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POLITICA

‘Un castello di accuse a Berlusconi senza un estratto di nascita di Ruby…’

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“E’ vero i problemi che interessano il popolo italiano come il lavoro, l’economia, la sanità, la scuola, l’università, il welfare e così via, sono veramente tanti. Il cittadino comune si chiede quali ricette il governo sta mettendo in campo e quali alternative l’opposizione propone. Questo in un Paese veramente democratico e liberale sarebbe il terreno di confronto per la conquista del governo del Paese”: queste le prime righe di una “lettera aperta” che il Pid (Popolari Italia Domani) affida agli organi di stampa, nelle intenzioni dell’estensore, il coordinatore provinciale Antonio Verga, destinatari nel complesso de contenuti dello scritto. Che così prosegue: “ Invece oggi a cosa stiamo assistendo? Non alla critica o se volete alle proposte politico-programmatiche per tentare di contrastare democraticamente il Governo Berlusconi, ma al contrario l’opposizione di centro sinistra a cui si è associato in modo pesantissimo il Terzo Polo o Nuovo Polo di UDC-Fli-Api, con un accanimento senza precedenti sui presunti reati – vale a dire ancora tutti da accertare e dimostrare – commessi dal presidente-cittadino, Silvio Berlusconi. In sostanza la tesi del Pd e IDV e dei cosiddetti partiti moderati UDC-Fli-Api, sposando la stessa della procura milanese, è quella che Berlusconi debba dimettersi e recarsi in Tribunale per farsi processare. Su questa disputa ciascuno cittadino si è fatto le proprie idee e le proprie convinzioni. Anch’io da cittadino qualunque, non da politico, non da educatore, non da professionista, non da giornalista, ma solo usando un briciolo di buonsenso mi sono fatto delle domande che provo a sottoporre ai lettori.

La prima di queste è che prioritariamente mi son chiesto: ma quali sono le vere generalità di Ruby? Con quali documenti sono state accertate? Ma Ruby era veramente minorenne allorquando frequentava Arcore? Oppure no? Allora mi sono letto le 389 pagine di intercettazioni e verbali sui festini ad Arcore, ma ahimè mi sono accorto che agli atti manca un unico foglio: il certificato di nascita di Ruby-rubacuori che ne attesti in modo inequivocabile ed ufficiale la minore età. Nelle 400 pagine del faldone inviato alla Giunta per le autorizzazioni, l’unico accenno alla data di nascita effettiva di Ruby è: «EL MAHROUG Karima nata in Marocco il 01.11.1992 domiciliata in ***, sprovvista di documenti di identificazione». Lo stesso magistrato competente sui minori, Anna Maria Fiorillo, scrive in una nota inviata al Procuratore della Repubblica: «Nel corso di successive comunicazioni si delineava un quadro alquanto confuso circa le origini e le condizioni dì vita della ragazza». E prosegue la Fiorillo: «rimarcai la necessità dì acquisire i documenti comprovanti l’identità della ragazza (che la stessa nel frattempo aveva dichiarato di avere lasciato in Sicilia presso la residenza dei genitori). Un’altra domanda che mi sono posto e che sottopongo a Voi lettori è perché mai la Procura meneghina non ha richiesto ai servizi consolari dell’Ambasciata d’Italia in Marocco un semplicissimo Estratto di nascita per attestare l’età ufficiale e il luogo di nascita di Ruby? Badate non una rogatoria internazionale ma una semplicissima richiesta consolare! Non si sa bene perché la Procura milanese abbia voluto prescindere dall’acquisizione di questo atto, forse perché si sarebbe perso troppo tempo? Il certificato poteva far crollare il castello accusatorio? Non sarebbe stato più possibile procedere al rito abbreviato per direttissima? Non so darmi delle risposte. Provo solo a fare delle ipotesi. Forse molto più probabilmente i veri documenti di identità avrebbero reso insussistente uno dei due reati – quello più grave – su cui si fonda tutto il teorema accusatorio, cioè quello della istigazione alla prostituzione minorile, che sarebbe così potuto cadere se si fosse accertato la maggiore età di Ruby. L’altro capo di accusa che attiene alla presunta concussione – pur se ancora tutta da dimostrare – ben altro impatto mediatico avrebbe sortito sul piano dell’etica e della morale pubblica, su cui ha puntato tutte le sue fiches la Magistratura milanese.

Di certo un’accusa orba del reato maggiore non avrebbe potuto sortire l’effetto moral-giustizialista di rovesciare il governo Berlusconi, e ciò non avrebbe potuto rendere un buon servizio all’opposizione che nonostante il grande impegno moral-politico non riesce in alcun modo a disarcionare il concussore e immorale Silvio, né tantomeno a scalfirlo dal cuore della gente….anzi sembra tutt’altro! E di questo giudici e opposizione non riescono proprio a farsi una ragione!”

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