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Acqua e tetracloroetilene, l’ad di Gesesa in Comune. Le accuse di Altrabenevento
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In merito all’audizione di GESESA avvenuta ieri presso la Commissione Ambiente del Comune di Benevento, l’amministratore delegato, Vittorio Cuciniello, ha ritenuto opportuno precisare che: “In merito ai pozzi di San Salvatore Telesino come sostitutivi della fornitura del Biferno, ho ribadito ai componenti presenti in Commissione, come la decisione sulle risorse idriche da assegnare a Benevento spetti per competenza alla Regione e agli organi sovraordinati che disciplinano la materia sul trasferimento interregionale . In funzione di tali indirizzi, GESESA potrà gestire le portate necessarie al fabbisogno del Capoluogo: attualmente servito, come illustrato in Commissione, da fonti tutte di buona qualità e rispondenti ai requisiti di legge che ne regolano gli usi civici”. Così l’amministratore delegato di Gesesa, Vittorio Cuciniello, in merito all’audizione della partecipata avvenuta ieri presso la Commissione Ambiente del Comune di Benevento.
“All’interno del quadro normativo di riferimento, GESESA – ha concluso Cuciniello – perseguendo gli obiettivi fissati dal CdA, continuerà a mettere in piedi ogni azione utile ad assicurare il fabbisogno idrico ordinario alla città di Benevento, mettendo a valore tutte le risorse disponibili per garantire la migliore qualità a tutta l’utenza, riducendo al massimo i rischi di drastiche quanto repentine interruzioni della fornitura”.
LA NOTA DI ALTRABENEVENTO – “La Commissione Consiliare a seguito delle insistenze del consigliere Italo Di Dio, ha convocato ieri l’Amministratore delegato della Gesesa, Vittorio Cuciniello, per tentare di capire come funziona l’acquedotto cittadino, un servizio indispensabile ma tuttora sconosciuto anche agli amministratori. Dopo undici mesi di polemiche per la presenza di tetracloroetilene ed altri composti cancerogeni nella falda, – scrive il presidente di Altrabenevento, Gabriele Corona – alcuni consiglieri comunali, soprattutto di opposizione, che non si vogliono limitare a ripetere che l’acqua è ancora potabile, seppure contaminata, vorrebbero capire chi decide sulla qualità dell’acqua servita agli utenti beneventani.
Cuciniello, funzionario di ACEA, multinazionale socio di maggioranza di Gesesa che gestisce il servizio idrico su incarico del Comune di Benevento, ha confermato che per ridurre il rischio sanitario l’acqua dei pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzoni servita agli abitanti della parte bassa della città, viene miscelata con l’acqua buonissima del Biferno.
L’Amministratore della GESESA, però, – prosegue Corona – non ha spiegato neppure ai consiglieri eletti dal popolo, in quale percentuale avviene la miscelazione. Cuciniello ha invece annunciato che contrariamente a quanto annunciato dal presidente della stessa GESESA, Gino Abbate, i pozzi di Pezzapiana non saranno chiusi perchè la città non può fare a meno di quell’acqua in quanto la fornitura del Biferno non è sufficiente per tutta la città e sarà ridotta ulteriormente nei prossimi anni per accordi interregionali.
Quindi, come preannunciato da Altrabenevento, la nostra città dovrà rinunciare anche all’acqua buonissima delle sorgenti molisane che sarà sostituita con quella “dura” dei pozzi di San Salvatore Telesino. Pertanto, i cittadini di Benevento che secondo il Piano d’Ambito del 2003 avrebbero dovuto avere acqua di qualità proveniente da sorgenti molisane e irpine, si dovranno accontentare di acqua “dura” dei pozzi telesini, se abitano nella parte alta della città, oppure di acqua dei pozzi contaminati mischiata a quella dura telesina, se risiedono nella parte bassa.
Complimenti ai nostri rappresentanti politici (compresi i giovani dirigenti del PD) – conclude Corona – che per undici mesi non hanno voluto capire niente di acquedotto e qualità dell’acqua limitandosi a sostenere che l’allarme di Altrabenevento non meritasse attenzione”.