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Associazioni

Il testo integrale della diffida di Altrabenevento

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Al Ministero dello Sviluppo Economico
Dipartimento per l’Energia
Direzione Generale per l’Energia Nucleare Energie Rinnovabili e l’Efficienza Energetica
divisione II Produzione Elettrica
Via Molise, 2
00187 ROMA
fax 06 47887783

 

Al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali
Via Cristoforo Colombo, 44
00147 ROMA
fax 06 57223040

 

Con riferimento alle determinazioni conclusive del Ministero dello Sviluppo Economico del 12 novembre 2010 prot. 0021184, l’associazione Altrabenevento, già intervenuta con proprie osservazioni nella Conferenza dei Servizi relativa alla autorizzazione alla costruzione ed esercizio della centrale termoelettrica Luminosa srl, contesta l’annunciato rilascio della suddetta autorizzazione in quanto fondato sul parere della Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali del MATT espresso a seguito dell’Intesa formulata dalla Giunta Regione Campania con la DGR n.691/2010, che risulta errato e fuorviante per i seguenti motivi:

 

PREMESSO
In data 20 ottobre 2010 il Ministero dello Sviluppo Economico ha acquisito alla Conferenza dei Servizi la delibera di Giunta Regione Campania n. 691 dell’ 8 ottobre 2010 con la quale la stessa ha espresso intesa all’autorizzazione dell’impianto della centrale termoelettrica proposta da Luminosa srl.

 

Successivamente il Ministero dello Sviluppo Economico ha ritenuto di dover chiedere al MATT se il giudizio di Compatibilità Ambientale per la centrale in oggetto continuasse ad essere condizionato all’esito negativo della procedura autorizzativa afferente altra centrale termoelettrica localizzata nella medesima macroarea, così come ritenuto dalla Commissione VIA, che aveva posto la suddetta condizione.

 

Con nota 10 novembre 2010 la Direzione per le Valutazioni Ambientali ha espresso il parere che sia venuta meno la condizione indicata nel quadro prescrittivo del Decreto V.I.A., avendo ritenuto che la stessa è stata privata dell’efficacia a seguito dell’intervento della la delibera di Giunta Regionale n. 691 del 2010, che secondo il Ministero avrebbe modificato la precedente pianificazione regionale.

 

Nella fattispecie, la commissione V.I.A. del Ministero dell’Ambiente aveva emesso il parere n. 825 in data 28 settembre 2006 con il quale: “esprime parere favorevole di compatibilità ambientale per il progetto della centrale termoelettrica a ciclo combinato da 385 MW da ubicarsi nell’area A.S.I. di Ponte Valentino – Benevento e delle opere connesse proposto dalla società Luminosa srl a condizione che il processo autorizzativo per la centrale di Flumeri si concluda con esito negativo, conformemente alle premesse della Delibera Giunta Regionale n. 469 del 25 marzo 2004”.

 

In data 8/08/2008 il MATT emetteva il Decreto favorevole di Compatibilità Ambientale nel rispetto delle condizioni e delle prescrizioni disposte dalla Commissione V.I.A.

 

Tutto ciò premesso, l’Associazione Altrabenevento contesta quanto segue:
1) Ai sensi dell’articolo 2 comma 1 della L.55/02 l’autorizzazione è rilasciata a seguito dell’esito positivo della V.I.A. che “costituisce parte integrante e condizione necessaria del procedimento autorizzatorio. L’istruttoria si conclude una volta acquisita la VIA (….)”.

 

L’art. 5 comma 1 lett. del D.Lgs n.152/06 stabilisce che il provvedimento che conclude la fase di valutazione del processo di V.I.A. è un provvedimento “obbligatorio e vincolante” non suscettibile pertanto di modifica o interpretazione se non con le stesse forme e procedimento. Il parere della Direzione del Matt, recepito dal Ministero dello Sviluppo Economico in sede di Conferenza dei Servizi non ancora chiusa, costituisce un’evidente modifica sostanziale del giudizio di V.I.A. già concluso con l’adozione del decreto di compatibilità ambientale dell’ 1/08/2008. Il dirigente del Ministero di fatto si è sostituito al giudizio espresso dalla Commissione V.I.A. imponendo la propria valutazione rispetto a quella della Commissione, che si fonda su tutto un complesso insieme di valutazioni tecniche sulla compatibilità ambientale dell’opera.

