ECONOMIA
Parrucchieri ed estetisti, come sarà la riapertura? Puzio: ‘Situazione complessa’
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“Insieme con i dentisti, i parrucchieri e gli estetisti saranno gli ultimi ad aprire. E’ una situazione molto complessa che necessita di un sostegno concreto da parte delle istituzioni”. Lo ha detto ad Ntr24 il consigliere comunale con delega all’Artigianato, Antonio Puzio, in una intervista per commentare le linee guida in merito alla riapertura degli esercizi commerciali.
In particolare, i parrucchieri potranno ricevere solo su appuntamento perché nei saloni di bellezza il rapporto tra personale e cliente dovrà essere di uno a uno. Si tratta di un settore ritenuto ad alto rischio, tanto che la riapertura al momento è fissata tra l’11 e il 18 maggio con l’incognita legata all’andamento dell’epidemia.
È possibile che la pulizia possa essere obbligatoria anche più di due volte al giorno. I dispenser dovranno essere all’ingresso e vicino alle casse. Gli strumenti di lavoro dovranno essere disinfettati. Obbligatorio per tutti indossare mascherine e guanti. Stesso discorso per i centri estetici: anche in questo caso l’indice di rischio è altissimo, dunque si dovrà seguire lo stesso modello utilizzato nei laboratori medici. Valgono gli stessi obblighi dei parrucchieri con la prescrizione di sterilizzare tutti i ferri e gli altri strumenti di lavoro.
“A preoccupare – ha concluso Puzio – non è il protocollo sanitario, ma l’impossibilità di ricevere più persone alla volta. Un locale di 40 metri quadrati potrà avere un cliente alla volta. Questo significa ridurre drasticamente il lavoro e gli incassi. Non solo: per chi ha locali con metrature inferiori il problema è ancora più grande perché in teoria non potranno lavorare”.
Intanto, sullo sfondo emerge anche il tema lavoro nero con chi, a causa delle restrizioni, potrebbe decidere di non riaprire e lavorare a domicilio e senza controlli.
L’intervista nel servizio video