enti e dalla crisi finanziaria in cui verte l’ente comune. Ed allora anziché provvedere ad una gestione più oculata non si trova di meglio che penalizzare i propri contribuenti tassandoli.

La situazione – aggiunge – è pesante e siamo molto preoccupati. Non siamo per nulla soddisfatti di questo ulteriore aumento perché’ ancora una volta vengono richiesti sacrifici a chi già verte in una condizione economica disagiata. Un governo cittadino a forte connotazione di sinistra, anziché aumentare le tasse sulle famiglie già in difficoltà, dovrebbe eseguire misure a tutela di queste fasce sociali e non pescare sempre nello stesso stagno.

Nella carta dei valori del Partito Democratico e della sinistra tutta – incalza D’Aronzo –  si cita: “La sinistra è l’idea che se guardi il mondo con gli occhi dei più deboli, puoi fare davvero un mondo migliore per tutti”. E’’ ora che questa amministrazione applichi alla lettera tale citazione e si ravveda su questa scellerata decisione. Sono aumenti, che non possiamo tollerare a fronte di servizi inadeguati e inefficienti.

Ci chiediamo, a cosa serviranno questi nuovi aumenti? Forse, rimpinguare a ogni richiesta municipalizzate sull’orlo del baratro? Invitiamo pertanto i gruppi consiliari che si dichiarano portatori di valori e ideologie di sinistra, i sindacati, le associazioni di categoria, di impedire questo nuovo aumento, soprattutto in un momento dove la crisi economica e la perdita di posti di lavoro è maggiormente presente nella nostra comunità.

Va, ricordato, – conclude D’Aronzo – che entro l’anno ci sarà una ulteriore stangata con la TARES, rendendo, di fatto, la nostra comunità sempre più tartassata, impoverita e indebitata”.

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