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La Luminosa vince contro il WWF. Dal Consiglio di Stato il via libera alla realizzazione della centrale a turbogas

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) ha accolto, nella sentenza pubblicata il 6 maggio, il ricorso in appello della Luminosa s.r.l. contro il WWF Italia. La sentenza si estende anche il Consorzio ASI di Benevento, il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Ministero per i beni e le attività culturali, Ministero dello sviluppo economico, Ministero della salute, Ministero dell’interno, Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Ministero delle politiche agricole e forestali, Regione Campania, in persona del Presidente pro tempore, rappresentata e difesa dall’avv. Rosanna Panariello, con domicilio eletto presso l’Ufficio di Rappresentanza della Regione Campania in Roma; Provincia di Benevento. Coinvolti anche il Comune di Benevento, Terna s.p.a. Ed Edison s.p.a.

La sentenza del Consiglio di Stato respinge la decisione di primo grado del Tar del Lazio con cui si bloccava l’autorizzazione per la centrale a turbogas.

Ricordiamo che il 12 giugno del 2012 il Tar del Lazio aveva accolto il ricorso proposto da W.W.F. Italia nei confronti del Ministero dell’ambiente e della società Luminosa s.r.l., per l’annullamento del decreto ministeriale del 26 luglio 2011, recante autorizzazione integrata ambientale (AIA), riferita all’esercizio, da parte della citata società Luminosa s.r.l., di una centrale termoelettrica nel Comune di Benevento, “in quanto adottata sull’erroneo presupposto della sopravvenuta inefficacia della condizione n. 1, apposta al decreto di valutazione di impatto ambientale (VIA) n. 708 dell’1 agosto 2008” (decreto, quest’ultimo, da considerare condizione necessaria per il rilascio dell’autorizzazione unica).

Nella sentenza si rilevava la competenza del Ministro dell’ambiente ad emettere il provvedimento impugnato e si escludeva la sussistenza di altri rilevati vizi procedurali. Si evidenziava tuttavia – con accoglimento del ricorso sotto tale profilo – come la valutazione di impatto ambientale della centrale Luminosa fosse avvenuta “con esplicita esclusione di un rilevante presupposto di fatto e cioè la realizzazione, all’interno della stessa macroarea, di altra centrale avente caratteristiche analoghe”.

La VIA in questione risultava infatti sottoposta alla seguente condizione (prescrizione n. 1): “il giudizio favorevole di compatibilità ambientale è condizionato all’esito negativo della procedura autorizzativa afferente altra centrale termoelettrica localizzata nella medesima macroarea interna, individuata dalla D.G.R. n. 3533 del 5 dicembre 2003, causa il raggiungimento del riequilibrio del fabbisogno energetico in caso di rilascio dell’autorizzazione indicata”.

In sede di appello, notificato il 19 ottobre 2012, si sottolineava in primo luogo che la centrale di Flumeri – alla cui autorizzazione, o meno, era condizionata la VIA – non sarà più realizzata. Il procedimento autorizzativo è stato infatti archiviato, a seguito di rinuncia formalizzata dalla società proponente Edison. Quindi si era liberato lo spazio nella macro area. 

Con queste premesse il Consiglio di Stato ha ritenuto di accogliere l’appello, “risultando soddisfatta la condizione apposta alla VIA”.

“La stessa sentenza appellata – si legge nel dispositivo – riconduceva, infatti, la ritenuta necessità di rinnovare il procedimento di VIA alla non ancora intervenuta definizione della procedura autorizzativa, riferita alla centrale di Flumeri, con conseguente ravvisata persistenza della condizione sopra riportata. Ma la mancata realizzazione della centrale di Flumeri è solo un aspetto che ha indotto il Consiglio di Stato a dare ragione alla Luminosa. Infatti per il Consiglio di Stato la centrale di Benevento era comunque autorizzabile, in quanto nel frattempo sarebbero venuti meno gli atti regionali di programmazioni energentica che nel 2003 avevano portato alla dichiarazione di alternatività tra i due impianti.

Un punto importante quello segnato dalla Luminosa, che ora deve attendere solo la pronunzia del Consiglio di Stato sul ricorso della Provincia e del Comune per avere la strada totalmente spianata verso Ponte Valentino.

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