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Autismo e Covid-19, a breve tamponi per terapiste ABA: si comincia da Benevento

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Potrebbero riprendere a breve le Terapie ABA per i soggetti autistici nel Sannio: giovedì, venerdì e sabato prossimo le terapiste, inserite nella short list dell’Asl di Benevento per la somministrazione dei trattamenti educativo-comportamentali, dovrebbero sottoposte al tampone anti Covid-19, così come previsto dal decreto n.83 le 9 aprile della Regione Campania.
E’ questa una strategia necessaria per avviare la ripresa dei trattamenti, interrotti nella prima fase di emergenza da Coronavirus e che serve ad assicurare la tutela reciproca nel rapporto terapista-paziente-famiglia.
Sono state diverse nei giorni scorsi le lamentele giunte da alcuni genitori sui “ritardi rispetto ad altre province della Campania con cui l’Azienda Sanitaria Locale di Benevento stava procedendo nell’attuazione delle misure previste per garantire il riavvio delle terapie”.
Alcune mamme, in particolare di Limatola e di Montesarchio, rivolgendosi alla redazione di Ntr24, hanno lamentato di “essere state lasciate sole” ed evidenziato “la poca chiarezza da parte dell’Asl di Benevento, a cui hanno inviato più volte richieste di chiarimento e di informazione sul da farsi”.
La risposta è poi giunta tramite pec proprio dall’Asl il giorno 13 maggio 2020 in cui il direttore responsabile del Distretto Sanitario di Benevento, Iannotti, nel sottolineare che “la sfera di competenza di questa direzione distrettuale rispetto all’assistenza ai minori affetti da disturbi dello spettro autistico a gestione diretta, ricopre solo l’ambito territoriale del distretto di Benevento”, ha comunicato anche che “in ambito aziendale sono in corso di attuazione gli adempimenti previsti dal Decreto dirigenziale della Regione Campania n.83 del 9 aprile 2020 per garantire la ripresa delle attività riabilitative nel rispetto delle misure di prevenzione da contagio da SARS-coV-2 stabilite.”
A breve – si legge ancora nella pec rivolta alla mamma di Montesarchio che ha inoltrato la richiesta d di chiarimento – sarà contattata dalle equipe multidisciplinare presso il Distretto Sanitario competente che ha in carico suo figlio per una condivisione delle iniziative da assumere per la ripresa dei trattamenti.” Insomma c’è da attendere ancora qualche giorno.
C’è da dire anche che, secondo quanto riferitoci dalla presidente di ANGSA Campania, Claudia Nicchiniello, che “nei casi in cui il rapporto tra la famiglia del soggetto autistico e la terapista è diretto per l’assistenza domiciliare, senza cioè passare per il canale dei centri di riabilitazione accreditati, le terapie sono già cominciate, adottando tutte le misure di sicurezza e di tutela necessarie e facendosi carico anche delle spese per i dispositivi di protezione.”
In questi casi, infatti, secondo quanto dichiarato da Nicchiniello, “non sussistono le eventuali difficoltà di mantenimento del distanziamento fisico o quelli relativi ai costi e ai tempi della sanificazione prima e della disinfezione degli spazi destinati alla terapia che, invece, potrebbero esserci nei centri dove è necessario anche il rispetto della tempistica tra un trattamento e un altro.