POLITICA
Ospedale ‘San Pio’, Maglione (M5s): “Pizzuti nominato dalla politica ora la disprezza”
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“Ho appreso dalla stampa che curiosamente Renato Pizzuti, direttore generale del “San Pio”, derubrica a beghe politiche la discussione pubblica nata intorno alla nomina del nuovo direttore amministrativo. Un fatto singolare dal momento che come Pizzuti ricorderà, la sua stessa nomina è politica. Ritengo ad ogni modo opportuno che il direttore si tenga fuori da ogni discussione sul tema – non solo da quella da me pubblicamente sollevata – ed eviti che scelte politiche di cui oggi non si parla apertamente, possano determinare cortocircuiti nella nomina del nuovo direttore amministrativo. Così come avverrebbe con la nomina di Giovanni De Masi, attuale dirigente dell’ASL di Benevento e marito del sindaco di Sant’Agata de’ Goti, Giovannina Piccoli, componente della conferenza dei sindaci”. Così in una nota il deputato sannita e portavoce M5S, Pasquale Maglione.
“Se Pizzuti vuole salvaguardare la sua credibilità – aggiunge Maglione – è importante che non si attribuisca la responsabilità di questa nomina. Ed è importante che lo faccia anche alla luce dei risultati della gestione dell’ospedale di Benevento, che proprio con la sua dirigenza, sta vivendo la pagina più buia della sua storia. D’altronde ho letto che lo stesso Mario Del Donno, primario del reparto di pneumologia, ha espressamente parlato di “carenza di medici, anestesisti e attrezzature”.
Mi chiedo quindi come mai, anche alla luce delle dichiarazioni di Del Donno, quei circa 15 milioni di euro stornati dall’Azienda Ospedaliera “San Pio”, non siano stati invece utilizzati per evitare le storture denunciate dal primario. Forse se invece di svolgere le funzioni di esecutore esattoriale per conto del governatore, avesse fatto il manager, oggi non ci troveremmo nella situazione che tutti i cittadini sanniti subiscono.
A questo punto – conclude Maglione – mi auguro che così come ipotizzato dallo stesso Pizzuti, non sia lui a nominare il nuovo direttore amministrativo, evitando così di essere, ancora una volta, un semplice esecutore. In chiusura, però, devo riconoscere al direttore generale uscente di aver avuto il coraggio di esprimersi sulla nomina del direttore amministrativo, a differenza dei rappresentanti territoriali del Pd che forse, per evitare una ennesima lavata di testa dall’ex sindaco di Salerno, hanno preferito un inspiegabile e omertoso silenzio”.