Comitato No Luminosa:”Riusciremo a vincere questa volta o ci saranno solo generali senza esercito?”

Dopo l’ok del Ministero dello Sviluppo economico alla costruzione della centrale turbogas a ponte Valentino, la lotta contro la Luminosa ritorna a farsi serrata, ma come fanno notare gli esponenti del Comitato no Luminosa,  “mancano le prese di posizione nette e come sempre piovono le polemiche.”

“Tralasciando queste ai provocatori di professione e agli amanti del gossip, – scrivono – ci sorprende per ora l’indifferenza con cui è stata accolta la notizia, in particolare da parte dei parlamentari del territorio che stentano nel prendere una posizione politica contro le scelte del governo attuale e dall’altro degli amministratori del Comune di Benevento, che come già ribadito hanno persino disertato gli incontri convocati dall’Asi sulle azioni da intraprendere. Non vogliamo pensare che il silenzio e l’indifferenza siano un segnale di arrendevolezza e che già qualcuno stia pensando a trattare a ribasso sulle eventuali compensazioni. Con i vestiti addosso e con tanta serenità, pensiamo che sia necessario tenere alta la guardia in ogni momento e ribadire con forza e autorevolezza il No del territorio e dei suoi enti rappresentativi alla costruzione della Centrale Turbogas Luminosa in Ponte Valentino.

Una presa di posizione costante, che serva a tenere alta l’attenzione sul tema e che serva a stimolare la partecipazione dei cittadini. Il popolo No Tav, sebbene venga rappresentato strumentalmente da qualche volpone locale come violento, facinoroso e contro qualsiasi forma di trattativa, riesce ad avere la capacità da un lato di mettere in piedi una grande opposizione sul piano istituzionale, attraverso i propri rappresentanti anche nelle comunità montane, attraverso i tecnici che del resto continuano a chiedere al governo l’istituzione di un tavolo tecnico per discutere dei pro e dei contro dell’opera e dall’altro un grande capacità di mobilitazione immediata dei cittadini. Su quel modello proviamo a costruire anche noi una forte opposizione alla centrale turbogas Luminosa, per questo motivo da un lato riteniamo utile la partecipazione di tecnici ad una commissione istituita dall’Asi per opporsi con qualsiasi strumento alla costruzione della centrale, per monitorare costantemente il territorio sannita ed infine per continuare a chiedere (così come già fatto in diverse occasioni anche se qualcuno lo dimentica o lo omette) ai nostri amministratori la revoca dei suoli.

I nostri rappresentanti Antonio Bruno Romano e Raffaele Salomone Megna, con grande entusiasmo, si stanno adoperando in questo senso e ci pare del tutto strumentale ma anche molto irrispettoso continuare a far riferimento a sole due persone del comitato, sminuendo il valore e l’importanza di un lavoro collettivo. Dall’altro lato prosegue un’ azione tesa a stimolare la partecipazione dei cittadini e per questo motivo dal prossimo fine settimana riprende la campagna di sensibilizzazione del Comitato No Luminosa, così come fatto negli scorsi mesi, non solo per informare i cittadini sul pericolo della turbogas ma anche sulle trivellazioni, sui suoi effetti e su come queste azioni non rappresentino una ricchezza per il territorio. A chi ripete oramai un leitmotiv un po’ datato, etichettando come “ambientalisti del no” coloro che si oppongono alla devastazione territoriale senza dare alternative, rispondiamo che la provincia di Benevento soddisfa già il proprio fabbisogno di energia e che oggi altri impianti sono del tutto inutili, se non altro servono a produrre profitti per aziende e grandi gruppi che speculano sui bisogni dei cittadini.”

“Vogliamo un territorio che si conformi alle esigenze dei cittadini – continua il comitato – e non a quelli dei profitti e delle speculazioni. Abbiamo sempre ribadito in primo luogo in nostro no non pregiudiziale a tali opere ed in tal senso abbiamo sempre promosso convegni scientifici con tanto di rappresentanti del Cnr, che enunciavano i pro e i contro in maniera del tutto oggettiva. Abbiamo inoltre sempre sostenuto le energie alternative e le centrali solari termodinamiche. Ci stupiamo francamente di chi imbastisce queste polemiche, di chi si dichiara contro ma nello stesso tempo prova a far passare gli ambientalisti come persone che dicono no a tutto in base a pregiudizi. Ci chiediamo solo se tutte queste polemiche inutili non servano solo agli interessi di chi specula, se non facciano altro che fare il gioco di Luminosa, Delta Energy e di chi vuol fare profitti sulla pelle di un territorio.

Ci chiediamo se non sia il caso di sprecare meno fiato e magari agire di più, in un opera di sensibilizzazione, provando a coinvolgere i cittadini e non i soliti noti, sperando che quando verranno le ruspe a costruire non ci si ritrovi con i soliti 4 generali senza esercito pronti a trattare, così come è stato fatto da qualcuno recentemente col numero di camion di spazzatura a San’Arcangelo Trimonte. Siamo e saremo capaci di costruire un movimento ampio di opinione e azione?

Infine ci chiediamo a cosa serva a fini giornalistici ed informativi continuare a sottolineare l’appartenenza di due persone ad un comitato. Si tratta dei soliti mezzucci, a cui la stampa continua a dare peso, di chi anzichè combattere la Luminosa pensa in maniera ossessivo compulsiva ai comitati e alle realtà che combattono contro di essa a fini egemonici. Quello della diffamazione, delle etichette, degli epiteti virgolettati, atti a sminuire il lavoro e l’attivismo di un collettivo, è un gioco vecchio almeno quanto i suoi protagonisti. Lasciamo questi lazzi a chi ormai è aduso a “giocare” in totale isolamento. Noi continuiamo a chiederci: siamo e saremo capaci di vincere almeno una volta?”