POLITICA
La rivincita della De Girolamo: “Basta esami di maturità”. E gira la lettera di sfratto: “Via Pepe. Il PD ha perso il consenso”
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Si respira aria di festa ed entusiasmo nella casa del Popolo della Libertà di via Flora. Dopo il risultato elettorale di ieri, Nunzia De Girolamo è un misto di stanchezza e felicità. “Finalmente – dichiara – ho finito di fare esami di maturità”. Il riferimento è a quanti in questi anni ricordavano alla deputata pidiellina il suo status di nominata. Ma il vero vincitore di queste elezioni, anche per la coordinatrice sannita resta sempre lui: Silvio Berlusconi. “Ho sentito il presidente prima dell’inizio delle votazioni e mi ha fatto i complimenti per la campagna elettorale. Conto comunque di incontrarlo domani a Palazzo Grazioli.”
In conferenza stampa la squadra del Pdl ha analizzato i voti ottenuti nel Sannio. Conquistati i paesi di Airola, Apice, terra della segretaria regionale dei Giovani Democratici, Sant’Agata dei Goti, San Giorgio del Sannio. Ma il vero boom c’è stato nel paese del sindaco-candidato Pio Morcone, Castelfranco in Mascano, dove il Pdl ha raggiunto quasi il 48% dei consensi.
L’incontro con i giornalisti è stato anche l’occasione per la De Girolamo di togliersi qualche sassolino che conservava dalla campagna elettorale. Ad iniziare da Mastella. Dopo la scelta del leader di Ceppaloni di sostenere alle elezioni il PD, “come rappresentante di lista per il Pd c’era anche un consigliere comunale dell’Udeur”, la pidiellina suggerisce di lasciare lo scranno europeo, conquistato nelle fila del Pdl. “Mastella – dice – dia un segnale di chiarezza. Deve lasciare il gruppo del Parlamento Europeo. Non può essere alleato con noi in Europa e contro di noi in Italia. Faccia una buonuscita politica e lasci”.
Rinvia al mittente anche l’avviso di sfratto che il Partito Democratico, in campagna elettorale, aveva indirizzato a Caldoro. Ora, dice la De Girolamo, chi deve andare via sono Pepe e Cimitile: “Il centrosinistra ha perso il 20% del consenso in città. E’ giusto ritornare al voto.”
Queste elezioni sono state la prova che anche una “donna sola al comando” può vincere. E la parlamentare sottolinea più volte questo aspetto. Il riferimento è ovviamente al mancato appoggio dato al partito nella corse elettorale da Cosimo Izzo e Roberto Capezzone. “Abbiamo le prove – rivela la De Girolamo – che nella segreteria del senatore si facevano voti per Monti e l’Udc. Capezzone ha fatto campagna elettorale per Molinaro. Si sono fatti fuori da soli dal partito”.
Proprio per il suo ex braccio destro, la De Girolamo non usa parole tenere: Per me non è più il vicecoordinatore del partito”. Ed esprime delusione anche per quanto fatto da Capezzone a Palazzo Mosti: “mi aspettavo un’opposizione più decisa. Se fa così, non si può lamentare che dopo 40 anni di politica fa ancora il consigliere comunale”.
Archiviata la faccenda delle elezioni, si inizia a guardare al futuro. Un domani, che come annunciato, porterà la De Girolamo ad abbandonare il coordinamento provinciale. In attesa del totonomi, la deputata concede almeno l’identikit del suo successore: una persona equilibrata, in grado di ricucire le spaccature e con tempo a disposizione. Chissà che il risultato ottenuto in provincia non possa essere un viatico per la guida regionale del partito. Un’occasione che di certo la De Girolamo non rifiuterebe: “sono a disposizione del partito”. Bene. Ma se dovesse arrivare la proposta? La deputata sorride. A toglierla dall’imbarazzo intervengono le donne del Pdl sannita: “Sempre pronta”.
Erika Farese