POLITICA
“Mani sulla Città”: dopo i rinvii a giudizio, l’opposizione chiede le dimissioni del sindaco Pepe

Ascolta la lettura dell'articolo
“Dopo la debacle politico amministrativa sancita dai disastri finanziari (rilevati anche dalla Corte dei conti) arriva, non certo inaspettato, il rinvio a giudizio del primo cittadino nell’ambito dell’inchiesta non a caso denominata “Mani sulla città”. I capi di imputazioni risultano essere estremamente gravi e imporrebbero, sulla scorta dell’esempio dato da altri pubblici amministratori, un gesto di responsabilità nei confronti della comunità amministrata e di dignità personale onde potersi difendere, da libero cittadino, dalla accuse contestategli”.
A scriverlo in una nota sono i consiglieri comunali di minoranza a Palazzo Mosti.
“Il Partito Democratico, con la nuova gestione Renzi, – scrivono – ha più volte manifestato l’intenzione di voler ridare un’etica alla politica: ci si aspetta, conseguentemente, che il tanto decantato codice deontologico non resti solo una enunciazione teorica ma venga concretamente applicato.
Mentre la comunità assiste e denuncia un continuo decadimento della città, rilevato quotidianamente dalle forze di opposizione, – continuano gli esponenti di opposizione – il Sindaco e la maggioranza che lo sostiene si trovano a doversi difendere da accuse a dir poco imbarazzanti per pubblici amministratori.
Il primo cittadino potrebbe cogliere l’occasione, nella preannunciata (anche se per altri motivi) conferenza stampa, di chiarire alla città i punti oscuri della ennesima vicenda penale che in queste ore lo coinvolge.
Per quanto ci riguarda, certi del solito vecchio e stonato ritornello circa le responsabilità che il Sindaco vorrà regalare agli organi di informazione, – concludono – riteniamo che, nell’interesse generale, non esista altra strada che quella delle dimissioni”.