 

Peraltro si contesta che la “condizione” sia collegata esclusivamente alla precedente pianificazione energetica regionale, che indubbiamente costituisce solo uno dei criteri di valutazione esaminati dalla Commissione V.I.A. E’ evidente, infatti, che la Commissione ha comunque ritenuto prioritaria anche dal punto di vista tecnico-ambientale e non solo cronologico la realizzazione della Centrale di Flumeri.

 

2) Si contesta inoltre che l’intesa formulata dalla Regione Campania con la delibera di Giunta n. 691 è fondata con tutta evidenza su strumentazioni settoriali e di pianificazione sopravvenute rispetto alla tempistica della valutazione effettuata dalla Commissione V.I.A. e della stessa Conferenza di Servizi. Ciò riapre evidentemente lo scenario di riferimento sul quale la Commissione ha effettuato le proprie valutazioni, già notevolmente modificato anche da sotto altri profili, come più volte sostenuto, in senso del tutto contrario, dalla stessa scrivente associazione che ha già richiesto con i propri precedenti atti l’annullamento del parere espresso dalla Commissione V.I.A..

 

Dal punto di vista procedurale, pertanto, si profila l’illegittimità dell’autorizzazione ministeriale laddove si tenga conto esclusivamente del parere del Ministero dell’Ambiente sul venir meno della condizione imposta dalla Commissione V.I.A., soprattutto in quanto espresso al di fuori della conferenza dei servizi, che oltretutto è stata inopinatamente chiusa senza ulteriore contraddittorio, necessario in quanto la Delibera della Regione Campania n.691 ha di fatto ribaltato tutto il parere della Commissione V.I.A.. Ciò soprattutto in quanto le argomentazioni espresse da ultimo dalla Regione Campania risultavano nel PEAR 2008 e nella proposta di PEAR 2009.

 

L’aggiornamento effettuato dalla Giunta della Regione Campania risulta pertanto parziale in quanto riferito esclusivamente ad uno solo dei fattori oggetto di valutazione e cioè il riequilibrio del fabbisogno energetico mentre sono stati del tutto ignorati gli aggiornamenti intervenuti degli altri quadri di riferimento oggetto della valutazione V.I.A.. Più volte la scrivente associazione ha rilevato l’intervento della legge regionale n.13/08 (PTR) che combinata con le norme del PTC della Provincia di Benevento esclude l’edificabilità del lotto prescelto per la localizzazione della centrale termoelettrica perché interamente ricadente nel Corridoio Ecologico Regionale.

 

Le nuove norme della Pianificazione Territoriale Regionale sono state di recente applicate dalla stessa Regione Campania, che ha imposto con il Decreto n.332 del 17 marzo 2010 il vincolo dell’area ove si vorrebbe collocare l’impianto ordinando al Comune di Benevento lo stralcio della stessa dal P.U.C..

 

Anche la normativa in tema di qualità dell’aria è stata di recente modificata con la L.n. 155/10 di recepimento della Direttiva Europea 2008/50 per un aria più pulita in Europa che impone tra l’altro la valutazione dei PM 2,5 non considerata dalla Commissione V.I.A.

 

E’ evidente prima di tutto la contraddizione tra l’intesa accordata dalla Giunta Regionale e la predetta decisione dell’Autorità Ambientale Regionale che indubbiamente costituisce organo tecnico.

 

Inoltre non si può consentire esclusivamente il riesame del parere V.I.A. e quello di Compatibilità Ambientale sotto taluni aspetti escludendone altri quali le soglie di inquinamento che risultano più restrittive rispetto a quelle valutate all’epoca dalla Commissione. Non a caso la scrivente associazione ha più volte chiesto l’annullamento del parere della Commissione V.I.A. perché fondati su dati tecnici e normativi ormai superati.

 

3) Si contesta il parere emesso dalla Direzione del MATT anche sotto il profilo del contenuto che risulta del tutto fuorviante e privo di aderenza alla normativa regionale richiamata (PASER e PEAR).

 

Non è assolutamente vero che le attuali “Linee Guida” abbiano sostituito automaticamente le precedenti DGR ed in particolare la DGR 3533/03. Infatti nel PEAR, che costituisce le attuali Linee di Indirizzo regionale strategico in campo energetico, proprio alla pagina 51 indicata dal Dirigente del MATT si legge quanto segue: “si deve pertanto concludere che sulla scorta del bilancio, degli scenari previsionali e degli obiettivi delle presenti Linee di indirizzo ed in coerenza con gli stessi obiettivi di sviluppo del parco termoelettrico regionale a suo tempo indicati nelle Linee Guida 2002 – i quali prevedevano l’installazione di centrali termoelettriche a fonte fossile (gas naturale) di tipo convenzionale solo nella misura necessaria a contribuire a compensare il deficit elettrico regionale -, la realizzazione delle centrali attualmente previste non lascerebbe spazio a nuove iniziative analoghe sul territorio”.

