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POLITICA

La protesta a Roma: non solo Mastella, in piazza con De Luca tanti sindaci e amministratori dal Sannio

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Con la fascia tricolore, per difendere le nostre comunità”. Questo lo spirito con cui numerosi sindaci e amministratori della Campania hanno scelto di essere questa mattina a Roma per il presidio istituzionale finalizzato a chiedere al Governo e in particolare al ministro Fitto lo sblocco dei Fondi di Sviluppo e Coesione.

“Il nostro obiettivo è chiaro e concreto: chiedere con forza che vengano fornite alle nostre città e ai nostri comuni le risorse necessarie per garantire gli investimenti, le infrastrutture civili e culturali e i servizi” – spiegava alla vigilia della manifestazione Carlo Marino, sindaco di Caserta e presidente di Anci Campania, l’organizzazione che ha promosso l’evento. Ma la paternità politica della protesta è da riconoscere – senza alcun dubbio – a Vincenzo De Luca: è stato il governatore, nelle scorse settimane, a decidere di alzare il livello della mobilitazione e di ‘marciare’ su Roma.

Fatto sta che in tanti, dal Sannio, hanno deciso di recarsi all’appuntamento fissato per le 11 in piazza Santi Apostoli. Presente – come preannunciato nelle scorse settimane – il sindaco di Benevento Clemente Mastella: con lui il presidente del Consiglio Comunale Renato Parente. In 49, invece, hanno raggiunto la Capitale con il pullman ‘laico’ (non erano presenti simboli di partito) messo a disposizione dal Partito Democratico. C’erano, tra gli altri, il segretario del Pd sannita Giovanni Cacciano, il consigliere regionale Luigi Abbate – seduto in ultima fila, al fianco del sindaco di Castelpoto Vito Fusco. E ancora, per restare alle fasce tricolori, sul pullman partito da piazza Risorgimento hanno preso posto anche Raffaele Di Lonardo (Guardia Sanframondi), Danilo Parente (Apollosa), Enzo Forni Rossi (Arpaise), Antonio Calzone (Reino). Sempre per i sindaci, viaggio di ritorno prenotato per Angelo Marino di San Marco dei Cavoti, che si trovava già a Roma.

A completare la comitiva diversi altri amministratori, come la capogruppo Dem a palazzo Mosti Floriana Fioretti (che a Roma si è ricongiunta con un altro esponente Pd di via Annunziata, Raffaele De Longis) e Imma Federica Refuto di Airola.

Al bus ha invece preferito il treno Giuseppe Ruggiero, sindaco di Foiano di Val Fortore: sulla ‘Frecciargento’ anche un altro ‘deluchiano’ di ferro, Angelo De Marco. Da considerare, infine, che molti altri amministratori hanno deciso di recarsi a Roma con mezzi propri: è il caso dei sindaci di Montesarchio Carmelo Sandomenico, di Airola Vincenzo Falzarano, di Apice Angelo Pepe e del presidente dell’Ente Parco Taburno-Camposauro Costantino Caturano.

Le note giunte in redazione:

La Federazione Provinciale di Benevento del Partito Democratico è a Roma con un nutrito gruppo di militanti ed amministratori, iscritti e non, per dire no allo scellerato progetto di autonomia differenziata portato avanti dal Governo di Destra.
Dal Segretario Cacciano ai tanti Sindaci, civici e dem, consiglieri regionali, al gruppo consiliare del capoluogo, ai consiglieri provinciali e ai tanti attivisti accorsi in Piazza Santi Apostoli, in una manifestazione aperta a tutte le forze istituzionali per una battaglia contro un disegno di legge che produrrebbe effetti devastanti per il Mezzogiorno, per la Campania e per le nostre aree interne.

“Un progetto – spiegano i componenti della Federazione Provinciale del Partito Democratico – che contrariamente a quanto sbandierato dai componenti meridionali di questo Governo o da qualche simpatizzante taglierebbe il Sud fuori da qualsiasi prospettiva di sviluppo con giochi di prestigio dove il trucco non è neppure così misterioso. Non si finanziano i livelli essenziali di prestazione per equiparare i servizi del Sud a quelli del Nord e nel contempo si rivendica a livello regionale il residuo fiscale: insomma, è una partita truccata. Una partita truccata dove alcuni di quelli che subiscono la truffa, parlamentari, alcuni presidenti di Regioni del Sud e sostenitori di questo Governo di Destra, si mostrano felici e contenti, rivendicando addirittura la bontà della truffa subita da loro e dai cittadini che dovrebbero rappresentare. Una truffa che porterà conseguenze devastanti per la nostra sanità, per la nostra scuola, per i nostri trasporti, per le nostre infrastrutture, che costringerà i nostri medici, i nostri insegnanti a fuggire in massa, accelerando in maniera irreversibile quel processo di svuotamento del Sud che noi vogliamo invece invertire. Per questo siamo a Roma, con tantissimi altri amministratori e rappresentanti istituzionali anche di partiti e idee diverse, ma che come noi hanno a cuore il Sud e il Sannio, e non accettano una truffa che porterò conseguenze devastanti”.

E proprio Sandomenico ha voluto spiegare così la sua partecipazione: “Sono a Roma questa mattina con tanti amici amministratori da tutto il Sud per dire no a un progetto che non mi convince affatto, come quello dell’autonomia differenziata. Non mi convince al di fuori di ogni aspetto ideologico, ma da amministratore nei suoi effetti pratici: il Sud ha bisogno di servizi efficienti, dalla sanità ai trasporti alla scuola, non di vederli tagliati o impoveriti, cosa che per come è configurato il disegno di legge Calderoli, checché ne si dica, accadrebbe.
Nello stesso tempo il blocco di risorse importanti per il Sud come i fondi di sviluppo e coesione ha creato non poche difficoltà: gli ultimi segnali con l’incontro tra Sindaci e Ministro sembrano positivi, ma è opportuno non perdere altro tempo per evitare ulteriori danni.
Mi auguro in ogni caso si tenga conto dell’alto numero di sindaci, amministratori e cittadini che partecipano a questa manifestazione per evitare pericolose fratture”.

Questa invece la nota inviata dal comune di Reino: Il sindaco di Reino, il Prof. Antonio Calzone, insieme al vice sindaco Fiorenzo Tremola e al consigliere, Giovanni De Nunzio, ha preso parte alla manifestazione tenutasi a Roma in Piazza Santa Apostoli, promossa dal presidente De Luca per lo sblocco dei fondi Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) e contro l’autonomia differenziata.

La presenza del sindaco Calzone e della delegazione comunale è stata significativa, poiché hanno voluto esprimere il loro forte dissenso nei confronti della proposta di autonomia differenziata.

“La legge sull’autonomia differenziata rappresenta una minaccia per la coesione territoriale e per il principio di solidarietà tra le regioni italiane”, ha dichiarato il sindaco Calzone durante la manifestazione. “La nostra comunità di Reino si oppone fermamente a questa proposta, in quanto potrebbe portare a disparità economiche e sociali tra i diversi territori, mettendo a rischio il benessere dei nostri cittadini e compromettendo lo sviluppo equilibrato del Paese.”

Il sindaco Calzone ha sottolineato l’importanza dell’unità nazionale e della collaborazione tra le istituzioni locali e regionali per affrontare le sfide comuni e garantire un futuro sostenibile per tutti i cittadini italiani.

 

 

 

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