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Matera: ‘È l’ora della destra’. L’analisi: ‘Rubano eletto grazie ai voti della Meloni’
L'obiettivo ora è rilanciare e ricostruire il partito, ma il neo senatore avverte gli alleati: "Saremo tutti uguali, ma non c'è spazio per primedonne"Ascolta la lettura dell'articolo
“Nel Sannio è giunto il momento della destra”. Una frase che rischia di risuonare trionfalistica e dal sapore eccessivamente retrò, ed invece detta dal neo eletto senatore di Fratelli d’Italia, Domenico Matera, assume la dimensione di una dichiarazione di intenti: in altre parole, le urne hanno dato un largo consenso ed ora bisogna, per forza, capitalizzarlo.
L’analisi del voto per Fratelli d’Italia non è complessa, il partito traina la coalizione del centrodestra ed è decisivo anche nel Sannio per la vittoria finale. “La mia candidatura – ha commentato Matera – è stato un segno di rispetto e stima per le aree interne” E aggiunge, con una piccola stoccata all’altro neo parlamentare sannita: ‘Nel Sannio la Meloni ha eletto due candidati’.
Chiusa la partita elettorale, ora se ne apre una ancora più grande e complessa: la riorganizzazione territoriale. Le percentuali delle urne, spinte dal voto ideologico, sono una buona base di partenza, ma ora FdI deve riuscire a tramutarle in consenso locale. Per questo si partirà a breve a lavorare sui territori cercando di convogliare nel partito il maggior numero di amministratori.
Contestualmente bisognerà iniziare anche a mettere mano ai problemi del Sannio. Con una maggioranza assoluta nelle due camere, il Centrodestra ha un ampio margine di manovra che dovrà tramutarsi in ricadute concrete sui territori. “Sostenere l’agricoltura e le imprese schiacciate dal caro energia e materiali – ha sottolineato Matera – è la priorità. Accanto a questo trasporti e turismo sono le direttrici da seguire nell’immediato”.
Infine uno sguardo all’interno della coalizione. Il dato elettorale consegna a FdI il ruolo di collante e promotore del centrodestra nel Sannio e Matera non si tira indietro nella ricostruzione del partito: “Saremo tutti sullo stesso livello – ha concluso -, ma non voglio primedonne, dobbiamo lavorare per un unico obiettivo: far crescere il Sannio”.