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Delle Chiaie in città. Il L@p Asilo 31: “Dalla Provincia gesto incredibile. L’antifascismo va difeso tutti i giorni”
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“Ci sembra veramente assurdo che nessuno tra i dirigenti del Museo del Sannio si sia accorto o ricordato chi sia Delle Chiaie e con quanta disinvoltura sia stata concessa la sala Verginio del Museo del Sannio per ospitare questo “illustre” personaggio”.
Ad affermarlo in una nota è il L@p Asilo 31, che interviene sulla visita in città di Stefano Delle Chiaie in occasione della presentazione del suo ultimo libro, facendo seguito al duro comunicato già inviato alla stampa del Centro sociale Depistaggio.
“E’ incredile – scrive il L@p Asilo 31 – come i solerti dirigenti del Museo che solitamente sono molto puntigliosi nella richiesta di informazioni relative ai dibattiti e che mostrano una grande sensibilità e rispetto per la Costituzione possano aver commesso questa leggerezza.
Ancor più incredibile che la Provincia abbia dato l’autorizzazione con altrettanta disinvoltura. Evidentemente l’antifascismo è diventato per alcuni soltanto un abito di facciata da esibire nelle ritualistiche sfilate o nelle grandi occasioni quando sono puntati i rilfettori della stampa, avendone quindi perso completamente il senso e il significato della resistenza come atto quotidiano di liberazione.
Ci chiediamo però di cosa ci si meraviglia o perchè mai solo adesso si grida allo scandalo. Le persone promotrici del dibattito – aggiungono nella nota – non di certo nascondono le loro posizioni, anzi da diversi anni non perdono occasione per argomentarle e infatti le stesse in questi anni hanno ricevuto una leggitimità politica notevole dalle istituzioni, dalla stampa antifascista e non, dai patrocini dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Benevento, da ambienti diversi della sinistra cittadina, dagli intellettuali aperti di vedute.
Solo ora che viene Delle Chiaie – continua il L@p Asilo 31 – si grida allo scandalo come se ci si fosse dimenticati di tutto il resto. La memoria non si cancella ripetono molti il 25 Aprile, ecco noi crediamo che la memoria non si cancelli mai e non a seconda delle convenienze.
Se si ha la pretesa di partecipare alla sfilata del 25 Aprile con tanto di gonfaloni e fasce tricolore – concludono – si dovrebbe avere anche la decenza di difendere quei valori tutti i giorni dell’anno, ricordando che è 25 aprile tutti i giorni altrimenti è meglio restare a casa…magari ad ascoltare i discorsi del duce come faceva qualche sindaco nostalgico qualche anno fa”.