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CRONACA

Colpi di pistola contro l’auto di Lanzalone, gli attestati di solidarietà

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A distanza di poche ore dall’attentato, arrivano le prime note di condanna del gesto e di solidarietà al dirigente Andrea Lanzalone.

UIL: “Il sindacato – dichiara il segretario Fioravante Bosco – esprime convinta solidarietà al dirigente Lanzalone, vittima di un assurdo e sconsiderato atto intimidatorio. Lanzalone, persona perbene e ottimo dirigente, ha sempre assolto i suoi compiti con rigore e integrità morale, a difesa della legalità. Chiediamo alle autorità preposte di far luce su questo triste e increscioso episodio”.

CISL: La Cisl del Sannio, esprime grande sconcerto per quanto accaduto questa mattina al Dirigente del Comune di Benevento Andrea Lanzalone, ed assicura la propria solidarietà per un gesto tanto vile e malvagio, che oltre ad offendere la dignità di un uomo, colpisce la istituzione comunale. Al contempo la Cisl ritiene opportuno che tutte le istituzioni locali si soffermino a verificare le reali motivazioni che stanno alla base di tali gesti e di tutti quegli episodi di recrudescenza criminale che hanno colpito l’intero territorio sannita, portando nella nostra terra un clima di terrore che nulla ha a che fare con la nostra comunità e con le nostre radici storiche e culturali.

Gli attacchi alle istituzioni, che abbiamo visto realizzarsi in questi giorni nella nostra realtà provinciale, hanno bisogno di risposte delle istituzioni locali e della comunità civile sannita, che da sempre hanno difeso lo stile pacifico del popolo sannita e del territorio ritenuto “Oasi Felice”. È compito di tutti riportare serenità e tranquillità in una realtà che da troppo tempo vive vicende strane che continuano a mirare alla integrità territoriale e provocano una perdita di autonomia, oltre ad una disgregazione sociale che diviene pericolosissima per la nostra piccola, ma operosa e storica realtà provinciale.

ANIELLO CIMITILE: “La Provincia di Benevento condanna fermamente il gravissimo atto intimidatorio compiuto stamani ai danni dell’autovettura di un dirigente del Comune capoluogo. Si tratta di un episodio inquietante; tanto più se si considera che è avvenuto in pieno giorno, a pochi metri dall’ingresso della sede municipale. Dinanzi a tale violenza e a tale barbarie, si impone la risposta compatta e decisa da parte delle Istituzioni e della pubblica opinione affinchè i violenti vengano isolati e ai cittadini venga garantita la massima sicurezza. In questo momento, desidero esprimere solidarietà e vicinanza al sindaco Fausto Pepe, al dott. Lanzalone e a tutta Amministrazione comunale perché proseguano spediti nella loro azione di governo senza lasciarsi intimidire da gesti inqualificabili.

Dal punto di vista investigativo, sono certo che la Magistratura e le Forze dell’Ordine, già all’opera da alcune ore, faranno piena luce sull’accaduto, individuando responsabili e motivazioni di un episodio che segue di pochi giorni quello altrettanto grave di Torrecuso. Accanto al contrasto e all’emarginazione di ogni forma di criminalità, occorre arginare anche l’opera di delegittimazione delle Istituzioni e della politica che troppo spesso prende il sopravvento in Italia e nel nostro contesto locale, gettando discredito su quanti si occupano della cosa pubblica”.

VIESPOLI E MASTELLA: “Si tratta di un episodio inquietante che intorbidisce ulteriormente la vita politico-amministrativa della città e accresce il disorientamento e l’insicurezza dei cittadini. Un gesto di inaudita gravità che va condannato con fermezza ma soprattutto va perseguito con tempestività e capacità investigativa per fare chiarezza sulle motivazioni, gli obiettivi e le responsabilità. Politica e istituzioni hanno il dovere di sostenere l’impegno delle forze dell’ordine e della Magistratura con una forte mobilitazione culturale e civile per eliminare ogni zona d’ombra ed  affermare, negli atti e nei comportamenti, il valore della legalità”.

GABRIELE CORONA: “I colpi di pistola all’auto del dirigente del Settore Finanze del Comune di Benevento, Andrea Lanzalone, sono un atto gravissimo che non deve essere sottovalutato in alcun modo e che necessità di scelte consequenziali.

