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All’Unisannio l’industriale Luigi Abete: “C’è fiducia tra banche e imprese”

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Ottimismo è la parole chiave del processo evolutivo nel rapporto tra sistema bancario e sistema imprenditoriale e produttivo: è questo in sintesi quanto delineato dal presidente della FeBAF (Federazione Banche, Assicurazioni e Finanza), e della BNL, Luigi Abete, oggi intervenuto al seminario di studi dal titolo “L’evoluzione del sistema bancario nel contesto europeo”, svoltosi presso l’Aula Magna del Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi (DEMM) dell’Università del Sannio, in occasione dell’apertura del secondo semestre del Corso di Laurea in Economia Bancaria e Finanziaria.

Già insignito dall’ateneo sannita nel 2007 con la laurea ad honorem in Economia e Commercio, Abete ha evidenziato le difficoltà emerse negli ultimi dieci anni e le ripercussioni sul sistema produttivo, in particolare sulle piccole imprese, alle quali bisogna prestare la massima attenzione nel prossimo futuro in un momento definito da Abete di crescita economica. “Ancora non godiamo – ha detto – di tutti gli effetti delle innovazioni apportate al sistema bancario mentre subiamo tutte le conseguenze delle decisioni degli ultimi dieci anni.”

“Per questo – ha aggiunto – il giudizio non può che essere prudente anche se l’auspicio è che fra dieci anni possiamo parlare di questo periodo come di difficoltà, lungo e pesante ma superato. Ne deriva che va data attenzione al rapporto tra banche e imprese e in particolare alle piccole imprese attraverso lo strumento dei fondi di garanzia anche misti per ridurre il loro rischio”

Secondo Abete non si è incrinata la fiducia tra le banche e le imprese se si guarda al rapporto uno ad uno.

“La presenza e la testimonianza di Abete – hanno spiegato nel loro intervento introduttivo il rettore Filippo de Rossi e il direttore del DEMM, Giuseppe Marotta – rappresentano la strategia attraverso cui l’ateneo sannita, e in particolare il ripristinato e rinnovato corso di studi in Economia Bancaria e Finanziaria, promuovono in dimensione prospettica e a favore degli studenti un’immersione nel mondo concreto del lavoro.”

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1 Commento

1 Commento

  1. cosimo

    13 Mar, 2017 a 14:47

    Con grande stima per il Presidente , tutto giusto..la cosa pesante e detta tra le riga e che per vedere il frutto del lavoro e del sacrificio.. ci vogliono “10 anni..”,.per sua stessa ammissione, ora….solo con “l’ottimismo” non si campa….si resiste 10 anni???……….ai posteri ardua sentenza….

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