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Unisannio, Piero Angela inaugura l’anno: ‘Cercate l’eccellenza nello studio e nel lavoro’
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L’ateneo sannita si appresta a vivere un nuovo anno accademico, continuando, come ha dichiarato il rettore Gerardo Canfora nella sua prolusione, nel suo obiettivo perseguito e raggiunto nonostante le difficoltà determinate dalla pandemia, anche nel corso del 2020, ‘di essere e farsi casa dei saperi e officina di futuro, proponendosi ancora di più come comunità e luogo di realizzazione per una nuova ripresa e un nuovo sviluppo sostenibile, inclusivo e policentrico che sappia mettere al centro la persona e la qualità della vita.’
Forti della consapevolezza che le attività non si sono mai fermate, effettuando a distanza oltre 10mila prove d’esame, conferendo 641 lauree, attivando nuovi corsi di laurea, come quello di ingegneria medica, potenziando la sicurezza e progettando la ristrutturazione degli edifici universitari sparsi sul territorio cittadino, ottenendo l’ok per 2 milioni e 700 mila euro a progetti di ricerca finanziati da bandi europei, nazionali e regionali, risultando undicesimo tra i 49 atenei italiani e 231esimo tra i 1400 al mondo tra le università più citate per lavori scientifici e registrando l’aumento del 10 per cento degli iscritti.
L’inaugurazione questa mattina all’Auditorium Sant’Agostino, che ha accolto a distanza il divulgatore e giornalista Piero Angela, che il rettore ha definito ‘testimonial dell’importanza della diffusione e della divulgazione della conoscenza scientifica’, e il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi.
I saluti del sindaco di Benevento, Clemente Mastella che, nell’elogiare i passi avanti fatti dall’Unisannio dalla fondazione per la quale ha ricordato il suo impegno, ha dato il benvenuto a Piero Angela evocandone metaforicamente la presenza per la sua chiarezza e competenza anche nella politica e nella scuola.
L’appello augurante e accorato di Piero Angela agli studenti definiti ‘protagonisti di questo secolo a cui è affidato il futuro’, di ‘cercare sempre l’eccellenza negli studi e nel lavoro’, dopo aver rimarcato l’importanza di distinguere tra conoscenza, scienza e tecnologia ed evidenziato il loro ruolo nelle trasformazioni socio-economiche, ancora di più nel contesto contemporaneo afflitto dai problemi climatici.
‘Per affrontare le grandi sfide contemporanee e creare ricchezza in un paese come il nostro in cui la produttività è ferma da 20 anni – ha detto – è importante preparare le menti e le persone, investire sulle intelligenze, sull’educazione severa e sulla ricerca e alla politica spetta il compito di creare le condizioni perché le nuove generazioni siano all’altezza.
‘Il Recovery Fund è un’occasione unica per rendere efficiente questo paese ma non dimentichiamo – ha detto – che non è un regalo.’ ‘Questa nazione – ha poi evidenziato – ha bisogno di coraggio e che le sue classi dirigente e politica siano informati.’
Ottimista il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, ricordando che nonostante la pandemia sono aumentate le iscrizioni all’università: ‘segnale questo che le famiglie e gli i giovani credono nell’importanza dello studio.’ Manfredi ha poi parlato di progetti specifici in corso per valorizzare le differenze degli atenei nei diversi territori puntando soprattutto a quelli delle aree interne – grandi potenzialità del paese- , valorizzando il ruolo dei giovani, sviluppando competenze scientifiche diffuse.’ I 10 miliardi di euro previsti dal Recovery Fund per investire nella ricerca di base, applicata e nell’integrazione con la tecnologia rappresentano uno strumento che ci danno fiducia – ha infine evidenziato.’
Le dichiarazioni nel servizio video