POLITICA
Degrado in via Nuzzolo, Basile (CivicA): “I quartieri popolari tornano nel dimenticatoio”
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“La campagna elettorale è finita e con essa pare siano finiti tutti i “magici momenti” in cui gli amministratori mostravano attenzione alle problematiche dei cittadini e alla vivibilità dei quartieri. Anche gli abitanti degli alloggi Erp di Via Nuzzolo, dopo aver provato la magica brezza anche se momentanea del servizio di spazzamento delle strade e dei cortili interni, della potatura, anche se sbagliata, di alcuni alberi e della tinteggiatura dei marciapiede, ritornano a vivere nelle condizioni di marginalità e abbandono di sempre”. Lo scrive in una nota Pasquale Basile di CivicA Laboratorio Politico.
“La richiesta di installazione dei dossi artificiali avanzata dagli abitanti e dalle organizzazioni sindacali nei mesi scorsi non ha ricevuto ancora alcun riscontro – attacca -; gli alberi, che hanno sovrastato in altezza alcuni palazzi e che causano intasamento delle grondaie con conseguenti infiltrazioni di acqua all’interno delle abitazioni ancora non vengono potati;I tombini continuano ad essere otturati e determinano conseguenti allagamenti alle prime piogge torrenziali. A questa situazione di degrado determinato dalla mancanza di manutenzione e cura ordinaria seguono i problemi atavici determinati dagli allagamenti dei sottoscala durante l’alluvione del 2015, la mancanza di spazi di socialità e giochi per i bambini e gli adolescenti, infine lo stato di decadenza strutturale dei palazzi e delle abitazioni che necessitano di interventi di riqualificazione che potrebbero ancora essere programmati e pianificati grazie all’ecobonus e al superbonus.
La situazione poco edificante dei quartieri e di zone popolari come Via Nuzzolo – conclude Basile – stride purtroppo con i proclami del sindaco che continua, ad ogni intervento ad ergersi a rappresentante degli strati più deboli della città. Che un sindaco faccia continuo riferimento alle persone deboli e a chi vive condizioni di disagio economico può essere soltanto un bene se però ai proclami e alle dichiarazioni si facciano seguire i fatti che diano alle persone e ai cittadini solide certezze”.