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Salute mentale, “La Rete Sociale”: il 6 aprile conferenza stampa sul tema “Come (non) si gestisce la sanità”

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La “chiusura” della pubblica amministrazione verso la società civile. Ma anche il “contrasto” con la richiesta di trasparenza, chiarezza ed apertura espressa dai cittadini con il voto.
Se ne parlerà sabato 6 aprile a partire dalle 11,30 nel “Caffè dell’Orto di Casa Betania” durante la conferenza stampa sul tema “Come (non) si gestisce la sanità”, tenuta in contemporanea all’happening “La creatività dell’arte contro l’ottusità della politica”. All’evento, organizzato dall’associazione “La Rete sociale onlus”, parteciperanno il maestro di fama internazionale Mario Ferrante, i suoi allievi ed altri artisti esordienti.
Si tratta di un incontro – si legge nel comunicato – aperto a coloro che a Benevento sono stanchi di pagare molto, una sanità pubblica che vale poco. La prima parte della mattinata prevede la presentazione del nuovo sito-giornale www.ilenzuolibianchi.com dove verrà pubblicato un diario-inchiesta sull’ultimo anno di Salute Mentale a Benevento, prendendo spunto sia dalla recente “Relazione finale della commissione d’inchiesta parlamentare sul servizio sanitario nazionale”, sia dall’inchiesta di “Presa Diretta” su “La meglio sanità”.
L’analisi sul campo fatta dalla commissione presieduta dal senatore Ignazio Marino, infatti, denuncia a livello politico ciò che l’inchiesta di Riccardo Icona racconta a livello giornalistico: cioè, che laddove il servizio sanitario e sulla Salute Mentale non funzionano, non è colpa della crisi e dei tagli del Governo, ma di manager incapaci, scelti spesso da politici mediocri, con criteri che relegano in secondo piano la “meritocrazia” e la capacità di “servire” lo Stato.
E’ possibile, dunque, anche a Benevento, – si chiede l’associazione – recuperare l’intelligenza, la preparazione e la creatività fondamentali per una buona prassi amministrativa? E’ questo l’interrogativo sollevato dall’happening organizzato da Mario Ferrante – neo eletto nel consiglio direttivo della “Rete sociale” per la sensibilità dimostrata verso il disagio mentale – e dalle opere presentate da 6 artisti della sua scuola a Benevento: Massimiliano Mascolini, Fabio Francese, Lucamaria Carrino, Veronica Di Santo, Gabriella Iannelli e Silvana Musollino.