 

E’ sorprendente che sia stato estrapolato solo un periodo del ragionamento effettuato nel PEAR alla pagina 51 ove sono previste le Linee di indirizzo strategico delle centrali termoelettriche a gas naturale a ciclo combinato. Infatti come si evince dalla lettura completa e dalle conclusioni sopra riportate l’indirizzo regionale è esattamente l’opposto rispetto a quello delineato e non si discosta, come sopra detto, dalle precedenti Linee Guida. E’ infatti specificato testualmente che: “i dati evidenziano chiaramente come nelle ipotesi precisate le centrali termoelettriche, già autorizzate e non ancora realizzate (Salerno ed Orta di Atella -CE con l’aggiunta di quella Flumeri -AV in procedura di autorizzazione ex D.P.C.M. 27/12/88) siano largamente sufficienti all’azzeramento del deficit elettrico regionale, anche grazie allo sviluppo molto sostenuto delle fonti rinnovabili per le quali si prevede un incremento per il 2013 rispetto al 2006 di oltre il 400% in termini di energia prodotta con una potenza installata più che triplicata”.

 

Alla luce di tali considerazioni e di una corretta lettura del PEAR 2008 si evidenzia che costituisce un falso problema quanto evidenziato nella Delibera di Giunta e trasfuso nel parere ministeriale al fine di giustificare l’impianto della Luminosa, soprattutto perché superato dalla successiva proposta di PEAR approvata con DGR n. 475 del 18 marzo 2009. Per una oggettiva comprensione si riportano le tabelle riassuntive del PEAR 2008 e della Proposta 2009.

 

P.E.A.R. Piano Energetico Ambientale della Regione Campania: Linee di Indirizzo Strategico 2008
Tabella 5.2 Principali ipotesi ed assunzioni nell’elaborazione degli scenari di previsione al 2013

 

IPOTESI ASSUNTE PER LE PREVISIONI AL 2008 ED AL 2013
– Incremento dei consumi finali rispetto al 2006: 2% annuo fino al 2010, 1% dal 2011-
Perdite e pompaggi inalterati, in valore assoluto, rispetto al 2006: per le perdite, quest’ipotesi implica una progressiva riduzione in termini percentuali, grazie agli interventi di miglioramento dell’efficienza nel trasporto e nella distribuzione

– Incremento della potenza installata ed in esercizio al 2008 (rispetto al 2006)

 

Centrali termoelettriche a gas naturale
– Teverola (CE), 380 MW (entrata in esercizio nel 2007)
– Sparanise (CE), 756 MW (entrata in esercizio nel 2007, con autorizzazione ex L. 55/02)

 

Impianti a f.e.r.:
– eolico: 198 MW
– biomasse: 3 MW
– fotovoltaico: 3 MW
– Ulteriore incremento della potenza installata e in esercizio al 2013 (rispetto al 2008)

 

Nuove centrali termoelettriche a gas naturale (stime basate su dati dell’Assessorato Attività Produttive)§
– Napoli Levante, 380 MW (autorizzata, entrata in esercizio prevista nel 2008)
– Flumeri, 380 MW (segue procedura ex DPCM 27/12/1988 – DPR 53/1998)
– Salerno, 780 MW (autorizzata ex L. 55/02)
– Orta di Atella/Presenzano (CE), 780 MW (autorizzata, presso Orta di Atella, ex DPCM 27/12/1988, con richiesta di delocalizzazione parziale a PResenzano)
– Nola, 100 MW (autorizzata ex DPCM 27/12/1988)
– 100 MW da piccola e media cogenerazione a gas naturale (pastifici, ospedali, etc.)

