POLITICA
Scompare il reddito di cittadinanza
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Con le relazioni dell’assessore regionale al Bilancio, Gaetano Giancane, e del Presidente della Commissione Regionale Bilancio, Massimo Grimaldi, il Consiglio ha aperto la discussione sui disegni di legge "Misure urgenti per la finanza regionale" e "Riequilibrio del Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2010", resasi necessaria per far fronte alle conseguenze dello sforamento del Patto di Stabilità interno da parte della Regione Campania e per sanare uno sforamento di Bilancio di 447 milioni di euro, attraverso tre direttrici fondamentali: l’annullamento di alcune voci di spesa, in primis quella relativa al reddito di cittadinanza; la reiscrizione di alcune voci in bilancio; il taglio lineare della spesa corrente e di investimento del 15 e del 25%.
La manovra di riequilibrio di bilancio salvaguarda le risorse per il fondo regionale per l’edilizia pubblica (dieci milioni), per le indagini geognostiche e geotecniche ed interventi di somma urgenza (5 milioni), per i finanziamenti per la messe in sicurezza degli edifici scolastici (5 milioni), per il finanziamento della spesa in conto capitale per l’acquisizione di partecipazione in società di gestione di servizi e infrastrutture di trasporto di interesse regionale (20 milioni); per il finanziamento dei contributi sui mutui contratti dagli enti locali per la realizzazione di opere pubbliche (197 milioni), per il finanziamento delle opere di bonifica montana (66 milioni), per il finanziamento del programma per lo sviluppo rurale 2007/2013 – Feasr quota regionale (17 milioni), per il finanziamento dei contributi regionali per le opere e gli investimenti promossi dagli enti locali (5 milioni).
Il disegno di legge abolisce, invece, il finanziamento di trenta milioni di euro per il reddito di cittadinanza ponendo fine alla misura di sostegno al reddito approvata dal Consiglio Regionale della Campania nella legge finanziaria 2004 e successivamente prorogata ed introduce e disciplina il "tributo speciale per lo smaltimento dei rifiuti solidi", già previsto dalla Legge finanziaria nazionale 2006, a carico dei gestori di impianti delle discariche o di incenerimento senza recupero energetico al fine di favorire l’introito di risorse nelle casse regionali e di promuovere il recupero di energia dai rifiuti.