Gli ispettori della squadra mobile che hanno avviate immediatamente le indagini, sono investigatori di grande competenza ed esperienza e sicuramente riusciranno in breve tempo a stabilire se il gravissimo atto criminale è da attribuire ad singolo delinquente che alle ore 13,00 ha sparato due volte a distanza di qualche minuto con il rischio di colpire qualche passante, oppure se l’operazione è stata pianificata e condotta da un gruppo.

In ogni caso non si può, neppure per un momento, pensare che possa trattarsi del gesto di un poveraccio esasperato da mancata assistenza o lungaggini burocratiche. Episodi del genere ce ne sono stati tanti ma si è trattato di gesti dimostrativi che poche volte sono andati oltre le chiazzate, le minacce o l’atto di teppismo. Adesso ci troviamo dinanzi alle pistolate, un atto delinquenziale da condannare senza reticenze o distinguo, come sono da condannare quei commenti, pubblicati sui portali di informazione e su facebook, che quasi giustificano l’episodio.

Il gesto criminale di oggi deve far riflettere tutti i cittadini, ma soprattutto quei rappresentanti istituzionali che continuano ad indicare Benevento come “isola felice”. I nostri amministratori comunali, in particolare, devono spiegare perché non sono stati installati nei punti critici, sistemi di video-sorveglianza efficaci e non per fare scena, come quelli all’Arco di Traiano. Intorno a Palazzo Mosti, infatti, sono in funzione solo due telecamere private, installate dinanzi alla abitazione e al locale commerciale di due magistrati, ma nessun apparecchio analogo è stato collocato dal Comune per vigilare sulla sua sede. Per non parlare delle telecamere da molti anni sistemate intorno agli uffici di via del Pomerio e al sottostante mega parcheggio (dove un metronotte è stato sopraffatto dai delinquenti) che però da qualche anno non registrano le immagini. Addirittura non funzionano le numerose e costosissime telecamere che sono state collocate agli ingressi alla città non si sa da chi.

Le pistolate di questa mattina dovrebbero però indurre anche un’altra fondamentale considerazione tenendo conto che l’auto presa di mira è quella di un dirigente, al quale esprimiamo ovviamente la nostra solidarietà, che assume decisioni anche delicate. Noi riteniamo, però, che in questo momento al Comune di Benevento si abusi troppo del potere discrezionale e ciò espone i funzionari e gli amministratori. E’ evidente, infatti, che se le decisioni non dipendono da regole certe ma solo dalla volontà di un singolo, allora c’è sempre chi pensa che quel soggetto possa essere convinto o indotto o costretto a decidere anche contro legge. Per questo motivo riteniamo che adesso gli strumenti per la trasparenza dell’azione amministrativa, il controllo sugli atti e le regole indubbie sono urgenti ed indispensabili anche per la lotta alla criminalità”.

GIUSEPPE DE LORENZO:In questo particolare momento, sono vicino all’amico di sempre Andrea Lanzalone per il vile atto intimitadorio di cui è stato vittima. Dirigente preparato ed uomo onesto, di certo, non adatto per i tempi in cui siamo costretti a vivere. Sono certo che lo stesso non si farà intimidire e continuerà sulla strada dell’onestà intellettuale che lo ha contraddistinto. Sempre ed in ogni circostanza. Ad Andrea giunga, con purezza di intenti e libertà di pensiero, il mio fraterno abbraccio ritenendomi onorato di aver lavorato con lui, condividendo speranze e principi, negli anni in cui sono stato amministratore presso l’ente comunale”. 

Il Presidente della GESESA S.p.A. Mirko Francesca, a nome suo e di tutta la Società da lui presieduta, esprime il suo disappunto per l’increscioso gesto terroristico perpetrato nei confronti del Dirigente Comunale e amico Andrea Lanzalone.

Anche la segreteria provinciale e cittadina di Alleanza per l’Italia condanna il vile gesto commesso nei confronti del dirigente del settore finanze del comune di Benevento dr. Lanzalone e si augura che le forze di polizia riescano, al più presto, a far luce su tale deprecabile vicenda.

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