De Nigris: ‘Asia, su modifica statuto e controllo analogo… buio totale’

“In data odierna – scrive il consigliere comunale di Sil, Luigi De Nigris – ho depositato presso il Comune di Benevento un’interpellanza per conoscere lo stato di attuazione del controllo analogo. In particolare di quello attuato nei confronti dell’Asia spa.

Con tale iniziativa intendo portare all’interno del Consiglio comunale il dibattito che si è aperto da qualche giorno sulla gestione di questo importante servizio pubblico.
In proposito, vale la pena ricordare, che l’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici di lavori servizi e forniture (AVCP), a seguito di una propria delibera, la n. 2/2010, evidenziò alcune criticità esistenti nello Statuto dell’Asia spa ed invitò il Comune di Benevento, con una nota del 12 marzo 2010, a rimuoverle entro trenta giorni dalla sua ricezione.
Per ben due volte, nei mesi di maggio e giugno 2010, la proposta dell’Amministrazione per modificare lo Statuto dell’Asia è stata posta all’ordine del giorno del Consiglio comunale. In entrambi i casi non si riuscì a discuterla a causa per la mancanza del numero legale causata anche dall’assenza di alcuni consiglieri di maggioranza. Ricordo, solo per la cronaca, che il sottoscritto unitamente ai consiglieri Iele e Feleppa, allora in maggioranza, presentò un emendamento che modificava sostanzialmente la proposta dell’Amministrazione.

A distanza di circa due anni, restano ancora oscuri i motivi che non hanno consentito di modificare lo Statuto dell’Asia nonostante le prescrizioni dell’Autorità di Vigilanza e le precise disposizioni normative in materia. Così come sono ancora inspiegabili i motivi della mancata formalizzazione delle modalità di attuazione del “controllo analogo” ai consiglieri comunali, sebbene si tratti di un elemento indispensabile per esaminare le attività delle partecipate e verificarne i risultati conseguiti.
E’ difatti tramite questa attività che il Consiglio Comunale diventa responsabile delle scelte strategiche dell’Azienda, delle politiche aziendali da perseguire, nonché del contenimento dei costi.

Di seguito il testo integrale dell’interpellanza di De Nigris.

***************

Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale

Al Sig. Sindaco del Comune di Benevento

Al Segretario Generale del Comune di Benevento

Al Collegio dei Revisori dei Conti

INTERPELLANZA URGENTE
 

Oggetto: INTERPELLANZA ai sensi dell’art. Art. 71 del Regolamento Comunale riguardo l’adozione ed il funzionamento del controllo analogo presso le partecipate dell’Ente.

Il sottoscritto Luigi De Nigris, consigliere comunale di Sud Innovazione Legalità

PREMESSO:
che l’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici di lavori servizi e forniture (AVCP) ha evidenziato nella delibera n.2 del 13.10.2010 criticità esistenti nello Statuto dell’Asia spa ed ha invitato il Comune di Benevento, con nota del 12.3.2010, ad assicurare, entro trenta giorni dalla ricezione della citata comunicazione, il rispetto delle disposizioni di cui al D.Lgs. n.163/2006;
che i citati adempimenti sono di competenza del Consiglio comunale ai sensi dell’art.42 del Dlgs 267/2000 e che pertanto, all’ordine del giorno dei consigli comunali del 17.05.2010 (punto n. 27 proposta di delibera n.59) e del 19.07.2010 (punto n. 4 proposta di delibera n. 65 del 19.7.2010) il Sindaco ha proposto al Consiglio comunale la modifica degli artt. 4-5-8-17-26,30 e 33 del citato Statuto;
che in entrambi i casi, sul punto relativo all’Asia, il Consiglio comunale si è sciolto per mancanza del numero legale;

CONSIDERATO
che ai sensi della normativa vigente, confortata dalla sentenza del Consiglio di Stato del 3 marzo 2008, n.1, l’Ente deve esercitare sulla società “in house”, quale ad esempio l’Asia, il cosiddetto “controllo analogo”
che detto “controllo” deve essere esercitato in forma di indirizzo (controllo ex ante), di monitoraggio (controllo contestuale) e di verifica (controllo ex post) verificando i profili gestionali, economici, patrimoniali e finanziari dell’attività svolta, nonché l’esattezza, la regolarità, l’economicità e la redditività dell’attività dell’amministrazione societaria;
che tale controllo, oltre all’approvazione da parte del Consiglio comunale del piano annuale delle attività, compreso il piano di assunzioni, di impresa e di servizi che lo stesso controlli lo stato di attuazione degli obiettivi, anche sotto il profilo dell’efficienza ed economicità della gestione;