 

Nuove centrali termoelettriche a RU
– Acerra, 100 MW (autorizzata, entrata in esercizio prevista nel 2007 / 2008)
– Sito da individuare (S. Maria la Fossa?), 70 MW
– Sito da individuare (Provincia di SA?), 70 MW

 

Nuovi impianti a f.e.r. (stime basate su dati dell’Assessorato Attività Produttive)
– mini-idroelettrico: 20 MW
– biomasse: 170 MW (di cui: 120 MW da oli vegetali, 30 MW da biomasse ligno-celluloscihe, 20 MW da biogas)
– solare FV: 100 MW
– eolico: 1.200 MW
– solare termodinamico: 10 MW

 

Ipotesi sulla producibilità per impianti installati dal 2007 in poi (ore annue equivalenti)*
Fonte h/anno
Idroel. (fluente, bacino) 3.500
Idroel. (pompaggio) //

 

Termoelettrico (centrali realizzate dal 2007 in poi) 5.500
Termoel. (cogenerazione, nuovi impianti) 6.000
Rifiuti 6.000
Biomasse 7.000
Eolico 2.000
Solare fotovoltaico 1.400
Solare termodinamico 1.600

* Per gli impianti già in esercizio al 2006 si ipotizza che la produzione rimanga inalterata rispetto al dato 2006

 

PEAR 2009
Il Piano è stato redatto con criteri, previsioni e scenari che hanno carattere di coerenza e complementarità con il PTR tenendo in considerazione le “Linee Guida per il paesaggio in Campania” ed i diversi Quadri Territoriali di riferimento, gli obiettivi strategici di valorizzazione dei territori marginali attraverso lo sviluppo di sistemi per la gestione ambientale, l’adozione di tecnologie pulite, il riciclaggio dei rifiuti e l’utilizzazione economica dell’energia, in particolare attraverso investimenti per l’adozione di tecnologie di produzione d’energia solare e da biomasse.

 

Di seguito viene fornita la tabella del Piano che definisce gli impianti a ciclo combinato già programmati per il parco termoelettrico in regione Campania.

 

Come è evidenziato dal PEAR, “la realizzazione degli interventi di potenziamento del parco termoelettrico regionale attualmente programmati, unitamente a quelli relativi allo sviluppo delle fonti rinnovabili, sarebbe più che sufficiente ad assicurare l’azzeramento del deficit elettrico regionale entro il 2012-2013. Rispetto al 2007, l’incremento della potenza installata per le sole centrali termoelettriche a ciclo combinato di grande taglia sarebbe infatti di oltre 2.400 MW, con un conseguente aumento della produzione di energia elettrica compreso, potenzialmente, tra 10.000 GWh/anno e 15.000 GWh/anno, a seconda del fattore di utilizzo medio annuo delle nuove centrali, ovvero del loro numero di ore equivalenti di esercizio.”.

 

In conclusione, gli obiettivi minimi in tema di sviluppo del parco elettrico regionale, identificabili con quelli corrispondenti allo scenario “medio”, possono ricondursi all’obiettivo generale di raggiungere l’azzeramento del deficit elettrico regionale, mediante la realizzazione degli impianti già precedentemente autorizzati.

 

La più recente delibera n. 475/09 conferma che l’ipotesi della Centrale Luminosa non è mai stata presa in considerazione dalle Linee di Indirizzo Strategico Regionali né in quelle del 2003 né in quelle del 2008 e del 2009 e che soprattutto non sussistono più le ipotesi di criticità che avevano fatto ipotizzare la possibilità di altre proposte di insediamento di centrali termoelettriche a gas naturale. Infatti l’iter autorizzativo di Flumeri, di Presenzano (ex Orta di Atella) e Salerno è attualmente in fase avanzata.

 

Inoltre è necessario considerare che nelle Linee Guida della programmazione energetica regionale vigente la ripartizione delle macroaree in costiera ed interna, disposta dalle DGR 4818/02, 3533/03 ecc., viene di fatto confermata, assegnando, sempre e soltanto alla macroarea interna (le provincie di Avellino e Benevento), un unico impianto che è quello di Flumeri (Av).

 

Da tutto quanto sopra esposto risulta evidente che la condizione posta dalla Commissione V.I.A. relativa alla pregiudizialità della realizzazione della Centrale di Flumeri è tuttora valida ed esclude anzi nello scenario attuale l’ipotesi della realizzazione della centrale della Luminosa nel contesto regionale, che sia la delibera di Giunta Regionale sia il successivo parere del Dirigente MATT hanno rappresentato in modo del tutto arbitrario e contrario alla pianificazione vigente.

 

Tutto quanto sopra esposto l’associazione Altrabenevento
DIFFIDA
Il Ministero dello Sviluppo Economico a rilasciare l’autorizzazione all’impianto della Luminosa s.r.l. che costituirebbe un aberrante abuso.

 

Benevento, 23 novembre 2010

 

Associazione Altrabenevento
Gabriele Corona
Alessandra Sandrucci
Vincenzo Fioretti

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