POLITICA
Dal direttivo dell’Api stilettate al Pd: ‘Città in stallo’
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Perchè i sindaci Api di Limatola e Bonea hanno votato con l’Udc e il Pdl all’assemblea dell’Ato? La risposta del direttivo dell’Api resta sempre quella della prima ora: “Scelta autonoma”.
Marotta e Paradiso avrebbero deciso la linea di voto in totale autonomia, senza consultarsi con il direttivo provinciale dell’Api. Un passo però che più che i vertici sanniti del partito di Rutelli, ha fatto adirare il Pd. Duro l’intervento di Mortaruolo che ha chiamato in causa anche il presidente della Provincia Aniello Cimitile ed il sindaco di Benevento Fausto Pepe, invitandoli a prendere provvedimenti. Ricordiamo che alla Rocca dei Rettori l’Api è salda all’assessorato all’energia e trasporti con Gianvito Bello, anche se il leader sannita avrebbe ambito a ben altra carica. (Pesa, sempre, per i rutelliani sanniti la promessa svanita con la chiusura delle urne nel 2011 della vicepresidenza alla Provincia.). A Palazzo Mosti Marcello Aversano ha il piacere, o forse data la complessità della materia, l’onere di essere assessore all’Urbanistica, con tanto di PUC in fase di completamento.
Sulla questione del voto dei sindaci all’ATO il segretario Marsicano ha così precisato: “Anche altri sindaci hanno votato con il centrodestra: come Vitulano, Pannarano. Realtà che militano nell’area di centrosinistra hanno fatto scelte diverse, credo per una mancanza di concertazione”. Un messaggio chiaro: se anche gli altri sbagliano, perchè il Pd punta il dito solo su di noi?.
Intanto i dirigenti dell’Api, seppur precisando di essere sempre fedeli alla linea, elettorale si intende, invece di bacchettare il neorieletto Marotta e il giovane Paradiso, come forse gli alleati si sarebbero aspettati, durante il vertice di ieri sera nella sede di via Marmorale, hanno accentrato l’attenzione su altri temi.
Uno per tutti la totale assenza di dialogo nella coalizione di centrosinistra. A ribadirlo è stato il vice segretario regionale, nonché assessore Gianvito Bello, che di stilettate ai bersaniani sanniti ne ha mandate parecchie: “Al Comune di Benevento c’è una situazione di stallo. Le attività governative ed amministrative non sono fortissime. Il Pd deve svolgere un ruolo di coordinamento più incisivo.”
I conti aperti non si dimenticano tanto facilmente. E questo il segretario del Pd e il consigliere Del Basso De Caro dovrebbero saperlo. Un malessere, quello dell’Api, di dialogo con gli altri alleati, emerso anche in occasione degli Stati generali del centrosinistra, che malgrado aperti alla stampa solo per l’intervento del sindaco di Benevento, a margine le nostre telecamere sono riuscite a cogliere quelli che in politichese, vengono poco simpaticamente definiti “maldipancia”.
Sempre il dialogo, l’Api però sembra amarlo particolarmente. Non solo con gli alleati in città, ma anche con gli altri partiti terzopolisti, Udc e Fli. Seppur, a onor di cronaca, i rutelliani sanniti hanno sempre e in ogni circostanza ribadito la loro fedeltà alla coalizione che ha portato Fausto Pepe alla riconferma a Palazzo Mosti. Forse sono proprio questi tavoli così diversi dove l’Api si siede a preoccupare gli alleati del centrosinistra?
Erika Farese