RILEVATO
che la proposta di delibera per la modifica dello Statuto dell’Asia spa non è stata sottoposta all’attenzione del Consiglio comunale e che pertanto si ritengono ancora permanere le criticità evidenziate dall’Autorità di Vigilanza;
che allo stato il Consiglio comunale non è stato formalmente informato dei controlli previsti e che, nonostante i frequenti richiami alla cosiddetta “continuità amministrativa” da circa un anno e mezzo la delibera di cui in premessa non è stata proposta all’attenzione del civico consesso;

RICORDATO
che gli specifici obblighi permangono in capo agli amministratori delle società c.d. in house ma anche a carico dell’Ente locale che è tenuto, nell’ambito del c.d. controllo analogo, a porre in essere un’attenta azione di direzione, coordinamento e supervisione delle attività delle società in questione tale da indirizzare la stessa verso la realizzazione di una politica di contenimento della spesa;
che con sentenza n.1514/2007 il Consiglio di Stato ha chiarito che il consiglio di amministrazione della società (in house) non deve avere poteri gestionali rilevanti, tali da risultare autonomi rispetto al controllo dell’ente pubblico, al quale devono essere garantiti l’esercizio di poteri maggiori rispetto a quelli previsti dal diritto civile a favore del detentore della maggioranza di quote societarie. In definitiva, l’ente affidante deve vagliare preventivamente le decisioni di maggior peso che riguardano la società affidataria (Cons. Stato, 5/2007).
che per la giurisprudenza amministrativa e comunitaria intende, per “controllo analogo”, un rapporto che determina da parte dell’amministrazione controllante un assoluto potere di direzione, coordinamento e supervisione dell’attività del soggetto partecipato;

EVIDENZIATO
che in caso di eventuali sforamenti delle spese del personale da parte delle società c.d. in house, dovute a scelte degli amministratori in contrasto con puntuali direttive impartite dall’Ente locale, potranno essere promosse a carico degli stessi amministratori azioni civilistiche a tutela del socio e della società e che laddove sia ravvisabile un danno all’Erario potrebbe configurarsi un’ipotesi di responsabilità amministrativa degli amministratori;

Tutto ciò premesso, considerato e rilevato

INTERPELLA
l’Assessore di competenza ed il Sindaco, ognuno nei propri ruoli e nelle rispettive competenze istituzionali, per porre all’attenzione del Consiglio Comunale di Benevento dettagliata relazione scritta ed orale per conoscere:

se sono stati rimossi i rilievi formulati dall’Autorità di Vigilanza ed eventualmente con quali atti;
per quali motivi fino ad oggi il Consiglio Comunale non è stato messo a conoscenza degli adempimenti posti in essere per esercitare il cosiddetto “controllo analogo”;
se ritengono il “controllo analogo” indispensabile per una più completa disamina di tutti gli aspetti delle partecipate, dei risultati economici dalle stesse conseguiti a tutt’oggi, nonché di una più consapevole determinazione del Consiglio Comunale per il futuro;
se è loro intenzione, e in che modo, rispettare quanto disposto dell’art 44 del T.U.E.L. n. 267/2000, che prescrive forme di garanzia e di partecipazione delle minoranze allorquando venga esperita la citata funzione di controllo;
se ritengono che il Consiglio comunale sia stato pienamente responsabilizzato nell’effettuazione delle scelte strategiche e per esercitare, nel rigoroso rispetto del quadro normativo che disciplina la costituzione e la funzionalizzazione delle società partecipate, le proprie opzioni;
se sono adottate direttive o impartiti indirizzi agli Organi delle società partecipate, ed eventualmente da chi, in merito alle politiche aziendali da perseguire e all’adeguamento delle politiche di contenimento dei costi per il personale e per le consulenze, con riguardo agli oneri contrattuali e alle altre voci
se, e in che modo, le decisioni più importanti sono sottoposte al vaglio preventivo dell’ente comunale
In attesa di cortese risposta, porgo distinti saluti.

Luigi De Nigris
Consigliere comunale
Sud Innovazione Legalità